vincenzo cacopardo designer
IDEA
PROGETTO
Questo studio intende basarsi su una ricerca di una tecnica che potremmo definire di "arredamento funzionale” anche per rendere serenità al cittadino e riscontrare una migliore suddivisione degli spazi utili. Si vorrebbe togliere ansia e problematiche logistiche legate alla ricerca continua del tagliando della sosta per via della consueta procedura che in questi anni ha generato la speculazione di un pubblico suolo a beneficio delle Amministrazioni di tutte le città del nostro Paese. Se, da un lato, si è ormai evidenziato il gran bisogno da parte delle Amministrazioni di poter trovare ogni forma possibile per realizzare entrate nelle casse, dall’altro non si è veramente tenuto conto di una giusta organizzazione che potesse rendere ordine e metodo.
Questo studio intende basarsi su una ricerca di una tecnica che potremmo definire di "arredamento funzionale” anche per rendere serenità al cittadino e riscontrare una migliore suddivisione degli spazi utili. Si vorrebbe togliere ansia e problematiche logistiche legate alla ricerca continua del tagliando della sosta per via della consueta procedura che in questi anni ha generato la speculazione di un pubblico suolo a beneficio delle Amministrazioni di tutte le città del nostro Paese. Se, da un lato, si è ormai evidenziato il gran bisogno da parte delle Amministrazioni di poter trovare ogni forma possibile per realizzare entrate nelle casse, dall’altro non si è veramente tenuto conto di una giusta organizzazione che potesse rendere ordine e metodo.
Si
propone, quindi, con un’idea che vorrebbe, nell’immediato, risolvere una delle più
difficili problematiche che investono tutte le città: la sosta in relazione
alla circolazione dei mezzi privati, suggerendo l’uso di sistemi modulari
intercambiabili come strumento principale per un arredamento funzionale ed
ordinato, ma anche come barriere o, in certe occasioni vere e proprie dighe,
utili ad una più corretta circolazione. Per la ricerca di oasi di posteggio
libero, sarebbe utile ridisegnare la viabilità con l’uso di uno strumento
temporaneo che possa dare fruibilità al traffico. Aiutare una ricerca di spazio per la
sosta, in attesa della definizione dei progetti dei parcheggi da costruire.
Un
sistema che potrebbe risultare più congenito ed apprezzato dal cittadino
poiché, non avendo estremi costi per l’amministrazione, potrebbe garantire più
libero parcheggio a chiunque.
Riguardo
alle aree di sosta bisognerebbe puntare ad una ricerca diretta verso:
a)individuazione ed uso dei pass
b)determinazione del costo dei pass
c)ricerca di aree per la sosta libera e dei residenti
d)individuazione di nuovi parcheggi
a pagamento (progr.infrastrutturale)
e)Controllo
I PASS
Questa idea ci spinge
alla ricerca della individuazione di nuove formule da proporre per la vendita
dei pass:
a) pass per i residenti ( zone blu)
b) pass multizone (zone bianche)
c) pass sosta oraria (solo zone bianche)
1) Proporre pass RESIDENTI (una quota del 20-25% identificabili
attraverso le righe blu) in ogni quartiere da offrire in vendita ogni anno ai
cittadini, in modo da favorire una possibile e sicura zona di sosta a chi
abita nello stesso quartiere. Il pass dei residenti deve essere studiato al
fine di poter essere utilizzato anche per favorire, in mancanza di sufficienti
zone blu, la sosta nelle zone bianche dello stesso quartiere.(Studiare successivamente anche una possibilità dell’uso
dei pass residenti per le attività commerciali.)
2) proporre l’acquisto annuale del pass MULTIZONE in tutti
i restanti spazi (una quota del 75-80% identificabili attraverso righe bianche), utilizzabili
da chiunque. I pass potrebbero essere rilasciati dall’Amministrazione negli
ultimi due mesi dell’anno precedente per l'uso della sosta libera valida tutto l’anno a venire in tutte le zone
della città. Il pass multizone non potrà essere usato nelle zone blu di
unica pertinenza dei residenti.
