20 mar 2015

Lupi... ma non solitari..

.....in una foresta ancora selvaggia....
.di vincenzo cacopardo

Si sapeva che sarebbe finita con le proprie dimissioni: Maurizio Lupi ha scelto il salotto di Porta a Porta per difendersi asserendo la sua estraneità sulla richiesta di lavoro per il proprio figlio.
In questo modo la mozione di sfiducia verso il ministro, presentata da M5s e Sel, non sarà più discussa discussa martedì prossimo nell’aula di Montecitorio Come tutti ormai sanno la faccenda ha visto coinvolto l’ex dirigente del ministero dei Trasporti Ercole Incalza e l'ingegnere Stefano Perotti (figlio dell'allora presidente della Cassa del mezzogiorno). Nell'inchiesta della procura di Firenze....Lupi viene citato in correlazione con i loro nomi.

Il ministro dimissionario parla di un'operazione irragionevole per la quale gli viene addebitato il fatto che Incalza sia stato in stretta comunicazione con Stefano Perotti. La storia si arricchisce di altre curiose particolarità tra cui l’ormai “famoso” Rolex, regalo ricevuto dal figlio di Lupi da Perotti per la laurea.

Non è tanto ciò che continua ad accadere in simili vicende che coinvolgono uomini politici di potere che deve sorprendere, né l'imbarazzo di chi si trova a dovere gestire un dicastero di tale importanza..che, avendo un figlio ingegnere, potrebbe persino avere seri problemi nella ricerca di un qualsiasi lavoro per lo stesso, ma l'impostazione mentale rimasta sepolta nella conduzione dell' amministrazione di un grande ministero che per decenni persevera in un sistema che mette in evidenza continue anomalie. Ciò, oggi, dopo la rottamazione voluta da un premier come Renzi, non poteva più essere sostenuta. Proprio in un ministero di tale portata ci si sarebbe dovuto muoversi con più tempestività ed efficacia...

L'errore politico di Lupi (lasciando ai giudici ogni altra valutazione di tipo giudiziario) è stato quindi quello di essersi.. in un certo senzo... lasciato trasportare da vecchie logiche gestionali non coerenti col cambiamento volute dallo stesso premier Renzi. Tra queste anche quelle che un tempo forse potevano passare per semplici azioni di gratitudine e riconoscenza nemmeno operate con malizia o per scopo di interessi particolari: Scambi di cortesie e doni che oggi vengono naturalmente esaltati e considerati sgradevoli proprio per il difficile periodo che vede fior di giovani laureati dell'età del figlio del ministro.. battersi in una lotta feroce per un misero posto di lavoro..Ma, attenzione.. è un errore che coinvolge di riflesso lo stesso Premier.

Non poteva quindi ..che finire così! Renzi non ha dovuto insistere più di tanto e Lupi, con altrettanto senso di responsabilità, ha dovuto comprendere!
Le domande spontanee da dirigere al premier sindaco d'Italia restano due: Perchè aver atteso tutto questo tempo? Perchè non operare scelte simili per altri evidenti casi che coinvolgono ancora ministri e sottosegretari?

4 commenti:

  1. Condivido; perlopiù Lupi è rimasto vittima, insieme ai suoi familiari, quantomeno di linciaggio mediatico....!!! Certo, ha avuto comportamenti inopportuni, ma non con rilevanza penale, difatti non è stato coinvolto dall'Autorità Giudiziaria.
    La problematica a mio avviso ha solo, nei confronti di Lupi, una rilevanza esclusivamente politica....!!!
    L'istituzione della Protezione Civile, dell'Ufficio per le Grandi Opere, dell'Ufficio per Roma Capitale, della Struttura Tecnica di Missione e quindi la "Legge Obbiettivo", del Consiglio Superiore dei lavori pubblici istituito presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell'Alta velocità etc., sono giocattoli opportunamente creati per consentire alla politica di potere aggirare le regole che tutti siamo chiamati a rispettare e, quindi, il Codice degli Appalti e il Regolamento sui lavori pubblici.
    Tutto ciò è stato denunciato più volte alle Camere in Commissione Lavori Pubblici dal super Commissario dell'ANAC, Dott. Cantone; ma anche lui è rimasto inascoltato....!!
    Allora, la politica deve assumersi le sue responsabilità e finirla con le suddette strutture speciali che derogano a leggi e regolamenti per gestire direttamente i lavori pubblici, giustificandosi con l'urgenza, l'emergenza o con le super competenze ...! Necessita sicuramente modificare la Legge Obbiettivo, snellire il Regolamento sui Lavori Pubblici, adeguarlo a quello Europeo, obbligare per legge la rotazione dei grandi burocrati dei Ministeri e soprattutto snellire e semplificare le procedure della Pubblica Amministrazione.
    Il promettente Matteo Renzi dovrebbe sapere che dove c'è buon Governo, progettualità, politica, programmazione, prevenzione e buon senso non regna né l'urgenza né l'emergenza..!

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    1. Si..Giulio..più che giusto quello che affermi e che non può che dare forza a ciò che io ho scritto...Rimane il fatto che Matteo Renzi a lasciato che le cose andassero avanti da sole senza iniziative preventive e non tenendo conto di altri comportamenti inopportuni ancora esistenti all'interno del suo governo...

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  2. Caro Vincenzo, come vedi anche questa volta siamo concordi nonostante abbiamo visioni politiche diverse.
    Come Tu scrivi, il buon Matteo Renzi non ha operato quel cambiamento tanto agognato nelle strutture della pubblica amministrazione né tantomeno, nei ministeri chiave del Governo e di contro, ha invece attuato comportamenti e azioni decisamente contraddittorie e spesso discriminanti.
    A mio modesto avviso, il buon sindaco del paese "Italia" ha attuato senza dubbio la rottamazione degli uomini ma non'è, almeno sinora, riuscito ad attuare quella rivoluzione culturale per il innovamento della politica legata alla funzionalità del sistema amministrativo, della semplificazione e della sburocratizzazione di questo paese; che Tu ed io tanto invochiamo.
    Sin quando non avverrà ciò, ritengo sia difficile per l'Italia uscire da questa profonda crisi che, se per gli altri paesi è congiunturale per noi ricordiamo, è anche e soprattutto strutturale.
    Ti ringrazio, un caro saluto Giulio.

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  3. grazie sempre a te Giulio che mi leggi sempre e con attenzione..

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