5 nov 2015

La finanziaria e la ricerca del consenso..



di vincenzo cacopardo
Ormai è fin troppo evidente!... Il governo centrale procede nella sua opera di simulazione dell'abbassamento delle tasse rifacendosi sulle Regioni e sui Comuni. Cercando in tutti i modi di imporsi agli occhi dei cittadini come il primo governo che abbassa le tasse..quando rimane di tutta evidenza il giochino di demandare ad altri tutte le problematiche derivanti da questa insensata manovra.

Con la nuova finanziaria..la strategia di Renzi è quella di voler apparire la sua opera governativa aperta in direzione di un abbassamento delle tasse... di simulare un realtà di defiscalizzazione, quando al contrario si tende a scaricare in periferia il nodo del problema: Si obbligano le regioni e gli enti locali ad attuare ulteriori balzelli senza i quali le stesse amministrazioni non avrebbero alcuna possibilità di sopravvivere.

Tutto troppo facile!..Tanto da non lasciare tranquilli sindaci e governatori che reagiscono con forza a tali provvedimenti. Una manovra in deficit quella di una finanziaria che non lascia scampo alle amministrazioni locali e soprattutto a quelle meno avvantaggiate del Sud.

Con l'attuale legge di stabilità.. il governo mette a disposizione dell’economia 26,5 miliardi di euro, ma 14,6 sono proprio quelli che appartengono al deficit riguardo ai vincoli di bilancio per via di una maggiore flessibilità chiesta all' Europa. La risposta a questa domanda resta nelle parole tanto approssimative..quanto preoccupanti del premier che afferma che al deficit si provvederà nel tempo... Forse Renzi pensa che il tutto possa aggiustarsi con le nuove clausole che Bruxelles potrebbe concedere all’Italia riguardo agli immigrati. Ma anche se si riconoscerà lo sforzo fatto dalla nostra Nazione in tal senso ..la disponibilità a favore non potrà essere oltre i 3 miliardi. Insomma..un'altra serie di pasticci che mettono in sicura confusione i conti da sempre sconclusionati di un Paese come il nostro...Un dato è certo: Questa manovra ..è chiaramente in deficit e va ad ingrossare un debito già pesante!


La strategia di Renzi, appoggiata dal ministro Padoan, resta sopratutto quella di ridurre le tasse sulla casa per rendere felici una gran parte dei cittadini ed accaparrarsi un evidente consenso (come fatto per gli ottanta euro)..Il tal modo però condanna le amministrazioni locali le quali ritorneranno a castigare ancora una volta gli stessi cittadini ..Un giro dell'oca inevitabile quando le coperture sono quelle che conosciamo. In realtà14,6 miliardi su 26,5 totali - serviranno di fatto per annullare le cosidette clausole di salvaguardia, cioè quel dispositivo punitivo che fa scattare di più imposte e accise (Iva e benzina) qualora vengano a vìolarsi precisi impegni di bilancio.

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