21 apr 2015

La sorprendente incoerenza di Bersani.


di vincenzo cacopardo

Bisogna saper essere coerenti con se stessi prima che col prossimo... soprattuto quando si è un esponente politico.. Quello che più conta è la fedeltà col proprio pensiero!

Quando sento parlare Bersani (figura che ho sempre stimato per la propria integrità morale) non riesco mai a comprendere il senso di ciò che in realtà vorrebbe ..o meglio..non percepisco alcuna coerenza nel suo dialogo: La sua fedeltà al Partito finisce col prevalere sull'armonia dei suoi stessi principi..il chè equivale a descrivere il suo pensiero contraddittorio e persino.. pleonastico, poichè condizionato sotto il peso di una imposizione.

A che vale esprimere il proprio modo di pensare per poi seguire gli ordini di una maggioranza di un partito che impone di pensarla in tutt'altro modo? Quindi o si tace... o meglio, ci si allontana definitivamente da quei principi che non si condividono. Questa regole è fondamentale e legata ad un altro principio che regola i rapporti col proprio elettorato: E' sbagliato dire che non vi è un vincolo di mandato per poi restare soggiogati al volere di un Partito, ma è ancora più sbagliato non pensare che quel che maggiormente conta è mantenere fede ai proprio modo di pensare che rimane il vero vincolo per un politico che ama le proprie idee ed i propri principi per i quali è stato promosso da un elettorato.

L'articolo 67 della Costituzione venne appositamente scritto per fornire ai membri deputati eletti nel Parlamento una propria libertà di espressione....fu concepito per garantire la più assoluta libertà ai membri eletti alla Camera dei deputati ed al Senato della Repubblica. In altre parole, I costituenti, per garantire maggiore democrazia, ritennero opportuno che ogni singolo parlamentare non fosse vincolato da alcun mandato né verso il Partito cui apparteneva quando si era candidato, né verso gli elettori che, votandolo, gli avevano permesso di essere eletto a una delle due Camere. Il vincolo, semmai, avrebbe legato l'eletto agli elettori per una natura di responsabilità politica.

Il principio si fonda sul fatto che i rappresentanti eletti non possono essere i rappresentanti di un distretto particolare, ma della nazione intera e, quindi, non potrebbe essere conferito loro alcun mandato.

Oggi Bersani ed il suo gruppo di dissidenti combattono per un contrasto di principi contro una governabilità parecchio autoritaria, per cui... mai come in questo caso.. il vincolo di mandato dovrebbe intendersi verso la difesa dei valori fondamentali della democrazia e non verso l'assolutismo di un Partito condotto con arroganza da un premier .



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