3 set 2018

Il Sud e le promesse del Ministro


di vincenzo cacopardo

Barbara Lezzi, ministra per il Sud, chiede il 34 per cento degli investimenti per il territorio. Inoltre promette di sgravare dei contributi per tre anni tutte le imprese che assumeranno. La ministra si propone con cifre e progetti. In questo momento..secondo la Lezzi il punto più importante è quello di non perdere i fondi strutturali dell’Unione europea.


Nel passato..nel periodo tra il 2014 al 2020, l’Unione europea ha stanziato per il Sud 42 miliardi di fondi..
Queste le sue parole: Entro il 31 dicembre di quest’anno scade il termine per presentare i rendiconti per la prima tranche da 9 miliardi, ma la rendicontazione necessaria è ferma a meno di 2 miliardi. Senza dimenticare che spesso la politica ha utilizzato molti dei fondi per spesa corrente, nascondendosi dietro rendicontazioni per lavoretti, i cosiddetti progetti sponda.Vorrei rimediare all’inerzia o ai veti politici, che fermano l’iter dei progetti, e creare una rete tra Regioni ed enti locali. Già in Sicilia abbiamo sbloccato il Passante e l’Anello ferroviario di Palermo.
La ministra insiste sottolinendo che la mancanza di risorse e del personale potrebbe creare ancora alibi ed impedimenti e si propone quindi di intervenire in proposito attraverso l'Agenzia di coesione mettendo a disposizione delle Regioni e dei Comuni i consulenti per la preparazione dei progetti.
Non possiamo che augurarle un buon lavoro..nella speranza che si possa procedere in modo funzionale!


Al di là delle promesse sul reddito di cittadinanza il cui progetto governativo è legato alle Agenzie del lavoro... ed al di là dei tempi occorrenti, quello che possiamo augurarci per il meridione è il fatto che... oltre alle risorse... si possa operare un piano strategico per le infrastrutture al Sud utili e non suggerito da interventi a pioggia o ragionati per opportunismo politico. Insomma... che si operi un progetto studiato per far crescere il turismo, l'agricoltura, le bellezze naturali e tutto l'artigianato locale.
Sembra improponibile il continuo uso delle inutili metodologie che fin oggi non ha fatto che allontanare di più il Sud dalla forte e distinta realtà del nord. Metodologie che hanno sempre considerato l'unico e flebile fine dei “posti di lavoro”...senza una utile e giustificata corrispondenza.
Malgrado appaia tardivo oltre che aggravato da infelici interventi del passato, si può provare ad operare in favore di uno sviluppo del meridione solo attraverso una procedura che comporti una serie di fasi indispensabili.. ma costruttive. Non si potrebbe perciò, affrontare un simile problema senza far uso di un vero progetto.. studiato con metodo e per i valori del territorio. Si sa bene che per far ciò occorrono delle idee, ma queste devono avere un riscontro con la realtà e dovranno perciò mirare alla creazione di una economia più attinente. ”Lo sviluppo migliore di ogni Paese passa necessariamente attraverso il riscontro con le proprie naturali risorse, esse sono la base principale di un futuro processo economico proseguito dalla fattiva opera di chi poi vi lavora”.











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