28 set 2016

Ponte sullo Stretto e referendum: due questioni da separare




UN PASTICCIO BEN ARCHITETTATO”
di vincenzo cacopardo

VI SONO PERSONE COME IL SOTTOSCRITTO..CHE DICONO NO AD UN REFERENDUM SULLA RIFORMA COSTITUZIONALE PER COMPRENSIBILI RAGIONI DI METODO E MERITO.. E SI ALLA POSSIBILE COSTRUZIONE DI UN PONTE CHE DIVENTEREBBE STRATEGICO PER L'ECONOMIA E LO SVILUPPO DEL SUD. VI SONO ALTRI COME IL MOVIMENTO 5 STELLE CHE, MALGRADO IL LORO RICONOSCIUTO IMPEGNO, DICONO NO A QUALUNQUE INFRASTRUTTURA..DIMOSTRANDO IN TAL MODO CHE LA LOTTA RIMANE SOLO CONTRO UN PREMIER CHE HA DI FATTO SPACCATO IL PAESE. ANCORA UNA VOLTA SI TENDONO A NON SEPARARE I MERITI DALLE RAGIONI E LE OPPORTUNITA' DAGLI OPPORTUNISMI.


Rimango favorevole alla costruzione del Ponte sullo stretto come più volte sottolineato in questo blog. Ho sempre ritenuto fondamentale ammodernare l’assetto territoriale del Paese.. che è in deficit di infrastrutture, e ciò non può significare agire prettamente al Nord del territorio. Nel recente passato si è abbandonata l'infrastruttura più importante per il collegamento tra la Sicilia e la penisola nell'indifferenza totale di una mediocre politica ad esclusivo beneficio delle opere del territorio del Nord che oggi vedono oltre all'Expo, il Mose, l'alta velocità, ed altri cantieri autostradali persino superflui. Sono certo che la costruzione di questa grande infrastruttura, oltre a portare molto lavoro nell'isola, accrescerà il turismo anche per il solo fatto di venire a vedere l'opera più lunga del mondo. Non si può trascurare l’importanza di una tale impresa che …soprattutto per la linea ferroviaria..risulta essenziale. E’ chiaro che questa se ne trascinerebbe appresso altre…anzi sarebbe un volano utile per il completamento di quelle non concluse in una regione che deve competere continuamente con una pesante globalizzazione. Se c'è un motivo in più per operare sul resto del territorio è proprio la realizzazione del ponte!

So che affermando questo mi trascino dietro le critiche di coloro che parlano di questa infrastruttura con la abituale retorica della rovina ambientale ..come so che per tanti sarebbe primario operare a difesa del territorio nazionale che anno per anno pare sbriciolarsi sotto il peso di continue inondazioni e frane. Come so che..quando si accenna alle preminenti infrastrutture, non si percepisce alcun bisogno di operare prima a difesa del suolo...Ma Sarebbe anche immaginabile pensare che.. proprio questa opera trainerebbe altre lavori collegati (strade- ferrovie- condotte d'acqua e dissesti di ogni tipo). Sarebbe comunque uno stimolo enorme per l'economia del Sud. Non si vede..poi.. per quale ragione non si potrebbe operare congiuntamente per risolvere egualmente l'insieme dei problemi. Inoltre la costruzione del ponte (come già ripetuto altre volte) dovrebbe coinvolgere sostanziosi capitali privati dei tanti interessati a poter gestire l'opera..che, viceversa, con questo andazzo.. non vedremo mai più!

Sostenendo l'importanza necessaria di un Expo ..e di contro.. sottovalutando un bisogno primario di un collegamento che riguarda il territorio meridionale...si è continuato ad usare due pesi e due misure..Le continue anomalie che mettono in evidenza l'assenza totale nei riguardi di un Sud ormai dimenticato dalla politica nazionale!

