5 nov 2018

ITALIA A PEZZI!



VIENE DA CHIEDERSI SE UNA MANOVRA DI BILANCIO NON DOVREBBE GUARDARE PREVALENTEMENTE ALLA MESSA IN SICUREZZA DEL SUO TERRITORIO ORMAI MARTORIATO...
di vincenzo cacopardo

Le reazioni climatiche incalzano sempre con maggiore violenza ed il Paese Italia, con il consueto lassismo, finge di non accorgersi dei continui abusi edilizi e delle costruzioni insicure. La natura ci parla e noi fingiamo di non ascoltare... Fumi e gas iniettati nell'aria come fosse una normale abitudine ed un territorio quasi abbandonato ad un destino che non può che generare ulteriori danni e morte.

Tutte queste morti che ogni anno si ripetono con costanza sono un chiaro richiamo all'importanza ed al bisogno di una prevenzione.... Sono un richiamo ad un impegno.. nell'inerzia assoluta di chi, con ipocrisia, continua a dirsi pronto.. ringraziando poi quasi retoricamente chi si occupa di spalare per recuperare morti e feriti.

Abbiamo visto tutti le scene che si ripetono in televisione con case che franano ed automobili spazzate via dall'acqua e dal fango..morti e feriti gravi persino nelle grandi città..eppure basteranno pochi giorni per dimenticare nuovamente ...nell'attesa di un nuovo evento sempre più catastrofico.


Quest'ultima disgrazia avvenuta a Casteldaccia suona come l'ennesima consueta indolenza di uno Stato e delle sue Istituzioni,..da tempo mai preparate ad una logica prevenzione sul rischio idrogeologico...un rischio ormai impellente in tutto il nostro delicato territorio. Le istituzioni non sono in grado di tutelare i cittadini. L'abusivismo deve essere combattuto già dalla posa della prima pietra e non quando è già tutto costruito. Al di là delle diatribe di stampo politico..un dato di fatto resta certo: Chiunque si è insediato al Governo ha sempre sottovalutato questo rischio legato al territorio non fornendo una adeguata protezione attraverso uno studio preventivo e le rispettive risorse adeguate. I danni provocati dall'acqua dello scorrere dei fiumi in piena.. provocano danni immensi ben superiori alle spese occorrenti per prevenirli...E allora?...persino una figura poco esperta farebbe i suoi conti prevedendo interventi appropriati, limitando la cementificazione, ed adoprandosi per far defluire i fiumi nel modo più intelligente e sicuro...Non sembra mai esservi nemmeno una costruttiva intesa tra le amministrazioni e l'attività governativa.

Sarebbe il momento di reagire per salvaguardare il nostro territorio ormai martoriato dalle continue alluvioni, dai ponti che si sgretolano, dalle strade che si allagano e si frantumano, dagli argini dei fiumi che straripano. Un territorio che in tanti nel mondo ci invidiano!
C'è tanto lavoro da fare e da distribuire in tutto il territorio! La politica dovrebbe affrettarsi: Le forze e la volontà non mancherebbero e nemmeno le risorse se si concentrassero prevalentemente sulla messa in sicurezza e la salvaguardia del territorio operando con prevenzione e coscienza.


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