22 set 2013

SCOLPITI NEL MARMO


“La vita comune di tutti i giorni è rappresentata da una chiara differenza di uomini che determinano un vero cambiamento attraverso una azione personale del pensiero e da altri che passivamente si adeguano a ciò che, il complesso meccanismo del sistema, determina. Il sistema somiglia ad un’onda dalla quale molti si fanno trasportare e contro la quale solo pochi sono disponibili a nuotare. Nuotare contro, non inteso come atteggiamento stoico di chi crede di poter cambiare il mondo, ma come maturazione culturale che riesca a far prendere coscienza delle nostre vere esigenze e che ci allontani dal cinismo di una società nella quale, poi, pretendiamo di vivere tranquilli.“


Con queste parole di premessa.. inizia il percorso del mio blog proiettato in direzione dello studio di una nuova cultura politica spinta dalla passione per la ricerca e l’equilibrio.
Molti esseri umani vivono oggi.. definitivamente soggiogati dal sistema…un sistema ormai costringente e spesso anche limitante che pare imporci una vita fondata su una quotidianità che ostacola sempre più lo spazio di un libero pensiero, della fantasia e delle idee. Un quotidiano che ha già definito una mentalità del vivere per “esistere” e non per “essere”.
In senso più ampio, questo rilievo antropologico insito nei soggetti umani, evidenzia, di fatto, la differenza che può esservi tra gli individui ormai adeguati ad un percorso già definito da un sistema e coloro che percepiscono l’importanza di dare spazio al proprio pensiero, alle proprie idee ed alla propria volontà.. per incidere nel cammino della società verso il futuro, al fine di migliorarne i valori. 
La popolazione vive ormai adattata ad uno strano modello di vita in comune, dimenticando i fondamentali traguardi della propria esistenza. Alcuni appaiono perfino scolpiti dentro il sistema come ne fossero plasmati e non fanno nulla per migliorare questa concezione.
Toccare questo difficile argomento potrebbe indurre il lettore a biasimare lo scrivente in quanto tutti siamo più o meno succubi di un sistema di vita in comune: Un complesso apparato in cui è sempre più difficile ricercare una posizione e quell'essenziale equilibrio che non avvantaggi o scontenti qualcuno.
Ma la mia analisi in proposito vuole dirigersi verso chi, pur avendo il grande dono della conoscenza, del pensiero e dell’intuito spiccato, non reagisce offrendoli alla stessa società.… Verso chi non intende cedere il passo alla sottomissione di questo impianto di vita… Verso chi è in grado di reagire attraverso la forza di un proprio immaginario ricercando la strada per migliorare la stessa società…Verso chi, con la forza della propria mente e le proprie idee, non si adatta alle sorti di tale sistema ed insorge arricchendolo e rendendo migliore anche se stesso.
Tanta gente sembra oggi lontana da questo modo di reagire e da ogni risposta mentale! Per abitudine o paura.. per dipendenza o servilismo, paiono adattarsi alle sorti del complesso senza opporsi attraverso un piccolo contributo di ricerca personale supportato dalla propria riflessione.
Tanti soggetti passivi che appaiono scolpiti nel freddo e granitico marmo di un sistema…

vincenzo cacopardo  

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