6 lug 2016

Politica e movimenti nel continuo processo di innovazione....

                    REALTA' MUTEVOLE E POLITICA DEL DIRITTO  

"difficile far comprendere questo concetto a chi non è capace di aprirsi verso l'innovazione, ma..sia pure poco compreso.. questo rimane ormai il difetto di una politica che solo in pochi riescono a percepire"


di vincenzo cacopardo
E' quella vecchia "forma mentis" che ancora penalizza la mentalità di tanti che mettono di fronte agli avvenimenti odierni ogni principio di diritto! 
Eppure è dimostrato che oggi si deve procedere per vie diverse! ..Il chè non significa calpestare le leggi, ma dare precedenza alla ricerca di un principio di equità che deve spingere a dirigere ogni altro diritto in direzione di un equilibrio più consono ai nostri tempi...Insomma..si deve percepire che il cambiamento già in atto nel sistema (anche per merito di chi pone avanti i valori) ..non potrà più seguire il rigido pragmatismo delle regole di un vecchio diritto, ma al contrario ..spingere a riformare dette regole in favore di una società che per sopravvivere deve mantenere un rapporto più equo tra i cittadini..ma anche più adatto ad un processo di modernizzazione della stessa società.

La domanda rimane quindi quella di essere in grado di percepire quanto importante sia il ragionare meno in termini di principi... spesso pragmatici ed uniformi, per ricercare con impegno il rinnovamento delle regole che necessitano. 

Un ragionamento più sentito e legato a chi esercita un ruolo politico parlamentare, ma difficile da far comprendere a chi esercita ruoli legali e giuridici: Vi sono categorie ormai costrette da quella forma mentale che non pare rendere loro altre visioni: (Avvocati,giudici ed una gran parte dei politici)
Un "modus pensandi" che, al contrario, dovrebbe far comprendere a chiunque oggi affronta il tema della politica in direzione di idee di riforme più funzionali in favore della società...  La politica rimane l'unico mezzo capace di smontare i principi di un diritto non conforme, per ricostruirlo più utile, affine.. e legato ai bisogni del Paese!

Ecco la ragione per la quale in politica le idee sono necessarie! Necessarie per rompere quel rigido muro di un realismo imposto: L'immagine della effettiva concretezza odierna è simile a quella di un fiume che si pensa possa farlo apparire immobile ed invariato..quando al contrario esso scorre fluendo incostante e difforme. 
Come il fiume..anche la realtà è mutevole...e cui tanti non si accorgono!

Questo pensiero potrà fare trasecolare ogni figura giuridicamente competente che pensa che una società debba basarsi sui principi del diritto esistenti, ma non potrà non far riflettere una collettività che ritiene quanto questi stessi principi ancora non si siano potuti rielaborare per rendere maggior armonia e giustizia alla stessa società che si pretende di governare...E chi potrebbe farlo..se non quella politica che, aprendosi in uno spazio mentale nuovo.. nella visione di una realtà in continuo mutamento, non ne tragga le indispensabili misure ove ottemperare e risolverli? Si chiama lungimiranza! ...Una politica che, oggi, nei temi sociali di alto contenuto..finisce col determinare iniquità ed insicurezza oltre ogni immaginazione..tralasciando l'importanza di una capace prevenzione 

Sono tanti a pensare che ..dovendo partire da una realtà, bisogna sapersi muovere di conseguenza e quindi procedere attraverso le logiche ad essa legate, ma ciò può anche rappresentare una trappola: Ci si dimentica spesso di come, tali logiche, elaborate negli anni dal nostro pensiero ..secondo un criterio mentale e una cultura irrorata giorno per giorno su un presupposto di convivenza sociale, in realtà debbano adattarsi  col mutare del tempo.. non potendosi mai definire assolute. 

Se la realtà...per tanti.. rimane definita attraverso ciò che esiste effettivamente e risulta concreto, si potrebbero comunque avere dubbi su una effettiva manipolazione di questa.. quando.. per opportunità o convenienza.. l'uomo la distorce per motivi di interesse strumentale. 

In base a ciò e per non restare troppo limitati nei meandri di una complessa filosofia...potremmo definire "la realtà sociale" come qualcosa da scoprire momento per momento..qualcosa da definire nello scorrere del tempo...qualcosa di mutevole e quindi meno concreto e solido di quanto possa pensarsi. Basterebbe questo per aprire il pensiero dei tanti politici che ancora percepiscono la realtà come un obbligato percorso da seguire al quale sottostare senza alternative. Sarebbe, al contrario, sufficiente allargare la mente su queste considerazioni per accorgersi di quanto spazio vi è per mutare in parte ciò che, invero, parrebbe non non volersi mai mutare. 

In politica.. per non restarne sottomessi... si potrebbe persino pensare che gli stessi Partiti.. dopo un periodo di legislatura ...scomparissero e ne nascessero altri sulle ceneri di questi..forti di una esperienza vissuta, ma nel contesto di una visione temporale diversa..Un ricambio continuo poiché le stesse problematiche trasformate dal e nel tempo.. possano essere affrontate in una ricerca continua e differente non affievolita..o inibita da una visione del passato, ma nella continua percezione di una realtà in movimento...Ecco la ragione stessa per la quale sono proprio i nuovi Movimenti..ed il continuo proliferare di essi...che rendono valore..seppur inconsapevolmente.. allo scorrere del tempo!   

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