20 set 2019

ROSATELLUM BIS:la legge elettorale promiscua che produce discordanze




Sbagliato affermare che l'attuale legge elettorale sia realmente proporzionale! Oggi il nostro sistema parlamentare rimane ingabbiato da una legge che in realtà appare più complicata ed ambigua che mai.”
di vincenzo cacopardo

Si dovrebbe conoscere con maggior attenzione il cosiddetto Rosatellum bis che ha sostituito l'Italicum (modificato dalla Corte Costituzionale) alla Camera e il Consultellum al Senato: Un criterio elettorale voluto dalla maggior parte dei Partiti (escluso il Movimento 5 Stelle e la sinistra più estrema) per cercare di assimilare in modo omogeneo il sistema sia per la Camera che per il Senato. Si è sempre parlato di sistema “misto” proporzionale e maggioritario, in cui un terzo di deputati e senatori viene eletto in collegi uninominali e i restanti due terzi sono eletti con un sistema proporzionale di lista.

In pratica dei 630 seggi della Camera 232 vengono assegnati in collegi uninominali (maggioritario) 386 nei collegi plurinominali (proporzionale). Vi sono poi 12 seggi che vengono assegnati con la circoscrizione estero.
Per il Senato 315 seggi di cui 116 sono assegnati in collegi uninominali (maggioritario) e 193 in quelli plurinominali (proporzionale)..Inoltre 6 assegnati con la circoscrizione estero.
I candidati più votati nei collegi uninominali (maggioritario) sia alla Camera che al Senato..ottengono direttamente il proprio seggio, anche ricevendo un solo voto in più del contendente antagonista.

Questa legge elettorale, al contrario dell'Italicum, tende a premiare le coalizioni e non le liste. Pur tuttavia.. in considerazione che la Costituzione non prevede il vincolo di mandato.. dando in tal modo autonomia alle Camere, i Partiti coalizzati potranno sciogliere l'alleanza in qualsiasi momento.
La novità rilevante di questa legge è che il voto viene espresso su una sola scheda vietando di fatto il voto disgiunto, ovvero la possibilità di votare un candidato nel collegio uninominale e una lista a lui non collegata nella parte proporzionale.

In sostanza..più che misto.. è un sistema differenziato e malamente composto ..che non dà sfogo ne al maggioritario, né al proporzionale e che rimane alquanto ambiguo provocando difficoltà sull'andamento parlamentare. Questo rilevante procedimento elettorale toglie sostanza e valore al sistema proporzionale e priva lo stesso elettore di scegliere liberamente un partito e un candidato al maggioritario.
Non c'è quindi da meravigliarsi dei recenti risvolti della politica!



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