9 mar 2019

ISTINTO E CONOSCENZA nella visione politica e sociale odierna




Inspiegabile come ancora oggi in temi di natura politica, nonostante l'infinita serie di mezzi di informazione, una buona parte della società ragioni attraverso un “istinto”... limitando a priori ogni fondamentale spazio alla “conoscenza”.
di vincenzo cacopardo

Sarà per la insipienza di non volersi immedesimare nelle questioni sociali o la volontà di non volerli approfondire con un'opportuna lettura..o anche per il semplicistico irrefrenabile principio di voler valutare tutto solo emotivamente.. Comunque sia...sta di fatto che...una buona parte di cittadini oggi continua ad affrontare i temi complessi della politica solo attraverso un proprio impulso emotivo... lasciandosi trasportare dall'impeto del momento.. senza approfondirli e percepirli con la giusta cognizione.

Temi fondamentali di cui oggi si discute..che riguardano il nostro Paese ed il rispetto per la vita.. come la questione migranti e la legittima difesa... sono argomenti che meriterebbero un'attenzione particolare... poichè toccano i valori primari dell'essere umano. Andrebbero approfonditi con un processo conoscitivo particolare e senza alcuna ragione di avvertirli con la superficiale rabbia supportata dall'emotività.

Ambedue i temi... ad i quali potrebbero aggiungersene altri... restano i cavalli di battaglia del leghista Salvini che già da tempo ha incanalato il suo percorso pseudopolitico nell'”istinto” per toccare gli animi dei suoi aderenti. Salvini...(che per me non è un fascista).. rimane comunque reazionario nel momento in cui nella sua narrazione, sottovalutando ed a volte persino tralasciando...la fondamentale funzione della conoscenza, stigmatizza all'eccesso l'insofferenza e il bisogno della ribellione emotiva.

Nel suo linguaggio politico...il leader della Lega stimola a reagire per istinto... il che, oltre a risultare riduttivo, resta poco edificante e costruttivo: Se nel momento riesce ad ottenere un risultato che lo avvantaggia in termini di adesione, col tempo...proprio in mancanza di approfondimenti e contenuti cognitivi... la sua politica si dimostrerà piena di incognite e spingerà ad altrettante pericolose reazioni opposte.

Insomma... la storia (anche quella politica) ci insegna che ad ogni reazione istintiva non può che corrisponderne un'altra..e quando queste azioni reattive sono prive del contenuto di conoscenza, il tutto non può che ridursi in scontri vuoti in cui quello che prevale, oltre all'ignoranza, è la supremazia della forza e della prevaricazione. Qualcosa sempre più difficile da contrastare proprio in mancanza di un dialogo che non può che basarsi sulla “conoscenza” degli argomenti.

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