10 feb 2016

Condizioni amministrative e ruoli dei partiti


di vincenzo cacopardo

Commette un grossolano errore Grillo col suo Movimento quando non separa con metodo e scopo un'attività parlamentare e di Partito da quella prettamente amministrativa
...cioè quando attua lo stesso criterio per la definizione dei candidati disposti per amministrare Comuni, Enti e Regioni.. e persino per chi un domani potrebbe occuparsi di una attività governativa!

Se per un'attività parlamentare è già azzardato un candidato poco conosciuto e meno esperto che nei cinque anni potrà anche rafforzarsi nel dialogo e nella conoscenza in seno al suo gruppo, di certo questa logica non potrà mai soddisfare il bisogno di indicare per l'amministrativo una figura più preparata.. di alta capacità.. e di esperienza.

Dovrebbe essere chiara la differenza tra le due mansioni.. poiché è certo che per amministrare un Comune occorre meno responsabilità politica di Partito e più impegno verso il soddisfacimento delle regole e dei servizi sociali nella guida della città...Pensare che i due ruoli possano essere equipollenti è un errore che vede tra l'altro una politica amministrativa sempre più bloccata su scelte legate e condizionate da interessi di Partito ..Col metodo del Movimento 5Stelle..si rischia quindi di vedere figure poco capaci di operare positivamente e con risultati utili ed efficaci.

La logica della politica dovrebbe di fatto veder divisi i ruoli: chi amministra non può essere sottoposto ad interessi di Partito ...mentre chi opera per costruire regole e normative può anche esserlo! ( in quest'ottica sarebbe sicuramente auspicabile una ri-disciplina dei Partiti attraverso una adatta riforma). Ma è indiscutibile il fatto che chi amministra deve rispettare un progetto che riguarda i servizi e i piani di sviluppo della propria Città..Un lavoro che poco può avere a che fare con una politica parlamentare e di Partito che mira alla ricerca ed alle regole:Se nel passato la politica si è definita nel riduttivo senso dell"amministrare" è anche vero che in una visione odierna lo scopo della politica tende a diversificare i ruoli e le competenze. 


Quando il Movimento 5Stelle non percepisce questa differenza ed opera lo stesso metodo per la ricerca di coloro che avrebbero il difficile compito di portare avanti un progetto attraverso una indispensabile conoscenza ed una precisa esperienza, non comprende il grande problema che oggi attanaglia la politica in un evidente compromesso tra il ruolo dei Partiti e quello delle amministrazioni..Una condizione che oggi si espleta in un gioco di potere fin troppo subordinato... Non avrà..quindi.. avvertito uno dei più importanti passi verso il cambiamento!..In caso contrario, potrebbe ottenere un risultato vincente, affidando tale incarico a forti personalità di fiducia e di alta conoscenza amministrativa...mantenendo saldo in mano il ruolo politico di un Partito di vera innovazione.



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