21 dic 2018

MANOVRA... E FUTURO POLITICO


Come era prevedibile la manovra passerà seppure con ristrettezze dovute ad un minore sforamento sul debito (dal 2,4 al 2,0) che comporteranno uno slittamento..forse un po' penalizzante, ma non proprio lontano dallo scopo che i due partiti di governo si erano prefissi.
di vincenzo cacopardo

Rispetto ai loro programmi personali esposti con enfasi in campagna elettorale vi è un notevole ridimenzionamento, tuttavia lo scopo che il governo sembra prefiggersi è quello di un programma certificato in un contratto (un po' anomalo rispetto alla prassi convenzionale) che prevede l'esaudirsi della completa manovra nell'arco degli anni a venire. ..

Ma la domanda del giorno resta una: Resisterà la loro intesa oltre le europee della prossima primavera?

Un reddito di cittadinanza che dovrebbe partire da Aprile con l'impegno di una cifra inferiore.. Idem per quanto attiene la quota cento che successivamente dopo qualche anno si dovrebbe assettare su contributivo a quota 41..Questi i due pilastri di partenza conditi con altre piccole manovre in favore delle piccole imprese. Ma..a detta di molti.. non del tutto sufficienti a far ripartire il Paese allontanandolo da una possibile recessione. Resta da vedere come finirà per la flat tax, che corso prenderà l'impegno verso l'immigrazione.. e che risultato certo potrà dare il reddito di cittadinanza.

In questa atmosfera, condita di attriti da parte di una opposizione che pare ancora una volta intestardirsi in un disaccordo maldestro e assai poco costruttivo, non si scorgono politiche alternative utili, né il sorgere di nuovi Movimenti e Partiti con figure capaci di proporre idee innovative...malgrado il momento propizio.
Di certo i cittadini sono stanchi e non pensano a qualunque altra possibilità di vero rinnovamento della politica in termini di funzione positiva verso la società. Si rimane confusi e se ne hanno tutte le ragioni!
L'idea di un contratto, sebbene offra una immagine nuova, rimane ancora poco convincente giacchè lo dirige esclusivamente un Governo con poca influenza di un Parlamento votato dagli stessi cittadini...Se poi a questo aggiungiamo il fatto che chi ha votato una delle due forze..era del tutto contrario all'altra, si percepisce la sofferenza politica a cui si e' rimasti assoggettati.

Sembra comunque inevitabile che questa forzata unione governativa composta da due forze i cui principi si basano su idee e valori diversi, non potrebbe andare oltre. Se..al contrario..andasse lo stesso avanti.. inciamperebbe nelle più evidenti contraddizioni. Discordanze che finiscono sempre col premiare il più forzatamente comunicativo e meglio strutturato territorialmente: Una forza asciugherà l'altra..e sappiamo bene quale!
Al di là dell'impegno, delle promesse e dell'affermazione di queste..se si persevera con questa unione..ormai più di scopo...che di vero ed autentico riformismo costruttivo, si continua a cascare sui compromessi e la confusione. Sappiamo che la causa di questa unione è stata dovuta da una legge lettorale che avrebbe generato equivoci ed ambiguità. Una legge lettorale poco chiara..ambigua e certamente non completa in termini di proporzionale.
Se non si formano nuove realtà politiche con nuove forze di innovazione...dalle ceneri di un tanto declamato cambiamento si vedrà rinascere una reiterata contrapposizione destra-sinistra che sembrava dover lasciare il passo ad una più appropriata politica funzionale in favore di una equita sociale e di riforme costruttive più ricche di idealismi e meno inzuppate da vecchie ideologie di comodo..Si ricomincerà col vecchio gioco delle antitesi di convenienza e dei ripetuti ricatti dei grandi partiti.


17 dic 2018

QUEL CAMBIAMENTO CHE AL SUD DEVE ANCORA ARRIVARE



di vincenzo cacopardo

Indipendentismo o autonomismo..quello che conta è lo stimolo costruttivo dettato dalla voglia di rinnovamento che...mai come oggi.. dovrebbe tenere unite tutte le piccole forze politiche del Sud per contrastare una politica nordista che non può comprendere il territorio.

