17 gen 2018

Grasso: l'inappropriato leader beneficato da Bersani...



di vincenzo cacopardo

E' difficile comprendere come personalità politiche quali D'Alema e Bersani,  fra i più dotati in campo dialettico politico, abbiano optato per offrire lo scettro del comando del loro nuovo Partito ad una figura di magistrato come Grasso: Se in campo istituzionale la sua nomina di presidente del Senato era discussa, ma non del tutto inopportuna....lo è di certo adesso il ruolo politico di Partito nel quale lo stesso fatica nell'immedesimarsi.

Affidare un compito politico ad un magistrato non è mai stato condiviso da una buona parte della società ed anche dal sottoscritto.. poiché il ruolo dell'ordine della magistratura deve, per opportunità, restare separato da quello della politica..soprattutto dei Partiti, seppur.. per poche eccezioni...potrebbe rimanere utile per qualche funzione istituzionale. Tuttavia se D'Alema..Bersani e gli altri scissionisti hanno avuto motivi politici di distacco dal vecchio PD nel quale erano inseriti, ciò non può valere per lo stesso Grasso, il quale continua (malgrado beneficato dallo stesso Bersani nel ruolo di presidente del Senato) ad esternare motivazioni che contraddicono il suo operato durante gli anni di governo Renzi.

In una intervista sulla sette a diMartedì il presidente del Senato, giustificandosi...ha fatto riferimento alle posizioni del PD renziano..definendole troppo rigide in termini di metodo, motivazioni che lo hanno indotto ad allontanarsi dal PD, ma non a desistere dal mantenere la poltrona più alta del Senato: Le continue fiducie..la corsa per l'approvazione del Jobs act..la legge elettorale Italicum..il referendum costituzionale.. etc...sono state le cause da lui esposte.
Tralasciando il fatto che in quegli stessi anni ha presieduto quell'Aula senatoriale dove tutto avveniva sotto i suoi occhi e dove si sono visti larghi passaggi di senatori da un lato all'altro..il magistrato oggi si dispone come intransigente..quasi integralista.. rispetto a quell'andazzo, sebbene non pare abbia mai minacciato dimissioni conservando per lungo tempo quel ruolo.

Il suo modo di rispondere al conduttore... molto adulatorio.. con repliche piene di sterile retorica ...A volte persino impacciato... Un'enfasi oratoria ricamata come per carezzare il pelo ad un popolo che, malgrado il suo ripensamento, lo ha visto per ben tre anni sullo scranno alto del Senato ad accontentare un governo più che un Parlamento.

Al di là del ruolo in magistratura, le cui opinioni affido a chi è più preparato di me... il suo modo di esprimersi denota una non adatta capacità per la funzione che il Partito gli ha offerto. Figura che sembra essere utile come emblema di facciata...ma che nel futuro difficilmente potrà aiutare la crescita sostanziale di questo Partito che lo ha incoronato leader.

Nessun commento:

Posta un commento