19 ott 2014

Una lettera dimenticata....

LETTERE E FANGO 
di vincenzo cacopardo

Guardiamo con attenzione al contenuto di una lettera che è stato rivelato dalTg la 7 nell’edizione di sabato sera e successivamente pubblicato sul Fatto Quotidiano.
Dopo i fatti ormai avvenuti questa lettera deve ritenersi di grande importanza soprattutto se indirizzata ad un governo il cui premier ha sempre preteso di essere il “maestro del fare”. Sappiamo anche che difficilmente si sarebbe potuto provvedere per risolvere in toto un problema la cui durata dei lavori necessità di anni, ma fa specie non aver tenuto conto, in considerazione un richiamo, dell'importanza di una prevenzione nel caso specifico.... Un richiamo di tale importanza.. nel silenzio tombale di chi successivamente, con ipocrisia, scrive su Facebook ringraziando i ragazzi che spalano nella città di Genova e prendendosela con la mala burocrazia.

Pare che il 5 agosto di quest'anno una lettera sia stata indirizzata al premier sindaco d'Italia Matteo Renzi. La missiva inviata dai legali delle ditte che dovevano occuparsi della messa in sicurezza del torrente Bisagno, sembra essere rimasta chiusa in un cassetto di Palazza Chigi. Nessuna risposta in proposito..nessun accenno... Un episodio che responsabilizza sicuramente il governo oggi difeso in ogni azione da un PD rimasto ormai inerme e privo di parole di fronte ad ogni incedere del proprio segretario.
I contenuti della lettera inviata dalle aziende esprimono chiaramente angoscia per il rischio di temporeggiare ancora esponendo la collettività al concreto repentaglio di una tragedia peggiore di quella del novembre 2011. I legali delle ditte con la missiva, premevano scrivendo affinchè ci si potesse muovere in fretta per la messa in sicurezza del torrente che attraversava la città di Genova...La lettera proseguiva affermando che tutti i ricorsi erano stati respinti...richiedendo il nulla osta ad un avvio effettivo dell’incarico e sottolineando che gli ultimi eventi alluvionali avevano evidenziato le criticità idrogeologiche del territorio di Genova e di tutta la Regione. Con il prossimo arrivo della stagione autunnale, la situazione sarebbe potuta precipitare.
Meditiamo e giudichiamo con calma e serenità, ma se l'episodio è confermato, come pare esserlo, si dimostra ancora una volta quanto la loquacità del sindaco d'Italia mal si concilia con il dovere delle sue più importanti azioni.



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