Perchè ad esempio si trovano subito le risorse per le infrastrutture del Nord e si discute di un TAV con una possibilità di referendum.. e non lo si può fare per un ponte sullo stretto? Perchè nemmeno le altre infrastrutture occorrenti come reti ferroviarie e strade? Eppure quando si accenna al Tav si afferma che è un'opera di grande importanza per il trasporto delle merci.. la Sicilia non ha forse bisogno di trasportare merci nel resto del continente?

Di persone impegnate per una politica territoriale nel sud ve ne sono! Nella nostra Sicilia, terra che ha sempre generato novità nel campo politico, vi sono figure che si occupano con passione dei temi di principale importanza. A queste potremmo aggiungere anche figure femminili di prestigio. Pur nella differenza, restano tutti legati alla propria terra prodigandosi in temi sociali ed offrendo il loro pensiero con altrettanta passione. Tuttavia restano solo figure che combattono per la società civile allo scopo di offrire una via diversa dalla politica dei vecchi Partiti non riuscendo ad interagire per uno scopo univoco.
Se dovessimo unire queste forze con quelle analoghe presenti nelle altre regioni del sud ci accorgeremmo della grande e forte presenza, ma anche di una profusa dispersione di consensi a sfavore della propria parte del Paese. Viceversa..dovremmo poter comprendere come solo una forza unita ed unica potrebbe contrastare la penetrazione nel nostro territorio di altre presenze politiche non appropriate che continuano ad invadere un Sud sempre più espropriato dei propri valori ed impedito nella ricerca di personalità capaci di sostenerli.

Se ognuno di questi movimenti ha una sua prevalenza di pensiero nel sostenere il proprio simbolo, potrebbe sempre farlo, ma non è detto che non si debba ricercare insieme la possibilità di una “unione di scopo” mantenendo i propri principi e battendosi congiuntamente in una politica in contrasto col fenomeno in arrivo di una politica industrializzata a solo beneficio del Nord.
Una politica che invade un Sud di cui assai poco conosce e che continuerà a sfruttare a proprio beneficio.

14 dic 2018

SALVINI - DI MAIO..la doppiezza simulata...



ED IL SUD PARE SPROFONDARE

Salvini parla ed interviene in ogni luogo improvvisando sceneggiate che investono la pancia dei cittadini (la maggior parte dei quali ama rimanere preda del profeta di turno)..
di vincenzo cacopardo

L'immagine che si ha..è ormai quella di un Di Maio sempre più subalterno a Salvini. Malgrado ogni sforzo... il suo incedere viene oscurato dalla ostentata ed ormai plateale comunicazione del leader della Lega.
In qualunque circostanza Matteo Salvini invade la scena ..passando dalle ruspe dei Casamonica agli imprenditori un po' urtati dalla manovra.. invitandoli ad un tavolo del suo ministero che nulla ha in comune col ministero dello sviluppo economico in mano a Di Maio.

Sono ormai tante le circostanze che vedono il leader della Lega e Quello del Movimento in una situazione di doppiezza simulata da una convenienza governativa che non potrà durare a lungo (forse fino alle Europee). Ma quello che il Movimento 5stelle sembra non cogliere è il fatto che questo andazzo fino a Marzo non potrà che penalizzarli anche se la loro manovra venisse esaudita nei punti di proprio interesse.

Se anche Di Maio sembra volersi muovere a favore dei cittadini attraverso riforme dirette verso l'equità comunicandolo col suo modo..gli interventi di Salvini, di fronte allo stesso popolo, manifestano maggiore presa poiché comunicati con maggiore ardore e veemenza. Mi dispiace affermare che questo calore e trasporto del popolo del Sud nei confronti di Salvini pecca di ignoranza ed arretratezza: Si ignora il passato storico di un Nord che ha usato il Sud e sfruttato la sua manodopera e si dimentica che il Mezzogiorno ha bisogno di piani di investimenti mirati e studiati ai quali il leader della Lega, per cultura e conoscenza, non potrebbe arrivare.

