1 apr 2015

L'ambizione di una governabilità e la falsa teoria del finanziamernto ai partiti



Una personale critica al pensiero politico odierno su governabilità, finanziamento ai partiti.. e rigenerazione delle figure
di vincenzo cacopardo

Nella gran confusione dell’odierno sistema politico istituzionale e nella inerente incertezza, sembra quasi una follia..per ogni figura.. tentare una scalata ad una posizione governativa! Coloro che pensano alla politica nel senso più utile…e cioè..che la vivono co la forza di una vera passione e la percezione di una responsabilita', non potrebbero oggi nemmeno aspirare ad inserirsi in un’attività governativa, quando... al contrario.. avrebbero il dovere di lavorare per costruire una base solida sulla quale poterla fare poggiare..

Credo che al momento attuale non vi sia spazio per la generazione di governi solidi e sicuri.. e pare davvero assurda questa corsa verso un qualunque esecutivo che per logica non può essere supportato da una politica di base forte e sicura...Per chi la pensa come me.. questo è assai significativo per far capire come.. tutti coloro che anelano a voler governare..dimostrino, oggi di non amare una vera politica.. poiché regolarmente spinti da una brama illogica che non dimostra alcun vero amore per la ricerca delle soluzioni, ma solo la conquista di un potere! ..Con ciò non posso di certo escludere l’importanza di un governo, ma vorrei che si identificasse più come un’esigenza di un servizio per il Paese e non come pretesa di poter progettare e programmare in barba a qualunque altro principio democratico..(Questo almeno fino a quando non sarà sostenuta da quel necessario supporto di una forte piattaforma politica di base).

Credo anche che in un sistema di democrazia compiuta l’opera di stimolo dei programmi debba determinarsi dal basso con estrema libertà sulle idee attraverso le quali, come ogni successiva deduzione, dovra' seguire un percorso di realizzazione attraverso un funzionale esecutivo…al Parlamento, infine, un ruolo più utile e fattivo di operare sul metodo attraverso le normative. In tal senso si evita di ingabbiare la dialettica politica dovuta ai Partiti, attraverso un dialogo con i cittadini, venendosi a determinare un più logico indirizzo per le esigenze della società.

Più aumenta il peso del denaro nel sistema ..più si svilisce il valore della politica nella società.
In proposito ai finanziamenti dei Partiti..quindi...ci sarebbe molto da dire sull’abolizione della mano pubblica. Riesce davvero difficile poter comprendere come si possa pensare oggi di togliere un finanziamento pubblico ai Partiti che operano nel campo della politica e del sociale: Che sia certo che si debba porre un limite stabilito attraverso delle regole, è più che logico ed indispensabile..... ma pretendere di poter ottenere un risultato migliore attraverso l'abolizione di un finanziamento pubblico.. è pura illusione.

Ricordiamo che nel recente passato la Camera ha definitivamente approvato la conversione del decreto legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti. L’abolizione non avverrà subito, ma nell’arco di tre anni, e il finanziamento pubblico sarà sostituito da un un sistema di finanziamento basato sulle detrazioni fiscali delle donazioni private e sulla destinazione volontaria del due per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il finanziamento pubblico – che formalmente, oggi, è un “rimborso elettorale”, viene quindi abolito, ma non immediatamente: Nel 2014 i fondi erogati ai partiti saranno tagliati del 25 per cento, nel 2015 del 50 per cento e nel 2016 del 75 per cento. Dal 2017 questo tipo di finanziamenti diretti dello Stato, in forma di rimborsi, saranno completamente aboliti. 

Cosa potrà mai comportare una netta abolizione di un finanziamento pubblico da parte dello Stato?..Se si vuole interpretare a scopo propagandistico che ogni finanziamento pubblico equivale a mantenere una politica spendacciona ed inoperosa, la risposta potrebbe essere quella di provvedervi attraverso regole più precise e rendicontazioni controllate..senza alcun bisogno di abolire in toto i finanziamenti, ma soltanto contenendoli... Se invece si pensa che in tal modo la politica possa diventare più corretta e funzionale, si commette il solito peccato demagogico affermando logiche qualunquiste. La politica ha i suoi costi!.. e se anche questi devono essere controllati e contenuti ..sarebbe molto meglio farlo attraverso una mano pubblica. 

Quando oggi, attraverso le nuove normative che si pensano essere innovative, si offre ai privati di foraggiare una politica... non si fa altro che favorire interessi personali ed un successivo malcostume. Un finanziamento privato, opera in dispregio delle logiche più appropriate... imponendo un criterio di natura privatistica che premia solo gli interessi di chi finanzia...Altro che lotta alla corruzione! 
Al di là di chi decide o no di versare il due per mille ai partiti..nel momento in cui si accettano le donazioni.. tutto cambia e tende a modificarsi in base ad interessi precisi: I privati che potranno dare fino a 100 mila euro l’anno (cifra che nel corso di questi anni potrebbe anche cambiare in eccesso) usufruiranno una serie di detrazioni fiscali sulle cifre donate..come anche le persone giuridiche, cioè le società e gli enti. Ma se anche i pagamenti dovranno essere tracciabili, conoscendo il Paese e lo strapotere di coloro che possono dare sfogo ai propri interessi, tutto rimarrà molto permeabile sia nel limite che nel tracciabile.

Il segnale più utile resta quello di un dimezzamento netto dei compensi agli onorevoli..un segnale che darebbe a tutti i politici vantaggi in termini di immagine, immagine che.. oggi.. sembrano aver perso!..Ma un segnale piu' significativo potrebbe essere quello di una speranza di rigenerazione della stessa classe il chè.. non vuol proprio indicare un’età, ma una capacità di saper costruire il futuro della politica in termini di vera innovazione attraverso una visione più lungimirante accompagnata da un sano equilibrio…Più nel male che nel bene..in tanti, ormai, hanno detto e fatto quello che avevano da dire e fare…sarebbe l’ora che si mettessero da parte..il loro tempo si è esaurito!

Nessun commento:

Posta un commento