21 lug 2014

Due parole su Berlusconi..e la Costituzione



La costituzione sulla figura del Premier:
Prima di assumere le funzioni, il Presidente del Consiglio e i Ministri devono prestare giuramento secondo la formula rituale indicata dall'art. 1, comma 3, della legge n. 400/88. Il giuramento rappresenta l'espressione del dovere di fedeltà che incombe su tutti i cittadini ed, in modo particolare, su coloro che svolgono funzioni pubbliche fondamentali in base all'art. 54 della Costituzione che così si esprime: I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge. 

Al di là di ogni valutazione sulle sentenze dei Tribunali...al di là del comportamento di chi come uomo possa sentire il bisogno di invitare e corteggiare in modo più o meno ortodosso una serie di belle donne, al di là delle festicciole sfacciate..delle amicizie equivoche di chi gli portava ragazze eccitanti... al di là persino delle telefonate alla questura.. che in se potrebbero anche essere state eseguite con onestà ed una certa preoccupazione... se proprio dobbiamo valutare il Cavaliere su un piano..è proprio quello politico, poichè... quando si assume un ruolo di Presidente del Consiglio non ci si può prestare a possibili ricatti attraverso strane amicizie e frequentazioni equivoche... 

Un Premier non deve poter essere ricattabile! Questo è l'argomento a cui i suoi fedeli adepti non danno peso, ma è l'unico e più importante che ha veramente deciso le sorti della vita politica di Berlusconi..la sua credibilità..la sua attendibilità..il suo senso morale che, in qualità dell'alta carica, non poteva dispensarlo da una reale sicurezza nei confronti dell'intero Paese.

Se Renzi e tutto il PD ritiene ciò un problema da sottovalutare e pensa di poter dare forza alle sue riforme in complicità con chi ha messo in seria precarietà la sicurezza di una Nazione... vuol dire che sminuisce un principio politico deontologico fondamentale che rappresenta una garanzia per l'intero Paese.
vincenzo cacopardo 

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