12 feb 2019

CASO "DICIOTTI": IL TRIBUNALE DEI MINISTRI RAFFORZERA' SALVINI?



Questi i fatti riguardanti il caso Diciotti

di vincenzo cacopardo

Non e' possibile fare un' analisi su questa faccenda esulando da una considerazione nel merito 
"15 agosto. I migranti, inizialmente 190, vengono soccorsi dalla Guardia Costiera in acque territoriali maltesi. L’Italia chiede un “Pos”, un porto sicuro di approdo, a La Valletta."
"17 agosto. La controversia fra Italia e Malta prosegue per tutto il giorno, poi il Comando generale delle capitanerie di porto chiede al nostro ministero dell'Interno un porto di approdo per i migranti."
"19 agosto. Dal ministero dell’Interno non arriva alcuna risposta, nave Diciotti resta al largo di Lampedusa in attesa di poter sbarcare i migranti stremati dal viaggio."
"20 agosto. Alla Diciotti viene ordinato di fare rotta verso Catania, ma permane il divieto del ministro dell’Interno di fare sbarcare i migranti."
"25 agosto. La situazione si sblocca, 177 migranti vengono accolti dalla Conferenza episcopale italiana, dall’Albania e dall’Irlanda."
Nei giorni della crisi, l’inchiesta viene aperta dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio, che dopo aver ascoltato alcuni funzionari del Viminale, invia gli atti alla procura di Palermo, per l’esercizio dell’azione penale. La procura contesta il reato di sequestro, il tribunale dei ministri di Palermo archivia per le “condotte” fino al 19 agosto, per il restante periodo si dichiara incompetente, rinviando gli atti a Catania. La procura diretta da Carmelo Zuccaro chiede l’archiviazione, ritenendo la decisione di Salvini un “atto politico”, ma il tribunale è di diverso avviso.
I giudici di Catania non usano mezzi termini sul caso Diciotti: “E’ convincimento di questo tribunale che la condotta in esame abbia determinato plurime violazioni di norme internazionali e nazionali, connotandosi per ciò solo di quella indubbia illegittimità integrante il reato ipotizzato”. Secondo il Tribunale dei ministri "Va sgomberato il campo da un possibile equivoco - scrive ancora il collegio - va ribadito come questo tribunale intenda censurare non già un 'atto politico' dell'Esecutivo, bensì lo strumentale ed illegittimo utilizzo di una potestà amministrativa".
Nei fatti..la giunta per le autorizzazioni a procedere del Senato dovrà esprimere un primo voto sul caso Salvini prima di affidare il caso all'assemblea. Tuttavia quello che salta agli occhi è proprio questa citazione del Tribunale: intenda censurare non già un 'atto politico' dell'Esecutivo, bensì lo strumentale ed illegittimo utilizzo di una potestà amministrativa".
Quello che in realtà appare più strumentale è proprio l'intervento inopportuno dello stesso Tribunale! Anzi assai poco convincente, ma non essendo io un giurista posso solo far uso dell'intuito..avvertendo come una misura del genere possa destare dubbi e contestazioni.. poiché non risulta proprio trasparente dove potrebbe finire un potere politico amministrativo di un esecutivo.. e dove iniziare quello invasivo di una magistratura.
Sottolineamo che.. nel caso in specie.. la procura aveva archiviato.. Lo stesso Governo non sembra aver sequestrato alcuno: Gli esseri umani trattenuti su quella nave, non avevano nessuna provenienza attestata da documenti legali di origine del paese dal quale sono fuggiti, quindi sotto il profilo giuridico persino non esistenti..(mancherebbe persino il corpo del reato) Ma al di là di questo dettaglio..è più che comprensibile che se un reato vi è.. potrebbe essere solo di matrice politica!
Ciò detto.. è indubbio che il potere di scegliere una determinata linea politica sull'immigrazione(più o meno condivisibile) resta all'Esecutivo... senza che questa comprometta il rispetto della vita umana. Vita che non sembra per nulla essere stata compromessa.... difatti la nave bloccata ha sempre avuto l'appoggio e l'attenzione per il soccorso a salvaguardia della salute delle persone a bordo. Dobbiamo forse ritenere sequestrati tutti gli immigrati che restano bloccati nei centri Care in attesa di una loro collocazione nell'ambito della propria libertà e del lavoro? Non erano forse predisposti controlli per la salute e la loro vita anche in quella nave?
In questa faccenda si riscontrano tra l'altro motivi costituzionali che nel merito potrebbero persino confliggere: da un lato l'articlo 10 e dall'altro il riferimento all'artico 52
L’asilo politico è regolato dall’articolo 10 della Costituzione. Un articolo fondamentale «Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge».
E quali sono le condizioni stabilite dalla legge anche in base al fatto che questo fenomeno si è notevolmente allargato? Quali sono se non li delimita, li controlla e li definisce proprio un esecutivo?
Nondimeno da una ricerca e dalla lettura di qualche testo si mette in evidenza come nell’articolo 52, I comma:  “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”. Un valore prezioso che richiama la Patria proprio per associarla al territorio del nostro Paese. Il valore della difesa da parte da parte del Costituente rimane sempre elevato, richiamando quei sentimenti  di unità  nazionale. Un valore di assoluta sacralità all’interno del testo costituzionale con un evidente riferimento alla difesa del territorio.
Nella fattispecie risulta comunque errato fare riferimento a profili unicamente militari: In realtà questo termine “Patria”, che potrebbe apparire fin troppo ottocentesco, non può oggi intendersi come una mera delimitazione dello spazio...ma come ambiente naturale.. patrimonio culturale, storico, artistico inserito nel contesto delle istituzioni democratiche, dell' ordinamento, nonché dei valori e principi costituzionali di solidarietà sociale.
Insomma... se l'art 10 ha la sua fondatezza proprio per il fatto che l'accoglienza deve riguardare la garanzia fondamentale delle sue libertà, l'articolo 52 intende preservare la patria intendendo per essa il territorio con il suo patrimonio che oggi l'attuale governo (a cui, si voglia o no, appartiene il diritto di provvedervi) ritiene invaso in modo selvaggio e senza una logica democratica sicura.
La strategia politica del governo attuale potrebbe essere quella di preservare ambedue i valori costituzionali attraverso un piano che possa porre l'attenzione di tutta l'Europa e risvegliare l'interesse generale. Tuttavia un'accoglienza non è mai stata negata e l'azione di richieta del Tribunale potrebbe risultare perciò risibile e politicamente strumentalizzata.
Sembrerebbe un classico caso dove un certo buonismo si ostini a sovrastare il raziocinio e dove la magistratura trova modo di inserirsi... Pur di andare contro Salvini... non ci si accorge che tutto ciò lo potrebbe rendere sempre più forte all'occhio del Paese.


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