29 nov 2015

Le regalie di un Premier..nel Paese privo di vera crescita

di vincenzo cacopardo
Sembra che ogni euro delle tredicesime sarà impiegato per pagare tariffe autostradali, benzina, bolli, tasse, Tasi, Imu seconda casa, accise, canoni e un’altra serie infinita di altre ordinarie cose. Su oltre 34 miliardi di euro di tredicesime resterà quasi nulla nelle tasche degli italiani. Il chè significa che i consumi non potranno aumentare e che il Paese resterà fermo e condizionato nel panico di ulteriori balzelli del futuro.

Nel settembre di quest'anno il debito pubblico ha toccato la cifra iperbolica di 2191 miliardi.

Queste benedette riforme del sindaco d'Italia sono servite a ben poco in considerazione di quel poco di lavoro passato da determinato ad indeterminato in forza del suo tanto decantato “Job's act”. La povertà è in chiaro aumento, la ricchezza non investe... e non si scorge davvero un'azione positiva in proposito ad una economia reale edificata su idee e progetti validi.

Chi opera in forza di un lavoro autonomo..non riesce a sbarcare il lunario poiché non in grado di trovare acquirenti..Tanti professionisti (architetti-ingegneri-avvocati-artigiani vari- negozianti..etc) sono oggi impediti per le preoccupazioni dei potenziali clienti che rimandano su ogni spesa, la quale viene pesata con estrema oculatezza. Inoltre il mezzogiorno..che continua nella sua opera di resistenza..rimane inchiodato in un percorso poco definito per la mancanza di un piano più utile e confacente al territorio. 

Le crescenti disuguaglianze tra una parte ricca della popolazione e la parte povera sono un'evidenza alla quale non ci si può sottrarre e questo è dovuto proprio al fatto che non si è messa mano ad un progetto valido che includesse Nord e Sud del paese in una politica economica più armonica e funzionale alla crescita dell'intero Paese. Continuano a mancare idee precise per lo sviluppo ed il governo continua a dettare regole sul lavoro senza proporre le fondamentali idee valide per la fortificazione di un'economia più consona ad una innovazione. Ogni principio pare abbattere ogni considerazione sulle idee progettuali.

L'opera governativa di Renzi è sempre rimasta bloccata da una visione di regole e principi in senso assai pragmatico e non ha provveduto a guardare avanti e leggere in lungimiranza un indispensabile sistema di innovazione più utile e conforme al Paese: Ha esaltato di continuo la sua comunicazione ...ha promesso piani di investimento......ha operato e continua ad operare attraverso regalie a chi più gli fa comodo.. Oggi continua con l'irrituale principio di voler donare questo bonus ai giovani studenti..senza percepire quanto sarebbe più utile portare avanti le idee di costoro che portando forza ad una innovazione qualitativa. 

Ma cosa può significare questo offrire di volta in volta bonus alle categorie a cui fa più comodo? Al di là di una valutazione del gesto ufficiale( quindi non nascosto), cosa vi è di diverso politicamente da ciò che hanno fatto nel passato quei Partiti successivamente rincorsi da un inesorabile giudizio morale? Partiti condannati da un verdetto dei cittadini per aver operato per un voto di scambio.       

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