29 set 2016

Berlusconi: il salto nel buio con la candelina

Berlusconi, Salvini e Meloni: Il nuovo patto della “candelina”..Un'unione di figure non del tutto collegate nei principi e nei valori.
di vincenzocacopardo
E ci risiamo! Nasce per l'ennesima volta un nuovo Patto detto della “candelina”! Un patto che vede Berlusconi assieme a Salvini e la Meloni alla ricerca di una quanto mai vecchia posizione di centrodestra...A ottant'anni suonati il Cavaliere risorge ancora come un Lazzaro per ricercare in complicità con la Lega (che poco sembra spartire con l'equilibrio di una politica che si vuole moderata) un accordo per quella che lui stesso chiamerebbe “una politica nuova”.In questa loro unione..manca Parisi che viene citato quasi indirettamente ed al quale sembra essere negata una prima posizione..quasi reggesse il moccolo di questa "candelina".
E così Berlusconi, Salvini e Meloni siglano una unione insieme per dire «No» alle riforme e rilanciare il centrodestra... Se per quanto riguarda il No alla riforma non si può che essere d'accordo, quello che riesce difficile comprendere è questa unione contro il referendum quando i tre componenti di questo nuovo asse avevano già espresso separatamente il loro dissenso verso la riforma costituzionale. Se altrimenti.. questo patto consiste nel dare nuovo impulso alla politica del centro destra..riesce ancora più difficile comprendere come l'innovazione politica possa essere generata da un personaggio come Berlusconi.. disponibile ancora oggi a legarsi con chi al Nord esercita una politica non del tutto "moderata" come lui dichiara sempre di volere..
Sembra che i tre vogliano rilanciare presidenzialismo, federalismo e maggiore democrazia nel processo decisionale. Teoricamente un programma interessante e già conosciuto di un processo riformatore che oggi pare porre ostacoli notevoli: I tre personaggi vorrebbero impegnarsi in una nuova riforma costituzionale che imponga un vincolo di mandato ai parlamentari con dimezzamento dei parlamentari e differenziandone i ruoli. Rendendo differente la funzione fra Camera e Senato. In più.. una riorganizzazione dello Stato sulla base di un federalismo capace di valorizzare le comunità territoriali.
Al di là del presidenzialismo..vi è qualcosa che abbiamo già scritto da anni diverse volte su questo Forum relativa alla differenziazione dei ruoli, dei mandati parlamentari ed il dimezzamento delle figure politiche. Temi sui quali si è già perso una gran quantità di tempo. Adesso bisognerà attendere l'esito del Referendum che se darà ragione al SI taglierà loro ogni speranza.. ed ai cittadini un futuro più edificante per una politica democratica del Paese.
Rimane comunque un chiaro attacco frontale verso il Premier condotto,se pur con interesse..che per scopi costruttivi,contro la riforma Boschi..da figure che oggi non sembrano ben collegate e predisposte nella loro politica dei principi e dei valori. Qualcosa di innovativo che,.. se ben diverso nel suo percorso,.. è iniziato dal Movimento 5 Stelle..Un rinnovamento che il Movimento medita da tempo e che,.. nella grande confusione organizzativa...non riesce bene a percepire..e decidere.. al fine di proporlo in modo corretto.


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