3) Lasciare libera la
vendita delle schede per la sosta a pagamento orario (anche per
salvaguardare il diritto di posteggio per chi arriva da fuori) solo per le zone
bianche
Si
identificheranno due zone a strisce:
a) BLU – predisposte per i residenti dei palazzi del preciso quartiere, previo
costo annuale da corrispondere all’Amministrazione, al rilascio dell’apposito pass residenti.
b) BIANCHE – a disposizione di chiunque e previste per la
libera sosta, previo costo annuale da corrispondere all’Amministrazione al
rilascio del pass Multizone
L’Amministrazione si impegnerà a lasciare sempre puliti
gli spazi e di marcare e rendere sempre visibili le zone.
La possibilità di utilizzo dei posti identificati con
righe bianche attraverso un unico pass annuale (vendibile ad una cifra euro da stabilire vantaggiosa
per tutti anche in base ai calcoli dell’Amministrazione ) darebbe una
immediata entrata di cassa all’Amministrazione senza il continuo assillo dei
cittadini per l’acquisto della scheda. Lascerebbe
anche libero il cittadino provvisto di pass RESIDENTI di decidere un ulteriore
acquisto del pass MULTIZONE.
Riuscirebbe forse anche a migliorare il problema
dell’inquinamento ed offrirà sicuramente un'immagine di una città più aperta
al libero parcheggio. Ma l’idea non potrà prescindere da uno studio
in direzione della disponibilità di aree per l’uso dei parcheggi. privati in suolo pubblico. In
base a ciò occorre individuare quelle più utili anche in considerazione delle esigenze del traffico intorno alla città reso più spedito per via
dell’utilizzo delle circolari.
L'idea dei Pass spinge
automaticamente alla ricerca di aree libere da destinare alla sosta dei cittadini provvisti di pass MULTIZONA. Una soluzione sarebbe quella di
considerare la chiusura di alcune vie a beneficio dell’indirizzo del flusso
verso le circolari. Si potrebbe, così, arrivare
alla individuazione di alcune strade da rendere cieche, disponibili, (in riferimento ad un piano
traffico da studiare), al fine di renderle utili come luoghi di
sosta libera per il pass MULTIZONE ed, in quota, anche per i pass residenti
Una ricerca che dovrebbe essere affrontata, dagli uffici
comunali pertinenti, zona per zona al fine di studiare una circolazione più compatibile e la possibilità di rendere chiuse strade per creare
maggiore spazio alla sosta.
Zone individuabili, possibilmente, nei pressi della circolare interna ed in seno a quella esterna, che possano essere messe a disposizione come aree di sosta libere. Studiate con attenzione, nella loro identificazione, sulla suddivisione dei posti e la ricerca di vie di entrata e di uscita. Luoghi in cui sarà indispensabile un controllo nell’arco del primo anno da parte dell’Amministrazione.
Zone individuabili, possibilmente, nei pressi della circolare interna ed in seno a quella esterna, che possano essere messe a disposizione come aree di sosta libere. Studiate con attenzione, nella loro identificazione, sulla suddivisione dei posti e la ricerca di vie di entrata e di uscita. Luoghi in cui sarà indispensabile un controllo nell’arco del primo anno da parte dell’Amministrazione.
La individuazione di vere e
proprie zone chiuse al traffico, ma attrezzate per la libera sosta, potrebbe
offrire maggiori possibilità di parcheggio alla città, migliore
organizzazione ed, allo stesso tempo, minore inquinamento. Alcune di queste, diventeranno, persino, zone
di aggregazione per i cittadini.
Uno studio che deve essere indirizzato verso la ricerca di alcuni quartieri dove persistono aree più larghe e dove risulta possibile la semplice immissione di appositi impedimenti che dovrebbero generare percorsi imposti.
La ricerca non potrà prescindere da un attento studio di metodo che guardi ad una logica circolazione dei mezzi. Sembra, quindi, naturale che non si possa ricercare se non facendo uso di prove ed è quindi da escludere la possibilità di chiudere predisponendo barriere fisse o marciapiedi definiti.
