27 mar 2019

ELEZIONI REGIONALI... E FUTURO POLITICO




Sarà anche un dato di fatto che il Movimento 5Stelle nelle regionali della Basilicata non ha ottenuto una maggioranza, ma non c'entra proprio nulla il paragone che ci si ostina a fare con le politiche del 2018! Non si sottolinea il fatto che proprio in ambito regionale il Movimento 5Stelle ha più che raddoppiato i suoi consensi..ed è il primo partito della regione!

di vincenzo cacopardo

Una certa stampa incalza per comodo sull'argomento... e guai a contraddire la stampa e gli sfegatati che guardano con astio i nuovi arrivati...poiché si finisce sempre per passare come ferventi adulatori dei pentastellati e non come attenti analisti della politica e del metodo delle elezioni!

La verità che si vuole nascondere ai cittadini meno esperti è quella di confondere la diversa tipologia delle elezioni. Ma chi conosce questi argomenti sa bene che le lezioni Politiche non hanno nulla a che spartire con quelle regionali dove le liste civetta sollecitano e restano fondamentali per fare salire l'intera lista con i Partiti tradizionali. Ciononostante non è detto che se si votasse per le politiche oggi una consistente emorragia di voti per i Cinquestelle potrebbe esserci!

Quello che di certo emerge è il fatto che un partito di opposizione, che con un nuovo segretario vorrebbe presentarsi rinnovato, è riuscito a portare in Consiglio Regionale Marcello Pittella, ex presidente della Regione coinvolto nello scandalo della sanità lucana. Dimostrandosi ancora una volta che malgrado il bisogno di una opposizione... questi Partiti non riescono ad avversare politicamente questa maggioranza se non attraverso figure indagate che operano con il loro stesso consenso.
Le ultime tre elezioni regionali manifestano anche la voglia di ritornare ad un nuovo bipolarismo...se non addirittura un bipartitismo..in completa avversione con una legge elettorale spinta sul proporzionale che per adesso ne complica ogni formazione. La circostanza è anche supportata dall'odierno accordo governativo.. che si è costruito malgrado le tante differenze tra gli alleati..e che rimane il frutto di uno strano sistema elettorale proporzionale non esattamente definito nei ruoli. Destinato nel futuro a tendere quasi meccanicamente a ricostruire un altro sistema bipolare attraverso la forza di un maggioritario a cui tanti aspirano.

Non avendo messo al centro dell'attività politica il fondamentale ruolo parlamentare e bay-passandolo di continuo..non si potrà mai rendere forza allo stesso principio proporzionale.
Tutti gli sforzi per ricostruire il nuovo sistema secondo le giuste logiche.. sembrerebbero perciò risultati vani e la politica continuerà a rincorrere il sistema bipolare contenendo le posizioni dei cittadini nell'ambito delle due monolitiche posizioni e tagliando in due il pensiero politico.

Cambiare non vuol dire sempre innovare!

Tanti errori da parte di tutti!..Da parte di una politica che non ha percepito il momento favorevole per il cambiamento e non ha inteso proiettarsi con buon senso verso le analisi e la ricerca del nuovo..attraverso nuove idee di innovazione.
Quella di oggi tra il M5S e la Lega non è esattamente una sintesi, ma una precisa spartizione di regole e principi che spesso contrastano..Sebbene alcuni risultati potranno sembrare positivi, le differenze insite nello stesso contratto di governo nel tempo verranno al pettine.
E' un legame che prima o dopo esploderà per ricostruire un “futuro” che sembrerebbe destinato a tornare nel “passato”.



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