11 mag 2018

DiMaio e Salvini studiano un contratto col paese... Renzi gufa


di vincenzo cacopardo
Alla fine il cavaliere ha dovuto cedere! 
La possibilità di elezioni a Luglio che avrebbero ridotto il suo Partito al 10% ha vinto sulla sua fermezza..Si è messo da parte e non sappiamo se e con quali richieste.  

Adesso Di Maio e Salvini dovranno fare il possibile per creare il governo del cambiamento definito un po' enfaticamente :la terza repubblica. Il loro lavoro parte da un contratto col popolo italiano, ma sembra che ancora non vi sia alcuna certezza sul nome del Premier: la qualcosa rimane un po' strana poiché in un governo formato da due Partiti l'incarico dovrebbe riceverlo il Partito più forte in termini di consensi. Tutti sappiamo che queste elezioni sono state una grande sorpresa per il paese..ma non lo sono state di certo per chi la politica la segue costantemente e che aveva già da tempo il quadro della situazione per via della legge elettorale voluta per due terzi proporzionale e con l'esistenza di tre forze politiche venute fuori da un sistema bipolare che ha rafforzato astio..ostilità e rancori.

Adesso quel governo definito “del cambiamento” potrà forse seguire il suo percorso..Una strada che difficilmente potrà arrivare al traguardo dei 5 anni viste le difficoltà di costruire una sintesi capace di far procedere i due partiti in equilibrio, o..al contrario.. può darsi capace di sorprenderci!
Di certo Salvini e Di Maio.. nel quadro Parlamentare.. rimangono le uniche immagini del possibile cambiamento del sistema, tuttavia dovranno ridimensionare notevolmente le loro proposte fatte durante la loro campagna elettorale...In sostanza il loro elettorato rappresenta le due esigenze distinte del Nord e del Sud dove una sintesi è più che necessaria.

In questi giorni si capirà se questo compendio tra i due funzionerà, ma di certo, al punto in cui sono arrivati, se non dovessero riuscire nell'impresa politica di un vero cambiamento a sostegno dell'innovazione del Paese, il risultato potrà essere quello di ritornare per altri lunghi anni alle vecchie figure del passato con la retorica del pretesto del fallimento in desiderio di un falso cambiamento..poichè non si darà loro alcuna possibilità di rivincita. Il gufo Renzi sembra già all'attacco prima della loro partenza!


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