26 set 2016

Referendum: La scheda contestata





Referendum: Questa la contestata scheda imposta dal governo

Approvate il testo della legge costituzionale concernente:
Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario,
la riduzione del numero dei parlamentari,
il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni
la soppressione del Cnel
e la revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”
approvato del Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n.88 del 15 Aprile 2016?


Una scheda per decidere tra bianco e nero senza le dovute sfumature che nel merito fanno la differenza
di vincenzo cacopardo

Ormai sappiamo quanti sotterfugi mette in atto il governo Renzi al fine di soggiogare i cittadini. Quella della scheda per il referendum è emblematica e la dice tutta sulla paura di perdere un referendum che sul piano politico condannerebbe di certo il premier e la sua fedele ministra Boschi. Ma sono soprattutto le prime tre domande a sviare volutamente nel contenuto..

disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario: Cosa vuol dire? Certamente una gran parte dei cittadini vedono oggi il bicameralismo come una perdita di tempo e sarebbero contenti sulla possibilità di far funzionare meglio l'iter politico legislativo, ma in realtà questa domanda viene posta in modo del tutto superficiale, poiché è proprio il merito che andrebbe esposto in senso più chiaro. In sostanza sussisterebbero tante altre possibilità di mutare la funzione del bicameralismo...Questo non è proprio un superamento del bicameralismo paritario,ma un sistema del tutto diverso che mantiene le due Camere!.. Ma per un più che evidente opportuna comunicazione...la domanda la si vuole imporre fin troppo generica restando, quindi, ingannevole!

La riduzione del numero dei parlamentari ed il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni:
Troppo comodo mettere in rilievo una riduzione quando in sostanza questa viene posta in una sola Camera (quella del Senato) in modo assai squilibrato! Chiunque in proposito avrebbe preferito maggior equilibrio sui tagli dei parlamentari e dei loro compensi di ambedue le Camere!..Se è vero che vengono a cadere i costi sui compensi di 200 senatori è anche vero che il sistema di funzionamento dei 100 senatori restanti peserà sul nuovo sistema organizzativo. Inoltre parlare di funzionamento delle istituzioni quando nel Senato resteranno seduti 5 senatori a vita, consiglieri regionali e sindaci di ogni età (suggeriti dai Partiti e non direttamente dai cittadini) che, una volta comodi, otterranno di colpo l'immunità, rimane oltremodo derisorio. Secondo questa riforma il probabile rischio è anche quello di vedere una regione Lombardia con 7 senatore e la Sicilia con 3..Il funzionamento è un termine che poco si adatta a questa maldestra riforma..che può arrecare ulteriore disordine .. ma non di certo efficienza.


la soppressione del Cnel
Rimane l'unica proposta sensata posta con chiarezza nella scheda che poteva ottenere risultati positivi senza il bisogno di cambiare in modo antifunzionale il resto delle riforme

    La revisione del Titolo V della parte II della Costituzione”
Anche questo quesito rimane troppo generico ed avrebbe meritato qualche puntualizzazione in più! Con questa Riforma infatti viene eliminata la definizione di “competenza concorrente” e si vorrebbe dare forza ad un concetto di competenza esclusiva. In sostanza viene introdotta la cosiddetta “clausola di supremazia”, in base alla quale la legge dello Stato – su proposta del Governo – può intervenire in materie non riservate alla legislazione esclusiva di Stato o Regione. Lo Stato può agire sulle competenze non esclusive nei casi in cui è necessario “interesse nazionale”. Inoltre, viene introdotto il cosiddetto “regionalismo differenziato”. Alle Regioni (tranne quelle a Statuto Speciale e alle Province Autonome di Trento e Bolzano) possono essere attribuite particolari forme di autonomia, a condizione che presentino un equilibrio di bilancio tra le entrate e le spese...
Tutto ciò rende il concetto poco chiaro o.. quanto meno.. non del tutto definito nel merito e nel metodo. Tuttavia sappiamo che questa riforma col combinato della legge elettorale Italicum darebbe al governo centrale un potere esorbitante rispetto a qualsiasi regione.

Questo quesito mal posto sulla scheda elettorale per il referendum sembra mettere ancora una volta in evidenza l'insensibilità politica di chi crede di poter cambiare le regole di quello che si ritiene essere un semplice gioco..e dal quale dipende gran parte dell'ordinamento istituzionale.. Incomprensibile che la Cassazione non vi abbia posto rimedi!     


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