25 set 2018

PAPA FRANCESCO.. e la retorica della manipolazione.


L'opera di Papa Francesco risulta primaria e meritoria da qualunque lato voglia considerarsi... soprattutto oggi che i giusti valori si stanno perdendo. 
di vincenzo cacopardo

C'è una buona parte di eruditi scrittori e letterati che quasi si vantano nel giudicare Papa Francesco come un Papa politicante: Percepiscono il Pontefice come il gesuita, educato nel predicare come quei tanti gesuiti che usavano l'arma del perdono ai fini di mantenere i tanti segreti dello Stato per incrementare il Potere della nota Compagnia di Gesù. Per costoro il Pontefice usa il suo verbo nella retorica di un linguaggio per la ricerca di un consenso nelle piazze.

Sono gli stessi che si sentono di esaltare ancora di più le figure dei Papi precedenti al fine di dare più forza e screditare di conseguenza e per principio l'umile opera di evangelizzazione dell'attuale Papa.
Se non vi è dubbio che Papa Giovanni Paolo II lottò assiduamente per il disgregamento del comunismo sovietico affrontando viaggi nel mondo con grande sofferenza negli ultimi anni della sua vita e che Benedetto XVI abbia contribuito in modo significativo nella sua opera teologica di magistero, non per questo bisogna di continuo catalogare Francesco come un manipolatore del popolo per fini politici.
Si dice persino che Papa Francesco sia “roso dalla voglia di piacere e di far piacere il cattolicesimo” e per far ciò si espone oltre ogni limite pur di catturare il consenso e persino il delirio da parte del popolo. .
Sciocchezze!... La vera retorica è questa! ..Di chi continua e persevera come in una autentica “ paranoia” contro la sua figura, non avendo altri argomenti validi da far valere: Forse quella di Gesù Cristo tra il popolo era una voglia di far piacere se stesso ed i principi cristiani? Era roso dalla voglia di far piacere... o forse lottava con la vita per diffondere e far osservare quei principi che avrebbero difeso meglio i valori di una società comune?

Francesco è molto meno gesuita e più francescano nel suo modo di esporsi. Ha il suo modo di predicare, ma conosce anche la teologia ed i processi storici che hanno fondato e mantenuto la Chiesa nei secoli. Conosce anche le contraddizioni dei tanti che predicano nella difficoltà di mantenerla unita e pura. Questo fa di lui un Papa equilibrato! Non per questo deve di continuo essere giudicato in modo ambiguo e controverso per il solo fatto che riesce ad empatizzare con la gente comune attraverso abbracci e strette di mano! Che poi in suo onore vi siano di contorno processioni e manifestazioni ludiche e gastronomiche fin troppo spinte tra i vari eventi organizzati..ciò non può essere imputato a lui.. che ha sempre dimostrato di essere in favore della più nobile sobrietà.

Sono ancora in tanti..soprattutto quei “sistemici” che hanno usato ed abusato di un sistema di comodo e che oggi si scomodano a criticare di continuo l'opera evangelica di Papa Francesco.. poiché si permette di toccare temi che... partendo dalla povertà.. finiscono col riprendere il meccanismo perfido e freddo di un capitalismo senza freni che spesso penalizza le società attraverso fame e guerre. Sono gli stessi che non distinguono la missione che sicuramente spetta al Pontefice di una Chiesa cattolica che per principio cristiano deve innanzitutto guardare al bene dell'umanità nel suo insieme.. infondendo speranza .. E quale speranza può infondere la Chiesa che esprime determinati valori..quando questi valori nella società si vanno sovvertendo?

L'opera di Papa Francesco risulta primaria e meritoria da qualunque lato voglia considerarsi... soprattutto oggi che i valori si stanno perdendo. Nondimeno i suoi messaggi rimangono sicuramente dentro i confini e conformi al suo ruolo cristiano, malgrado le continue critiche di coloro che ogni giorno cercano di screditare la sua predicazione attraverso mezzucci ambigui ed argomentazioni scomposte profuse con pregiudizio o anche volutamente.



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