17 lug 2014

Povero Paese...espressione di una così infelice politica!

di vincenzo cacopardo

Un incontro in streaming che è sembrato quasi un mercimonio della politica!

Ciò ci cui si dovrebbe discutere con grande responsabilità e scrupolo in una Assemblea Costituente è apparso in TV come una delle peggiori rappresentazioni... dove lo stesso Premier, esternando in modo assai equivoco e sciatto...pancia e fondo schiena pronunciati, è rimasto coinvolto in una discussione sulle riforme...un dibattito ridotto quasi in una ridicola trattativa con chi è sembrato voler scambiare una governabilità con le preferenze.
I “nobili” rappresentanti del PD..insieme a chi da sempre..li ha contrastati su ogni principio sistemico.. hanno finito con l'esprimere una dialettica da negoziato priva di dei principi in favore del fondamentale aspetto dei valori di una democrazia.
Per la delegazione del Premier..la discussione è parsa incentrata sul principio di una governabilità sicura che... anche fosse il 52% metterebbe lo stesso in crisi una stabilità..mentre per la delegazione 5S il problema della governabilità non potrebbe prescindere dalle preferenze e dalla possibilità di poter essere definita con un ballottaggio su uniche liste.. evitando quello meno sensato tra le coalizioni.

Comunque voglia leggersi questo incontro.. dovrebbe far pensare l'intera Corte Costituzionale.... in primis.. perchè il principio della governabilità, oggi tanto consumato come strumento e mezzo essenziale per condurre la guida organizzativa di uno Stato, è in sé un fine...un fine che deve essere conquistato con la trasparenza attraverso una solida ed aperta base di consensi...in seconda battuta perchè appare davvero anomalo questo metodo per la costruzione delicata delle riforme che dovranno guidarci verso il futuro... senza prima slegarsi dalla enorme serie di conflitti esistenti tra i poteri..(poteri che in sé, come tanti sanno fingendo di non sapere... costringono persino lo stesso iter riformista)...ed infine perchè ogni trattativa di questa portata non potrà mai rendere alcuna giustizia al percorso funzionale di una politica senza prima fornire le nuove regole alla disciplina dei Partiti. Tutti temi profondi che non potranno mai trattarsi nel chiuso di una camera ..prima con una rappresentanza di un Partito e poi con un'altra...ma che necessitano di una vasto contributo persino da parte delle minoranze.

Per quanto riguarda il Premier.. tutto resta costruito ed indirizzato a precisi interessi sulla definizione di una soglia di maggioranza decisa preventivamente a tavolino... senza alcuna analisi precisa sul merito ed il valore che essa deve esprimere, ma in forza di una semplificazione di un rigido determinismo..... roba da far rivoltare nella tomba i padri costituenti e tutti coloro che hanno creduto ai veri principi di una democrazia che oggi sembrano passare in secondo piano..

Quello che interessa a Renzi è una maggioranza solida e sicura a prescindere da come possa essere definita....quello che invece è parso di interesse per il M5stelle è il poter dare forza ad una preferenza....omettendo di riflettere sul grande peso che oggi hanno alcune figure e gli stessi Partiti in ogni contesto territoriale.


Povero Paese...espressione di una così infelice politica..!      

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