8 set 2014

Lasciamolo fare....si ma poi?




Il pranzo è servito
di vincenzo cacopardo

Cosa vuol dire mille giorni (tre anni)..quando appena ieri il Sindaco d'Italia aveva dichiarato di risolvere in breve tempo le questioni scottanti riguardo il lavoro e lo stato economico del Paese?
Quando ha fatto sognare.. attraverso i suoi ripeturi proclami...un gran numero di cittadini col suo “fare”? I mille giorni oggi proposti non sembrano esattemente un “saper fare”, ma un saper approfittare del momento per ingannare di continuo attraverso reiterati ingannevoli proclami: Chi.. può raccontarlo ai pensionati più poveri con la minima che in mille giorni potrebbero di sicuro morire? Chi... agli alluvionati? Chi.. ai cittadini senza un tetto? Chi... agli imprenditori senza alcuna commessa? A tutti quei professionisti senza alcun lavoro e che si recano ad una mensa cittadina per sfamarsi?....

Mentre il sindaco d'Italia la canta e la suona..dando ottanta euro a chi il lavoro lo ha..nel paese si muore!..Renzi è sicuramente sistemico e capisce che per un consenso bisogna accontentare tutta quella massa di lavoratori inseriti nel sistema e che già un lavoro lo ha come dipendente.

Al di là del fatto che che in tanti oggi sarebbero in grado di operare riforme in mille giorni attraverso una continua richiesta di fiducia del Parlamento, quello che colpisce di più è la faccia tosta di chi attraverso una comunicazione capziosa e persino retorica come quella di questi ultimi giorni ( dobbiamo restare uniti...uniti si vince..dobbiamo dettare noi il percorso all'Europa, etc), riesce ancora a trascinare un popolo di creduloni (apostrofati da lui stesso... in una telefonata come dei “coglioni”).

Meno strano e più sottomesso appare il percorso del Cavaliere che scotando la sua ridicola pena, giova oggi del suo alleato per le riforme istituzionali. Berlusconi prende tempo e aiuta Renzi verso la costruzione di un futuro sistema a trazione solo governativa. Un sistema che premierà naturalmente ogni figura predominante ingabbiando in modo inequivocabile ogni politica di vera democrazia.

Mentre Renzi mette mano ad una possibile riforma del lavoro (già in forte ritardo)..la sua bella ministra per le riforme, si preoccupa di portare avanti quelle costituzionali. In realtà la premura di aver voluto portare avanti il primo stadio della riforma del Senato ha una chiara motivazione... e cioè... quella di chiudere prima possibile il cerchio delle suddette riforme costituzionali per poter fornire più forza ad un percorso di governabilità attraverso l'uso di un sistema bipartitico che darà forza solo al vincitore e chiuderà ogni possibile dialogo. Qual'è il fine se non quello di aver chiesto mille giorni proprio per poter dar corso alla lunga strada di questa più complessa tipologia di riforme?
Riforme costituzionali difficili da digerire proprio perchè non proposte attraverso un'assemblea costituente composta da figure competenti..ma che si attivano in fretta su proposta di un governo a colpi di voto di fiducia. Se a questo aggiungiamo la figura del nostro Presidente Napolitano (garante del nostro sistema)..oggi totalmente imbrigliato in un'operazione europea che non gli lascia scampo..non possiamo che restare allibiti da questo modo di procedere verso un anomalo cambiamento.

Con la legge elettorale il cerchio si chiuderà e addio ad ogni principio di democrazia. Una sola Camera con ricchi premi di maggioranza e soglie di sbarramento alte...un Senato che non potrà più esercitare un ruolo politico e che riuscirà difficilmente a svolgere una funzione... conditi con una legge elettorale ad hoc...ed il pranzo è servito...

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