10 nov 2014

L'abbandono del vecchio Presidente.. apre nuovi scenari?

di vincenzo cacopardo
In questi ultimi anni Giorgio Napolitano ha dovuto mantenere equilibri non facili.. nel suo percorso di Presidente..dovendosi rapportare con l'attività frenetica di una politica instabile nel difficile gioco del cambiamento. Ma pare che ormai non abbia più voglia di continuare ed a metà gennaio, a novanta anni suonati..sia intenzionato seriamente ad abbandonare la poltrona di Capo dello Stato.
Ricordiamo quando nel passato, non avendo la politica trovato alternative alla sua figura, il Presidente abbia dato la piena disponibilità al rinnovo del suo mandato a condizioni che si desse sfogo ad un'azione di rinnovamento efficace. Oggi la sua esigenza di abbandono sembra anche spinta da una visione politica generale che pare non avere certezze su un possibile cambiamento. Napolitato ha sempre sperato in una responsabilità diretta dei Partiti verso un rinnovamento guidato dal giovane premier Renzi.. indicando limiti e le condizioni persino temporali...ma le incertezze ogni giorno crescono..soprattutto quelle temporali!
La battaglia di Napolitano e Renzi è sempre stata condotta contro un certo metodo di lavoro svolto dai partiti nei confronti delle riforme, ma la loro visione riformista non sembra aver tenuto conto dell'aspetto burocratico di un percorso parlamentare (forse lento..ma più sicuro) e malgrado lo slancio renziano portato verso la semplificazione.. oggi.. un rischio rimane..poichè la situazione pare sospesa. Adesso Napolitano responsabilizza ancora di più il sindaco d'Italia mettendolo di fronte ad una ulteriore evidente difficoltà.
Una certa garanzia Napolitano sembra averla sempre offerta al giovane premier..ma malgrado la strada della semplificazione decisa ..non si scorgono ancora risultati certi e sicuri: non pare esservi un vero rilancio dell'economia e di occupazione ed è quindi lecito pensare che Napolitano..a prescindere dalla sua età più che avanzata..non sia in grado di credere ad una crescita, nè voglia rendersi partecipe di un dissesto.
Il Presidente potrebbe anche essere stufo della stessa comunicazione del sindaco d'Italia. ..tanto ricca di prospettive..quanto povera negli effetti. Infastidito dalla presunzione e dalla mancanza di umiltà che oggi necessita..dalla supponenza nel gestire il cambiamento e le nomine connesse (vedasi Mogherini).
Questa minaccia di abbandono da parte del Capo dello Stato...porterà nel prossimo futuro cambiamenti di rotte e derive non facili che si aggiungeranno alle già disperate difficoltà del paese...Quali nuovi scenari si apriranno alla politica?



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