Uno studio che deve essere indirizzato verso la ricerca di alcuni quartieri dove persistono aree più larghe e dove risulta possibile la semplice immissione di appositi impedimenti che dovrebbero generare percorsi imposti.
La ricerca non potrà prescindere da un attento studio di metodo che guardi ad una logica circolazione dei mezzi. Sembra, quindi, naturale che non si possa ricercare se non facendo uso di prove ed è quindi da escludere la possibilità di chiudere predisponendo barriere fisse o marciapiedi definiti.
Le barriere modulari (progetto idea).
Lo studio
della chiusura di alcune strade per creare un miglior flusso dei mezzi di
circolazione e spazi per la sosta, deve essere affrontato con metodo e zona per
zona, permettendo aggiustamenti e modifiche particolari in ogni quartiere.
Dovrà regalare anche, una nuova immagine
di arredo oltre che di migliore funzionalità alle soste ed alla
circolazione.
Questo studio si
dovrebbe basare sulla impostazione del flusso. Come per l’acqua, anche per il
traffico cittadino si dovrebbe imporre un flusso continuo per vasi comunicanti
evitando intasamenti delle auto che possano creare ingorghi:
imporre il flusso impedendo ogni sosta selvaggia aumentando le zone della sosta
e spingendo chi guida il mezzo ad un movimento
indirizzato verso un unico senso di marcia o direttamente nel luogo di sosta.
QUESTO SISTEMA VUOLE SOLO ESSERE UN
MEZZO EFFICACE PER AIUTARE LA RICERCA IN MODO DA NON EFFETTUARE SISTEMAZIONI
FISSE E DEFINITIVE CHE POTREBBERO RIVELARSI IN SEGUITO, MENO UTILI. TROVATA LA
SOLUZIONE, DOPO L’ATTENTO STUDIO, SARA’ CURA DELLA STESSA AMMINISTRAZIONE
PROVVEDERE, DOVE SI PENSASSE PIU’ OPPORTUNO, INSERIRE NUOVI MARCIAPIEDI AL
POSTO DEI MODULI.
L’area
centrale nelle vicinanze del teatro Massimo – via spinuzza –piazza
dell’olivella è l’esempio emblematico di uno spazio di sosta ricavato dalla
chiusura della strada ottenendo un corridoio centrale di passaggio a senso
unico per l’entrata e l’uscita delle auto. L’area risultata oggi il centro di
una movida della città.
ESEMPI
Si sottopongono alcuni
esempi su zone dove persiste uno spazio che appare idoneo al posizionamento delle barriere mobili
Questo spazio a doppia carregiatache potrebbe essere studiato in modo più utile in favore di una libera sosta. Alcuni, in seguito, potrebbero essere studiati con un particolare occhio e risultare vere cinture di protezione al traffico ed allo smog (progetto idea) .
Controllo
Sarebbe assurdo sottovalutare
l’importanza del controllo per le zone destinate alla sosta. Da parecchi anni
la soluzione al problema di porre un attento controllo in strada, attraverso le
forze del corpo dei vigili urbani, appare irrealizzabile. Sembra che qualunque
Amministrazione non abbia mai potuto vincere questa battaglia.
Il vero corpo di sorveglianza per
la protezione delle zone sosta e parcheggio, deve essere posto in strada, a
rendere un indispensabile ed utile servizio per il bene della città.
Qualora si avviassero anche parte
delle idee per il bene dei servizi, qualunque Amministrazione non potrà e non
dovrà mai sottovalutare l’importanza di un costante controllo. Il controllo è un fondamentale principio
per il ritrovamento di un ordine che risulta necessario alla funzionalità stessa di qualunque
servizio si vuole rendere.
l corpo dei Vigili urbani dovrà
quindi essere sottoposto, soprattutto durante la fase della programmazione e la
messa in opera delle innovazioni per il miglioramento della sosta delle auto
dei cittadini, ad uno sforzo essenziale. Un lavoro che dovrà essere svolto anche
nella fase progettuale preliminare, attraverso una indispensabile presenza
nell’ufficio di competenza.