Quella del Ponte sullo Stretto è sempre apparsa come una sceneggiata lunga diverse decine d'anni proposta ripetutamente da chi non percepisce l'importanza delle vere innovazioni per il Sud. Quello che riesce incomprensibile è…percepire una negazione per l’innovazione ed il funzionamento del proprio territorio da parte degli stessi siciliani…Intanto il nord se la ride…Mentre lì tutto si fa per le infrastrutture (i cui finanziamenti non spariscono mai e vengono spesso compromessi dalla corruzione)…al Sud, si discute e si tergiversa perdendo ogni occasione. Sembriamo condannati ad una continua critica su qualunque cosa possa portarci sviluppo e crescita…restando sempre indietro e favorendo in tal modo un'unica crescita: quella del nord….che potrà continuare a rivolgerci le dovute disapprovazioni. Sembriamo davvero dei poveretti…Che ce ne facciamo della nostra cultura.. se non la accompagniamo col dovuto progresso?

Detto ciò non possiamo che notare da parte di Renzi quel solito comportamento pieno di un proprio interesse che potrebbe pesare ulteriormente sulle speranze dei cittadini del Sud: Le notizie ci informano di una assicurazione da parte di Renzi sulla costruzione del Ponte, sottolineando che prima bisogna pensare alle emergenze. Come se per il progetto Mose o l'Expo si sia mai prima pensato a risolvere i tanti problemi del dissesto idrogeologico delle aree delle regioni del Nord!

Con puntuale opportunismo, che ha sempre caratterizzato il suo procedere, il Premier allunga i tempi del referendum e si muove per un consenso in direzione del Sud promettendo investimenti per un'opera che fino ad adesso non aveva tenuto in considerazione e lo fa col solito atteggiamento di sfida che ben conosciamo! Renzi sa bene che potrebbe ricavare consensi per il referendum vista una forte preclusione del Si sostenuto dalla Lega e Berlusconi al Nord.. e dei 5 Stelle al centro. E così non gli resta che promettere e promettere al Sud..nella ipocrisia e nella conoscenza di quanto corta sia la coperta...Un pasticcio ben organizzato per confondere le acque per far confluire un consenso!

Nel recente passato un intervento del Ministro Del Rio sembrava aver posto un definitivo impedimento alla possibilità di poter vedere nascere quanto prima questa importante infrastruttura. Il ministro dichiarava, in perfetta analogia con il Presidente Renzi... che... pur essendovi una certa convergenza di vedute,..si doveva porre l'esecuzione del ponte sullo Stretto.. solo dopo la risoluzione delle altre priorità. Persino il sottosegretario alle Infrastrutture, Umberto Del Basso De Caro, aveva parlato di un impegno a valutare l'opportunità di una riconsiderazione del progetto del ponte sullo stretto come infrastruttura ferroviaria previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi-benefici, come possibile elemento di una strategia di riammagliatura del sistema infrastrutturale del Mezzogiorno. Una valutazione talmente assurda che denotava la poca importanza che si dava all'opera.

Se per le olimpiadi di Roma il problema si fondava su altre ragioni di carattere politico elettorale e di coerenza con l'elettorato..lo stesso non può dirsi per il Ponte!..I 5Stelle non riescono sempre a valutare le difficoltà insite in un Sud che con l'inizio di quest'opera porterebbe una serie di altri importanti cantieri ed un enorme numero di turismo.... Ma per il furbo Premier che ben conosce le misure di una comunicazione a proprio beneficio..di colpo tutto cambia!: In prossimità di un Referendum il cui risultato decreterebbe la sconfitta o la vittoria politica, Renzi si aggrappa alla promessa di centomila posti di lavoro..dopo non essersi mai occupato seriamente della grande opera per due anni e mezzo! Qualcuno si domanda se queste promesse unite ai finanziamenti a pioggia promossi per la Sicilia non avessero avuto bisogno di un piano studiato dal suo Governo in senso più logico e se non sarebbe stato utile definirli anche in rapporto con la costruzione di una infrastruttura di queste dimensioni...E' la chiara testimonianza di come la sua politica non abbia mai dimostrato idee e lungimiranza!







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