3 dic 2019

MES: strumento di lite per le opposizioni sovraniste


di vincenzo cacopardo

Sia alla Camera che al Senato, dopo le dichiarazioni del premier Conte, si è assistito ai soliti tumulti ed al consueto esagerato sproloquio privo di decenza.. mancando di entrare con maggiore interesse nel merito. Si intuisce come alcune figure dell'opposizione si siano accanite con forza contro il Premier facendo gioco sul tifo di una parte del popolo che assai poco conosce la questione e che soggiace al monito di chi vorrebbe incutere loro paure!

Il MES è un meccanismo istituito nel passato: Già da tempo.. il Fondo europeo di stabilità finanziaria (società di diritto che poteva prestare denaro ai Paesi membri o acquistare i loro titoli di Stato a interessi più bassi rispetto a quelli praticati dal mercato finanziario) col perdurare della crisi, si è evoluto nel Mes.

Nel passato il timore dei Paesi economicamente più solidi era quello che intravvedeva la possibilità che quelli più deboli scaricassero i loro debiti sugli altri cittadini della Comunità. Quando, però, nel 2010-2011 la crisi mise in ginocchio questi Paesi più deboli, l’Ue ed euro rischiavano di saltare ...Ed ecco la ragione per la quale venne istituito il fondo salva Stati. Il primo contributore del fondo è la Germania con il 27% del capitale...poi la Francia con poco meno.. ed il nostro Paese che partecipa con meno del 18%. Sarebbe superfluo aggiungere che il Paese che chiede l’intervento del Mes deve di contro accettare alcune condizioni: Tagli al deficit e al debito e le importanti riforme strutturali.

Quindi il tanto discusso Mes decide se aiutare o meno il Paese in difficoltà... con una super maggioranza di voti dei Paesi membri ed opera in coordinamento con la Commissione europea cui spetta la negoziazione con il Paese coinvolto nel salvataggio.
Oggi le opposizioni gridano pretestuosamente perchè tali fondi possono servire per aiutare prevalentemente le banche dei Paesi più forti in crisi. Tuttavia per logica risulta difficile eliminare tale istituzione oggi..senza aver mai posto delle condizioni nel passato!..Sarebbe come cambiare certe regole in corsa.. simile a quella di voler uscire dalla moneta unica. Che poi vi possano essere alcune evidenti criticità non v'è dubbio! Ma si può di certo lavorare con la stessa Unione con metodo ed equilibrio per correggerle al fine di aiutare veramente e non specularvi.

Al di là di come si voglia o meno criticare questo meccanismo già istituito da tempo, quello su cui si è accanita l'opposizione..(nelle figure di Salvini e Meloni) ha fatto forza soprattutto sul metodo: E' stato un attacco contro il Premier definito dagli stessi come un bugiardo. In sostanza.. il premier avrebbe asserito che il governo non ha firmato nulla, ribadendo che la riforma del Mes possa ancora essere modificabile.. dimenticando le parole del ministro del suo governo Gualtieri, che in commissione aveva spiegato che non si sarebbe potuto emendare nulla in proposito per quanto già deciso dall'Euro gruppo.

L'opposizione sembra essersi fissata fin troppo sulla questione del metodo dimenticando di entrare meglio in una discussione di merito. Usando in modo quasi propagandistico l'argomento a proprio beneficio elettorale per le prossime eventuali consultazioni. Sia alla Camera che al Senato, dopo le dichiarazioni del premier Conte, si è assistito ai soliti tumulti ed al consueto esagerato sproloquio privo di decenza: Si intuiva come alcune figure dell'opposizione si siano accanite con forza facendo gioco sul tifo di una parte del popolo che assai poco conosce la questione e che soggiace al monito di chi vorrebbe incutere loro paure!

Una nuova discussione sul MES avverrà quanto prima ..Ma rimane alta la tensione che di sicuro non potrà aiutare i mercati! Rimangono i dubbi, le incertezze, tuttavia resta indiscusso il fatto che argomenti di questa importanza non potranno mai essere slegati da un concetto di unione con gli altri Stati della Comunità che, malgrado le differenze, non potrebbero mai tollerare la mancata osservazione di regole già innestate nel passato.

Indubbiamente questo è uno di quei nodi che sono venuti al pettine per via dell'improvvisazione con la quale si è proceduto nel passato a creare l'unione non definendo bene i contorni di alcune logiche economiche sociali dei Paesi aderenti: Nella fase di costruzione per l’unificazione è venuta a mancare quella azione preventiva e di studio che doveva mirare a salvaguardare le comunità meno progredite e meno pronte: Più che pensare ad un Fondo Salva Stati sarebbe stato più avveduto pensare a qualche azione preventiva.

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