Purtroppo chi non vede tutto ciò è anche lo stesso Movimento 5 Stelle che, pur provvedendo ai sussidi per la povera gente, pare ignorare quanto gli sia indispensabile conservare l'enorme consenso ricevuto programmando un progetto di rinascita di questo territorio. Ed ecco che il furbo Salvini (di certo poco a conoscenza delle esigenze del Sud) si prodiga in simulate promesse finendo con invadere politicamente questo territorio incrementando il suo consenso: La conquista di una terra con la quale non avrebbe nulla da spartire!

Oggi il Sud si trova politicamente scoperto.. anche per colpa di una vecchia politica alla quale in tanti ancora si appoggiano esprimendo il consenso a forze che hanno messo robuste, ma vecchie radici: PD..FI..UDC etc. Dovrebbe forse nascere una sorta di Lega Sud..un partito che racchiuda forze politiche nuove nel territorio...Un partito in contrapposizione a quello di un Salvini che incombe in una terra che politicamente non dovrebbe appartenergli.

Il Movimento 5 Stelle nasce come un movimento nazionale di rottura al vecchio sistema, ma non significativamente inserito nel contesto del territorio del Sud. La Lega è nata come una forza politica del passato al Nord che vorrebbe diffondersi al sud, ma continua ad usare forze politiche del vecchio sistema. Ambedue non hanno un vero progetto per rilanciare in nostro Mezzogiorno a beneficio dell'intero Paese Italia.

10 dic 2018

PIANI DI INVESTIMENTI..E SUD


di vincenzo cacopardo

Un piano del governo di oltre 200 miliardi di euro di risorse per i prossimi 3 anni per sostenere il rilancio del Paese. Trasformare l’Italia in un Paese sempre più competitivo, capace di attrarre gli investitori e riportare indietro i cervelli in fuga. Crescita in chiave innovativa e per lo sviluppo dell’export. Intervenire sugli edifici scolastici, realizzare interventi di manutenzione stradale e anche rafforzare il trasporto pubblico. Più autobus per tutti e anche ecologici, visto che un altro ambito di intervento sarà proprio quello dello sviluppo sostenibile, con un focus su mobilità, energia e ambiente.

Belle parole!.. Con la speranza che possa realizzarsi questo sviluppo, ma per il Sud? 
Il problema dell'odierno Governo sta ancora nel fatto che non si voglia mettere in evidenza la enorme differenza con il resto del territorio nazionale e soprattutto con quella di un Nord industrializzato.

Non lo si fa o no lo si vuole fare forse perchè lo stesso Salvini ha più interessi con l'elettorato del Nord e gli conviene sempre meno sottolineare questa differenza..anche per via del fatto che vorrebbe la sua Lega come un partito presente ovunque che si diffonda e si occupi indifferentemente di tutte le aree del Paese in modo forse fin troppo approssimativo rafforzato da una narrativa fin troppo ostentata..
Vi è una evidente differenza sia nei fatti che nei consensi tutt'ora proiettati in modo inferiore rispetto a quelli che al sud ha avuto il Movimento 5stelle...e vi è di certo una mancanza di progetti utili occorrenti per sviluppare questo territorio ricco di tesori naturali oltre il dovuto per accrescere il turismo.

Da un'altra parte, malgrado un Ministero in mano al movimento pentastellato.. (di cui almeno una stella dovrebbe brillare in favore del Sud) non sembra esservi una giusta attenzione per questo territorio. Un ministero che dovrebbe quantomeno essere tra i più importanti, ma che in realtà pare esser stato creato quasi per caso e di cui i problemi rimangono ancora sottovalutati.
Sappiamo da tempo che gli investimenti a pioggia soprattutto per le aree del mezzogiorno servono a poco tranne che a creare maggiore spreco...inferiore crescita e persino corruzione. E' importante saper percepire le grandi differenze per gli investimenti tra le diverse aree che per natura, storia, cultura imprenditoriale e patrimonio artistico.. rispecchiano una chiara differenza.

