27 ago 2020

L'AMERICA DELLA VIOLENZA E QUELLA DELL'AUTOCRITICA

 



di v.cacopardo


A QUALE DELLE DUE AMERICHE CREDERE?


La polizia del Wisconsin ferisce in modo grave un altro afroamericano e lo fa in modo eclatante e quasi delinquentesco. Nella città di Kenosha alcuni agenti erano stati chiamati sul posto per una lite familiare e dalle immagini che la tv ha mostrato si vede un’uomo, identificato da un testimone come colui che stava cercando di sedare la lite che viene colpito alla schiena.

-Ma dico: quale bisogno c'è di sparare sette colpi alla schiena anche se l'uomo possa essere il peggior delinquente? E non lo era nemmeno ..era un uomo che cercava di calmare gli animi di chi litigava! Chiunque avrà visto le immagini sarà rimasto di certo impressionato! Due agenti pronti ad utilizzare le armi tenendo sempre la mira verso l'uomo che cerca di entrare nell'auto dove vi sono i suoi figlioli. Fuoco a volontà: sette colpi ravvicinati come si trattasse di una bestia feroce. Si ripete la solita storia di un'America che si indigna dopo che il fatto avviene scatenando proteste per le strade, ma nulla sembra mai cambiare in proposito.


Tempo fa scrissi sull'America un post che ne descrive le diverse dicotomie. Scrissi di un'America che dal dopo guerra sembra ancora condizionata nella sua evoluzione democratica. Una Nazione piena di contraddizioni ..si direbbe sempre più controversa nel suo cammino verso la crescita e la propria morale sociale. Un Paese..nel contempo meraviglioso nell'imprimere speranza ed incomprensibile nella sua stessa ricerca! Incline nel dimostrare i suoi principi di uguaglianza, ma meno nel metterli in atto! Un paese che si esprime sulla democrazia, gridando tanto alla libertà ed al benessere.. esaltando in modo alquanto superlativo i suoi valori, ma che continua a condizionare la propria popolazione attraverso altri principi del tutto diversi. Un Paese, però, dichiaratamente autocritico che fa tanto pensare !

Quello che distingue questo Paese è proprio la concezione della democrazia che vorrebbe apparire la migliore, ma non tiene in considerazione i limiti di un liberismo eccessivo che, privo di alcune fondamentali regole..finisce col togliere ogni indispensabile misura e il dovuto equilibrio: Se da un lato si da spazio ad una libertà sociale fondata sul principo dell'uguaglianza che esalta ed incide sulla vita quotidiana imprimendo pericolose esaltazioni che sfociano in una esaperata violenza..da un altro lato si assiste ad episodi che indicano principi intransigenti, grande severità ed una rassicurante vittoria della giustizia.


Sul piano politico governativo..una democrazia che pare distribuirsi bene nel percorso della sua realizzazione..ma che parte da una base non propio corretta che premia una rappresentanza attraverso la forza del denaro.

Questa America, forte di un richiamo di natura patriottica e del suo principio di eguaglianza e libertà, sembra restare inconsapevole: La sua effimera democrazia guidata dalle risorse dei più potenti.. non riesce a rispondere a quei principi legati ad una rappresentanza popolare che sono la base di partenza senza la quale ogni vera partecipazione non può esistere.

I principi civili del continente Americano sono concentrati sulla libertà..sulla sana famiglia, sulla buona condotta civica e su una crescita sociale all'ombra di una morale a volte fin troppo ipocrita e bigotta, mentre la politica appare alquanto espansionista ed imperialista...a volte non priva di contorni non del tutto chiari e limpidi. Tutto ciò la distingue e la pone sotto i riflettori come uno dei Paesi più incoerenti, ma che...al contrario di altri.. nel momento del giudizio.. sembra sempre operare in favore del valore supremo della legge..

E' innegabile infatti...e si evidenzia quel principio che la mette costantemente sotto i riflettori come uno dei pochi Paesi autocritici. Basterebbe visionare la lunga serie di una certa cinematografia da loro prodotta..sicuramente ben trattata e con sceneggiature profonde di ottima fattura...che, al contrario, promuove un costante rimprovero al loro sistema e che mette in mostra la vittoria di una giustizia sul potere corrotto: Qualcosa di strano e quasi incomprensibile!

Dopo questi ultimi violenti episodi che vedono le forza dell'ordine operare con tale violenza...verrebbe spontaneo chiedersi a quale delle due Americhe dar credito!..

17 ago 2020

UN MOVIMENTO COSTRETTO A DIVENTARE PARTITO

 

Senza le necessarie riforme istituzionali.. credere nel cambiamento rimarrà sempre un'illusione!
di v cacopardo

Era più che logico che sarebbe finita così!
Nel mio blog già da molto tempo si era posto il problema riguardante il Mov 5 Stelle che pian piano si sarebbe dissolto trasforamandosi. Una trasformazione in realtà non desiderata, ma costretta e persino condizionata dalla presunzione e dalle troppe leggerezze. Tuttavia non è proprio questo mutamento a porre i tanti dubbi sulla opaca identità di un Movimento apparsa fin dall'inizio bizzarra e non precisamente conforme con un percorso di funzione politica di innovazione.
Non vi è mai stata una vera innovazione quando dietro il vestito che ne camuffava la stessa identità si nascondeva una organizzazione verticistica tipica delle strutture assolute e di comando che ha preteso di operare in modo alquanto altezzoso attraverso tagli lineari e un ipermoralismo esasperato. Appresso una buona parte del popolo che vi aveva creduto poiché speranzoso di un cambiamento..ha perso ogni orientamento!
Adesso che il Movimento voluto da Grillo si trasforma in Partito (poichè non ha altre alternative) perdendo quei principi di base che dovevano rappresentare la vera metamorfosi di una vecchia politica, tutto viene rimesso in gioco e lo stesso cittadino..cessato l'entusiasmo.. potrebbe smettere di credervi.
Il M5Stelle lo ha voluto fare lo stesso non curandosi della sua struttura: Ha preteso di governare senza aver costruito nel tempo una forte base organizzativa al suo interno, né ricercando le giuste primarie riforme. Ha pensato di basare fin troppo i suoi principi su quel forzato moralismo senza nemmeno avere la forza numerica necessaria per imporlo. Qualunque tipo di eccesso non paga mai!Pian piano è stato costretto a cambiare una serie di regole al suo interno che, volente o dolente, gli costeranno un mucchio di consensi.
Chi vorrebbe dare un consenso al di fuori delle vecchie forze politiche del passato..rimane ancora alla ricerca di una nuova forza che rispetti i primari bisogni: Un Partito che possa davvero rappresentare l'innovazione...senza compromessi, senza conflitti, senza moralismi esasperati, ma con un vero progetto di innovazione attraverso le riforme istituzionali di cui questa nostra politica avrebbe bisogno: Il successo di un partito politico non si può inventare, non può identificarsi solo nella prepotenza di voler dimostrare la capacità..o l'incapacità di saper governare, ma quello di costruire una base forte di edificazione basata sul principio di funzionamento e quindi sulle primarie riforme istituzionali, poiché mancando queste, nessun altra di queste forze potrebbe essere capace di governare un paese come il nostro. Da troppo tempo in proposito gli interessi personali prevalgono su l'interesse sociale del paese Italia ed i cittadini perseverano nel votare male o distratti.