9 mag 2016

L'incoerenza del finanziamento privato ai Partiti


Il Paese delle anomalie”
di vincenzo cacopardo

Più aumenta il peso del denaro nel sistema ..più si svilisce il valore della politica nella società..

Riesce davvero difficile poter comprendere come si possa pensare di togliere un finanziamento pubblico ai Partiti che operano nel campo della politica: Che sia certo che si debba porre un limite stabilito attraverso delle regole sicure..... ma che si pretenda di poter ottenere un risultato migliore attraverso l'abolizione di un finanziamento pubblico.. è pura illusione! Un finanziamento privato, opera in dispregio delle logiche più appropriate... imponendo un criterio di natura privatistica che premia solo gli interessi di chi finanzia!

Ricordiamo che qualche anno fa la Camera ha definitivamente approvato la conversione del decreto legge che abolisce il finanziamento pubblico ai partiti. L’abolizione sarebbe avvenuta nell’arco di tre anni, e il finanziamento pubblico sostituito da un un sistema di finanziamento basato sulle detrazioni fiscali delle donazioni private e sulla destinazione volontaria del due per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Il finanziamento pubblico – che formalmente, oggi, è un “rimborso elettorale”, viene quindi del tutto abolito: Nel 2014 i fondi erogati ai partiti sono stati tagliati del 25 per cento, nel 2015 del 50 per cento e nel 2016 del 75 per cento. Dal 2017 questo finanziamento dello Stato, in forma di rimborsi, sarà completamente abolito.

Cosa potrà mai comportare una netta abolizione di un finanziamento pubblico da parte dello Stato?..
Se si vuole interpretare a puro scopo propagandistico che ogni finanziamento pubblico equivale a mantenere una politica spendacciona ed inoperosa..la risposta potrebbe essere quella di provvedervi attraverso regole più precise e rendicontazioni controllate..senza alcun bisogno di abolire in toto i finanziamenti, ma contenendoli... Se invece si pensa che in tal modo la politica possa diventare più corretta e funzionale, si commette il solito peccato demagogico affermando logiche qualunquiste...ma si fa anche di peggio!

Desta meraviglia che in tal modo possa pensarla il Movimento 5 Stelle che oggi cavalca l'onda del cambiamento attraverso l'uso di processi che comprendono maggiore partecipazione democratica. Ma come si pensa che in tal modo si possa operare più democraticamente? Come si fa a non comprendere che sarà proprio il finanziamento privato a rendere sempre più forza alle diseguaglianze...smantellando conseguentemente ogni logica che si vorrebbe democratica e di equa partecipazione?

Questa contraddizione che tocca da vicino anche il Movimento Pentastellato rimane un altro dei motivi tendente a frenare la loro marcia verso il successo, poiché..è una chiara contraddizione in essere! Se ancora oggi..nella percezione popolare.. abbattere ogni pubblico finanziamento potrà dare l'illusione di maggiore ordine e integrità..successivamente..alla prova dei fatti.. metterà in evidenza la forza delle risorse private (società finanziarie e lobbies ) che riusciranno a gestire e controllare meglio ed a proprio vantaggio la politica del Paese...Fa quasi rabbia pensare che l'unico Movimento in grado di interrompere l'escalation di una politica vecchia e sistemica (che affida ancora il suo potere nella forza del denaro), non sia in grado di percepire che questa è una chiara contraddizione nel cammino del loro percorso.

La politica ha i suoi costi!.. e se anche questi devono essere controllati e contenuti ..sarebbe molto meglio farlo attraverso una mano pubblica! Quando oggi, attraverso le nuove normative che si pensano essere innovative, si offre ai privati di foraggiare una politica (che in sé dovrebbe rappresentare espressione del pensiero e delle idee) non si fa altro che favorire interessi personali e successivo malcostume: Si favoriscono interessi per poi urlarvi contro!

Al di là di chi decide o no... di versare il due per mille ai partiti..nel momento in cui si accettano le donazioni.. tutto cambia e tende a modificarsi in base ad interessi precisi: I privati che potranno dare fino a 100 mila euro l’anno (cifra che nel corso di questi anni potrebbe anche cambiare in eccesso) usufruiranno di una serie di detrazioni fiscali sulle cifre donate..come anche le persone giuridiche, cioè le società e gli enti...Ma potranno controllare anche i propri interessi..Una inspiegabile ed insopportabile contraddizione alla quale bisognerebbe mettere ordine!


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