1 set 2014

Zucconi.. e quel paragone con la Concordia


di vincenzo cacopardo
Qualcuno come Vittorio Zucconi, paragonando il nostro Paese al Costa Concordia, sostiene che la politica debba unirsi insieme..senza più litigi in modo da poter trovare utili sistemi in grado di poter rimettere in asse la nave istituzionale e trainarla verso un bacino sicuro... Il rischio, secondo il giornalista, potrebbe essere quello di vederla affondare pian piano nella profondità del mare di un sistema economico e sociale che non potrà che consumarla lentamente.
Se il paragone potrebbe apparire abbastanza appropriato..sebbene un po' funesto, credo che non possa essere del tutto condivisibile quell' ”unirsi insieme nella definizione di una politica”.

L'unirsi insieme nei grandi compromessi di una politica che non potrebbe mai pensarla in modo eguale.. ha sempre generato un processo scadente e non esattamente funzionale alle soluzioni. Fino ad oggi continuiamo ad assistere ad un forzato modo di governare con l'insieme di Partiti che non fanno che compromettere la conduzione della politica.. non determinando né idee valide, nè metodi costruttivi. Inoltre questi grandi inciuci della politica generano sovente l'esaltazione di figure che si insinuano proprio per la mancanza di un programma suggerito dalle idee. Figure spesso furbe e preparata comunicativamente, che sovrastano i Partiti e trovano una strada aperta per imporsi con determinazione nei continui conflitti interni generati dagli stessi compromessi.

In realtà se si volesse leggere in profondità, traendo anche spunto dalla considerazione peculiare di Vittorio Zucconi circa il serio rischio di far soccombere la politica ed evitando di farla sprofondare negli abissi come una nave ormai semi affondata, bisognerebbe studiare una separazione del ruolo per una più utile governabilità. Analizzare una nuova via che possa dare spazio libero alle idee di una politica partitica parlamentare, tenendo in piedi una funzione governativa slegata dai Partiti e promossa in modo separato dai cittadini: un amministrativo distinto nella sua configurazione rappresentativa di alta integrità, che lavori senza alcuna linea di compromesso con i ruoli parlamentari dei partiti, ma che segua il programma voluto e votato dai cittadini.

Evitare ogni conflitto tra i ruoli imponendo una netta separazione, ma facendo crescere e fermentare una politica che si attivi di continuo attraverso i Partiti ridisciplinati e rinnovati opportunamente in favore di progetti condivisi con i cittadini. Se noi compromettiamo i ruoli ed in più uniamo tutte le forze politiche in una ricerca compatta, smorziamo l'effetto competitivo utile alla politica e nel contempo soffochiamo la ricerca delle nuove idee per una utile crescita.        

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