6 set 2014

Politica estera: Sale Putin..frana Obama


Barack Obama, sembra sbagliare ogni politica estera e si prepara a fronteggiare il suo pesante crollo di popolarità.
Gli occidentali europei in favore di Putin capeggiati da Marine Le Pen e tutti gli euro scettici compreso Nigel Farage , gli ungheresi del Jobbik e gli inglesi dell'Ukip, Geert Wilders in Olanda, Lega Nord in Italia, sembrano decisi a non mollare la loro posizione: L'importanza oggi è quella di osteggiare una seria minaccia islamica, più che le problematiche che investono l'Ucraina. “L'effetto di questa politica sbagliata sta portando in cima la popolarità del leader Russo”.

La posizione americana è apparsa da sempre un po' troppo azzardata nella gestione della crisi in oriente: sia quella dell'Ucraina che quella riguardante il nuovo califfato, e stanno portando la politica estera americana di Obama al crollo. Un vero crollo storico intellettuale che è subito apparso privo di ogni strategia soprattutto nei confronti dell'ISIS in Siria. Con la solita spavalda prepotenza si è pensato di poter distruggere la nuova organizzazione del califfato come se il problema fosse tra i più gestibili, tranne successivamente fare qualche significativo passo indietro. E non è la prima volta nella storia politica del presidente americano!... Continui strafalcioni grammaticali che non dovrebbero appartenere a chi comanda la nazione più potente del mondo.

Tutto ciò sta portando la sua figura verso una naturale disapprovazione in seno al suo stesso Paese che pare condannarlo ad un indice di gradimento poco superiore al 35%. Dobbiamo poi aggiungere che il governo degli Stati Uniti, a causa di un suo intervento politico nell'Ucraina, parrebbe dover fare i conti con un'altro problema per l'eccessiva dipendenza di materiale  dai motori russi per i razzi spaziali.

Ma mentre Barak Obama persiste nei suoi errori, gli ammiratori di Putin crescono poiché coscienti che grazie alla sua politica in Ucraina non si rischierà di ritrovarsi come nel passato con i Balcani. Le lotte intestine in seno al territorio che per storia ed etnia sono sempre stati russi, non si possono affrontare con il solito metodo imperialista di una politica statunitense tanto decisionista..quanto ricca di contraddizioni.
vincenzo cacopardo



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