9 mar 2018

L' IMPOSTA DI TRUMP NELLA LOGICA DELLA GLOBALIZZAZIONE



di vincenzocacopardo

IL PRIMO PASSO VERSO LA DE-GLOBALIZZAZIONE?

Trump inaugura una discutibile e controversa “tassa” sull'import pari al 25% sull'acciaio e al 10% sull'alluminio. 
Firmando il suo “proclama” sui dazi... ..seppure adesso relativi al solo settore siderurgico, Donald Trump pone una svolta al libero mercato potendo creare di converso una azione di discordanza all'azione di globalizzazione mondiale.Tuttavia lo stesso Presidente degli USA annuncia verso i Paesi alleati una sorta di flessibilita' che potrebbe arginare alcune incontrollate campagne e le lotte commerciali.

Come si può intuire la questione dei dazi stravolge la logica del mercato mondiale globalizzato che trova sfogo proprio nella libera domanda e dove la scelta di una gabella tende a contraddirne il criterio.

Trump ha precisato di poter esentare nazioni e di variare i nuovi dazi sull'import a seconda del Paese. L'Unione Europea potrebbe quindi entrare a far parte di quelle per poter ottenere esenzioni sulla base dei noti rapporti reciproci.

Se per Trump questa decisione risulta necessaria per la sicurezza del mercato americano..rimane comunque un intervento che in un certo senso rovescia la teoria moderna del libero mercato aperto ed esteso nella concorrenza. Una decisione che potrebbe scorgersi come l'inizio di una nuova fase di de-globalizzazione e ripercuotersi in un effetto a catena su tutti i Paesi occidentali.

Non è soltanto la tassa in sé, quanto il gesto che in una economia ampiamente estesa nella sua fase di globalizzazione potrebbe sortire effetti a domino che muterebbero il percorso di una economia mondiale ancora oggi non del tutto apprezzata da alcune Nazioni. Paesi.. che proprio per l'effetto dell'asettico mercato globalizzato.. hanno ceduto qualità e prerogative e scapito di alti interessi della finanza.

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