22 mag 2019

LE OPPOSIZIONI E LA RETORICA DELL'INCAPACITA'



di vincenzo cacopardo

Quando parla Calenda pare conoscere tutto sul Paese ed essere l'uomo della soluzione a tutti i problemi della politica, quando invece parla Zingaretti i discorsi cadono esclusivamente sulla decadenza della politica a causa di un governo inadatto ma mai si propone su possibili soluzioni..Poi parla Berlusconi e secondo il cavaliere tutta la colpa rimane concentrata sulla incapacità dei nuovi arrivati.

Il PD e FI hanno governato per qualche decennio ..eppure la colpa è sempre dei nuovi arrivati, ma soprattutto dei 5 Stelle poiché Salvini con la sua Lega non conviene attaccarlo con la stessa energia... dato che la Lega stessa ha governato anche nel passato. Senti parlare persino la Moretti (che nel PD continua ad imboccare una lunga serie di elezioni..non concentrandosi mai su una specifica carica) esprimendo un curioso tipo di oratoria sul fatto che non si debba fare più riferimento al passato.
Insomma: Come la giri ...è fin troppo comodo parlare dell'incompetenza dei nuovi arrivati al fine di giustificare i molteplici errori commessi nel passato da forze politiche che in verità non hanno dimostrato alcuna capacità e lungimiranza!

Calenda pare esprimersi come il nuovo censore politico col suo modo di esprimersi con forte dose di sicumera su ogni argomento che tocca, ma presuntuosi lo sono ormai un po' tutti coloro che oggi rimangono in opposizione ad un governo fortemente compromesso da due forze che lo sostengono attraverso una sorta di contratto che non genera alcuna sintesi politica, un governo che è di certo il risultato di una scelta su una legge elettorale voluta da chi oggi in parlamento siede in opposizione. 

Umiltà poca o niente..riconoscimento degli errori mai...persistono presunzione ed arroganza e persino voler insegnare strade che nel passato non hanno mai saputo affrontare! 
Queste opposizioni non sembrano mai lavorare in favore di un vero progetto alternativo soffermandosi invece con maggior impegno verso la retorica dell'incapacità o su argomenti del più basso pettegolezzo ed inseguendo ancora personaggi del passato.

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