12 giu 2017

La giusta lettura di un voto amministrativo


ORLANDO E PIZZAROTTI FORTI PERCHE' SOLI!
di vincenzo cacopardo

In queste amministrative il risultato di Pizzarotti rimane equivalente ed opposto a quello di Orlando: L'uno e l'altro nascono legati ad un Partito e ad un Movimento per poi correre soli... poiché Partiti e Movimenti piacciono meno in una campagna dove quello che conta è la figura che si predispone a governare una città.

La lettura del voto amministrativo non lascia alcuno spazio al pensiero di chi non riesce a leggere il risultato in modo preciso: Il voto amministrativo non è.. e non sarà mai quello politico legislativo delle nazionali! 
Destra e sinistra cantano vittoria per i loro candidati come se questo percorso amministrativo potesse definire i prossimi risultati delle politiche e la stampa sta a braccetto delle vecchie forze partitiche fomentando in certo modo un risultato negativo per il movimento dei Cinquestelle.

Renzi..più ancora che Berlusconi.. canta vittoria! Ma vittoria di che?

E' il sintomo di chi dimostra più inquietudine che fede nella propria politica! La stampa naturalmente sta sempre con le forze governative infiammando gli animi di coloro che (anche stando alle elezioni francesi) credono che questo voto possa trasformare la politica della Nazione. Ma il voto in Francia è ben diverso: Una repubblica semi presidenziale che, anche dopo questa votazione che sembra aver decretato la vittoria di Macron, malgrado una governabilità assicurata, vedrà i suoi problemi sulle impossibili alternanze!

Dopo questo voto si parla di ritorno ad un accordo di grande coalizione attraverso lo studio di una qualunque legge elettorale che possa garantirlo...Come sempre il vizio di esaltare prematuramente la possibilità di un bipartitismo che in realtà non può trovare spazio.. se non quello obbligato!

Ritornando ai risultati delle amministrative ..è importante sottolineare l'importanza del numero delle liste dove a Palermo candidati come Orlando e Ferrandelli ne avevano ben sette...e dove nel resto d'Italia i grandi partiti ne hanno avute comunque un bel numero. Resteremo adesso.. in attesa dei ballottaggi per vedere quale delle vecchie forze contrapposte verrà premiata alzando la testa e credendo di aver vinto le prossime elezioni politiche ed in base a quale loro concetto si procederà per una nuova riforma elettorale per convenienza ed opportunità. Poi il risultato delle regionali in Sicilia che potrebbero cambiare il volto della Regione e per le quali il PD userà ogni marchingegno e venderà ogni suo principio e persino l'anima (come del resto ha già fatto) per contrastare il popolo pentastellato.

Un Paese che non ha ancora percepito la parola cambiamento e che, al di là di pochi preparati giornalisti, vede ancora in televisione personaggi politici di antica mentalità che commentano con squallidi argomenti analizzando il voto alla vecchia maniera..senza una visione lungimirante e senza alcun intuito verso il bisogno di cambiare per migliorarsi.



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