13 lug 2015

Estenuanti trattative per il popolo ellenico

"Sono trascorse più di diciassette ore per trovare una soluzione al negoziato. Si è raggiunto un compromesso per gli aiuti al popolo Greco...seppur tutto ancora da definire nella sostanza"..

di vincenzo cacopardo

Un lungo e difficile negoziato con diverse pause. Dal testo sembra sparito il capoverso sull’uscita della Grecia dall’euro e pare anche essersi ridimensionata la richiesta a favore del governo greco, il quale, dal suo canto avrebbe difficoltà da superare tra cui il conferimento a un fondo di garanzia di asset greci per un ammontare di 50 miliardi. Si è lavorato tutta la notte per raggiungere un punto di accordo per salvare la Grecia... ma anche la stessa Europa. Vi sono stati punti controversi per cercare di raggiungere un risultato soddisfacente, ma sicuramente impegnativo per lo stato ellenico e per scongiurare la richiesta di una uscita temporanea della Grecia.

Un punto importante della discussione è stata la creazione di un fondo separato in cui conferire beni pubblici da privatizzare da 50 miliardi di euro, da utilizzare per intervenire sul debito pubblico. Per il governo di Atene però..gli asset da conferire non dovrebbero superare i 17 miliardi. Un altro punto complesso rimane sicuramente quello che riguarda la presenza del Fondo Monetario..Per questa ragione il governo greco su tale punto ha specificato di non volere che tutta l'organizzazione per un piano di risanamento fosse condizionata dalla presenza della direttrice Christine Lagarde e che il soccorso restasse nei confini di una politica europea....C'è da chiedersi: quale politica?

Ma la sostanza è comunque quella che vede la inflessibile Merkel e le richieste della Comunità in un duro scontro..ponendo alla Grecia il compito di risolvere nel ristrettissimo tempo di tre giorni..le difficili e complesse riforme come quella sulle pensioni e sull'IVA.
«Si è perduta la valuta più importante, che è la fiducia»...Queste le parole che non hanno bisogno di una spiegazione pronunciate dalla Merkel..a dimostrazione di un fallimento e dei possibili successivi danni che potrebbero conseguire. 
Non era difficile poter immaginare prima o poi questi risultati.. una moneta che è di certo nata male poiché priva di una guida politica adeguata..Adesso con i fatti riguardanti la Grecia ..la storia dell'Euro assumerà una svolta mettendo in discussione un'idea di una Europa vera e politicamente stabile. Non c'è quindi da meravigliarsi della continua nascita di movimenti e partiti oggi apostrofati come populisti e demagogici...Ma la colpa di chi è?... Di chi reagisce in tal modo (anche spregiudicato e poco realistico)..o di chi ha permesso questo processo di europeizzazione priva di cintenuti politici utili e ricco di incomprensibili disuguaglianze? ...Le parole della Merkel sono quindi una prova provata di ciò che si è stoltamente voluto per risolutezza.. e non per equilibrata lungimiranza!

Oggi la differenza di pensiero è quella che potrebbero porsi tra paesi come la Francia, l'Italia, la Spagna, il Portogallo..in contrasto con i paesi nordici e la Germania in testa.. che sembrano voler fare affondare il governo di Atene..sotto il peso di aver volutamente violato i patti...e che non paiono lasciare più spazio ad alternative. Una differenza che potrebbe compromettere ogni altro percorso di una Europa costruita maldestramente sotto il potere economico di chi ha voluto comprimere pesantemente ogni altro più importante principio di equità e di vera politica democratica. Sarebbe stato più logico e costruttivo tener presente l'aspetto sociologico e culturale di questa unione.

In questo quadro possiamo comprendere le difficoltà del premier Tsipras alle prese con un popolo che si è espresso...da un lato.. in modo democratico..che da un altro lato lo vede alle prese con un difficilissimo e severo programma di riforme ..ed infine.. una parte del suo partito che lo contrasta...Ogni sua decisione lo vede compromesso e questo in realtà sembra essere il vero scopo al quale lo hanno sottoposto i Paesi europei economicamente più forti.   


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