Purtroppo per mancanza di un vero impegno e per comodità si rischia la vecchia strada degli investimenti senza un progetto connaturato con l'ambiente ed il territorio... e per quel tanto declamato cambiamento in sud dovrà ancora attendere.

7 dic 2018

Quel “reddito” di cui tanto si parla


di vincenzo cacopardo

Qualcuno  fondatamente sottolinea i nuovi dati allarmanti sulla povertà!

Secondo quanto comunicato dall’Istat, circa il 29% delle persone residenti in Italia sono a rischio povertà o esclusione sociale, il 10,1% si trova in condizioni di grave deprivazione e l’11,8% vive in famiglie in cui nessuno dei componenti ha la possibilità di lavorare. Questi dati ci confermano quanto sia urgente e fondamentale una misura come il Reddito di Cittadinanza. Di fronte a questa drammatica fotografia della realtà mostrata dall’Istat risulta ancora più squallido chi ha il coraggio, ancora oggi, ogni giorno in tv e sui giornali, di gettare fango sul Reddito di Cittadinanza”.

Poi continua sostenendo che:
ciarlatani che, di fronte a questa triste realtà che è sotto i nostri occhi ogni giorno, minimizzano o addirittura sbeffeggiano il valore sociale del Reddito di Cittadinanza, dovrebbero guardarsi allo specchio, tirare fuori un briciolo di umanità e vergognarsi. I rappresentanti della vecchia classe politica e tutti i soloni della carta stampata che blaterano di assistenzialismo, hanno per anni ignorato completamente le condizioni reali in cui versa una parte così consistente dei nostri concittadini. Non diamo mancette, diamo una opportunità. Non facciamo assistenzialismo, diamo una mano a rialzarsi e rimettersi in gioco.”


Con tutto il rispetto che si deve ad una forza politica di movimento che cerca in ogni modo di stare al fianco dei cittadini, quello che si mette in discussione non è il fatto di un sostentamento per le fasce più deboli, ma l'opportunità di un lavoro (persino stabile) per quanto attiene la realtà del mezzogiorno.

Al di là del fatto che vi siano ciarlatani e soloni che per becero principio politico ed astio contro un Movimento contrastino a priori questa manovra, il reddito di cittadinanza di incertezze ne pone: Ne pone specificatamente sulla ricerca del lavoro e non sul fatto che debbano sostenersi le fasce più disagiate del nostro Paese. Da un'altra parte vi sono anche gli sfegatati ed assoluti assertori di questa ricetta che sembrano camminare col paraocchi... sempre pronti ad aggredire se qualcuno volesse porre qualche dubbio in proposito su questo cavallo di battaglia del Movimento! Dubbi sacrosanti..e non contrasti di principio politico!

Si pongono dubbi sul fatto che i centri di collocamento per espletare bene la loro funzione necessitano di tempo... e non poco (anni)..Pur tuttavia un centro di collocamento ha bisogno che di proposte ne arrivino... ed al Sud..per come è ridotto.. non vi è alcuna certezza che queste possano pervenire..Non ve ne è ora di lavoro.. perchè di colpo dovrebbe esservene domani senza investimenti precisi?

Se è giusto e lecito sostenere una parte del popolo in disagio attraverso un sussidio o una pensione decente...potrebbe apparire non appropriato chiamare reddito un sostegno fino a che non si abbia una certezza che questo provenga da un lavoro sicuro. Sarebbe stato più sensato e meno discutibile chiamarlo un “sussidio di cittadinanza” in attesa di un reddito..programmando un riassetto dei centri ed infondendo maggiori risorse per investimenti.

Può darsi che qualcuno come me si sbagli..qualcuno che vive nel Sud.. in una terra dove giorno per giorno si riscontra con una realtà ben diversa da quella del Nord. Una realtà dove prevale ancora la furbizia come mentalità radicalizzata difficile da estirpare e dove le scappatoie sono all'ordine del giorno.
Quindi sì alla parte riferita ad un sussidio ..e dubbi su quella di un reddito da lavoro sicuro! Rimanendo nella fattispecie in attesa di riscontri che possano capovolgere le incertezze fondate su una realtà che..purtroppo.. ben si conosce.