5 ott 2018

REDDITO DI CITTADINANZA: il rischio boomerang


Le ultime voci parlano di una possibile rinuncia ai tagli delle pensioni d'oro e un rilancio del reddito di cittadinanza. Possiamo credere nell'impegno di Di Maio sulla manovra..ma i dubbi e le perplessità.. restano..
di vincenzo cacopardo
Al di là dei numeri della manovra.. sui quali vi è tantissima confusione..ed anche una sorta di complicato garbuglio con qualche piccola controversia interna dei partiti di governo ...quello che non riesce a convincere ed è ancora motivo di discussione.. è il reddito di cittadinanza. La sua impostazione adesso sembra farsi più complessa arrivando persino a circoscrivere i punti di spesa sui quali si deve far fronte per ottenere il reddito: Un'operazione che mano a mano pare diventare più complessa e farraginosa oltre che difficile e lunga nell'opera di riorganizzazione dei centri per l'impiego: Di volta in volta si continuano a stabilire forme di controllo che portano ulteriori costi inaspettati.. oltre che un immenso lavoro certosino da parte dell'amministrazione pubblica.
Non v'è dubbio che su questa operazione di riuscita del reddito di cittadinanza Di Maio vi abbia posto il futuro della sua carriera politica. Al di là di ogni malevola insinuazione, sono certo che lo abbia fatto mettendo in primo piano la dignità dei tanti che, soprattutto al Sud, vivono in stato di povertà assoluta..Tuttavia se questo gli rende onore..sembra abbia voluto affrontare il tema con troppa passione e meno pragmatismo: Sarebbe stato indispensabile doverlo affrontare con maggiore conoscenza riguardo il tessuto sociale del paese e l'aspetto tecnico di una manovra che pone decisamente una moltitudine di problematiche.. sia sul piano preventivo che su quello operativo.
Credo che se si intende portare avanti una manovra di cambiamento in deficit con l'intenzione di sforare... sia opportuno adottare misure più immediate, consone e meno farraginose.. e la misura sul reddito voluta fortemente dal Movimento, pone enormi ed indubbie difficoltà. Vi sono motivi sociali importanti e persino indiscutibili per dare forza a questo provvedimento. Motivi di evidente povertà... soprattutto al Sud per i quali non si riesce a dare serenità a quella fascia di giovani e meno giovani non in grado di potersi occupare e sostenere attraverso un lavoro. Se il Movimento 5 Stelle si è mosso per mettere in sicurezza i tanti privi di lavoro che non possono sostenersi..lo ha fatto non soltanto per un sostentamento, ma per dare loro l'occasione di formarsi e creare l'opportunità di inserirsi in un altro lavoro. Ciononostante i dubbi restano! Il reddito di cittadinanza dovrebbe basarsi sulla riimmissione dei giovani nel mondo del lavoro. Ma dov'è sono le opportunità di lavoro..quando è più facile percepire che questo.. senza investimenti più sensati ed appropriati.. stenterà a giungere? .Il rischio di non ottenere un risultato felice sul reddito di cittadinanza..dunque.. rimane.. e resta ancora più fondato al Sud!
Se il superamento della Fornero (con la quota 100).. entra nell'immediato in una logica di fornire maggiore possibilità di lavoro ai giovani avviando alla pensione gli anziani, il reddito di cittadinanza... se non accompagnato da un flusso di investimenti per generare il lavoro.. rischia di ritornare come un boomerang addosso allo stesso Movimento che si è sempre battuto in suo favore.
Un rischio fortissimo per il Movimento, per la stessa manovra... e per chi vi ha creduto.



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