23 set 2020

LA VITTORIA SUL TAGLIO PRIVA DI UN TRAGUARDO SICURO

 







di vincenzo cacopardo

Ha vinto un Si ed in modo ancora più sorprendente... Tuttavia in realtà non ha ancora vinto nessuno!

Fino a quando l'iter non sarà concluso con una legge elettorale e la distribuzione dei collegi nei territori.. il cerchio non sarà chiuso e potrebbero nascere macroscopici scompensi: di certo per le minoranze vi sarà meno spazio e per il Sud non sarà un risultato favorevole!

Il dato della vittoria non sorprende, ma sorprende di certo il risultato numerico al quale bisogna sottomettersi: Un atto significativo dei cittadini contro la politica ed i politici, ma non certo verso la logica ed il metodo!

La mia personale critica contro il Si infatti è sempre stata e rimarrà focalizzata sul metodo ..su un percorso che si sarebbe dovuto attuare per logica e per fasi e non per tagli violenti. Non è mai stata una questione di principio pro o contro...ma una questione che si sarebbe dovuta affrontare non prima di costruire le riforme più adatte. In tal modo potremo vedere solo tra le incognite il risultato effettivo di tale referendum.

Di certo è stata una vittoria delle segreterie dei Partiti sul Parlamento e vi è stata anche una certa politicizzazione governativa su una consultazione popolare relativa in modo specifico al potere legislativo, ma come ormai sappiamo sono i Partiti che comandano e dirigono la politica. Organizzazioni che non vogliono per nulla affrontare una riforma legata al loro disciplinamento.

Il cittadino, dietro la spinta di un Movimento che ha sempre guardato con disprezzo ed in modo parziale la classe politica, ha voluto castigare la rappresentanza continuando a non tenere in considerazione la principale riforma relativa all'articolo 49 della Costituzione diretta verso le organizzazioni partitiche. D'altronde i Partiti stessi non hanno mai avuto nessun interesse a doverlo sottolineare.

7 set 2020

LA RAGGI ..CI PROVA E METTE IN CONFUSIONE IL MOVIMENTO

 



di vincenzo cacopardo


Abbiamo ascoltato la sera scorsa un'intervista alla sindaca Raggi condotta dai due giornalisti di “IN ONDA” sulla Sette. Virginia Raggi ha parlato chiaramente rispondendo con chiarezza a tutte le domande ed ha affermato i suoi propositi di voler provare a rinnovare l'incarico di prima cittadina di Roma malgrado i principi di un Movimento che la sostiene politicamente...In realtà è sembrata assai lontana e per nulla solidale ad alcuni di questi principi, pur non dimenticando di appartenere al Movimento.

Ho spesso sostenuto la sindaca nei tanti post da me scritti e dopo questa intervista continuo a sostenerla ancora di più nel suo difficilissimo impegno: Ha parlato con molta chiarezza di come si sta svolgendo il suo lavoro e con quale determinazione cerca di portarlo avanti malgrado le enormi difficoltà.


Da sempre non si è fatto che maltrattarla per ogni avvenimento riguardante il percorso del Movimento Cinquestelle. La si è condannata per la sua appartenenza al Movimento molto più che per il suo reale impegno..Sia che gli argomenti possano averla lievemente sfiorata o che non l'abbiano riguardata per nulla. Non si è mai tenuto in considerazione alcun suo lavoro a favore per la città di Roma.. anche se questo non ha potuto portare per logica effetti immediati.


Tempo addietro scrissi su di lei che la migliore metafora rimane quella che individua la Raggi come un'autista posta alla guida di un'auto vecchia e malandata abbandonata dai suoi conduttori precedenti..un'auto a cui difficilmente possono apprestarsi opere di aggiustamento poiché le risorse mancano o sono ristrettissime: L'accensione del mezzo e precaria..i freni ancora di più, i fari non si accendono..le marce grattano e la frizione andata..i tergicristalli non funzionano..le gomme fin troppo lisce...e così via...Proviamo dunque a pensare in una condizione simile cosa potrebbe fare un altro conduttore del mezzo.. se non cercare in tutti i modi di rimettere a posto il mezzo senza il quale non potrebbe mai raggiungersi un qualsiasi traguardo. Le alternative rimangono due: o scendere dal mezzo o condurlo nel suo trasporto col sicuro rischio di bloccarsi e di creare incidenti!..Virginia Raggi ha scelto la strada della riparazione! Ma pare che, malgrado lo sforzo fatto per cominciare il suo viaggio verso l'officina.. una lunga fila di addetti al traffico l'abbia già voluta bloccare..mentre altri addetti alla riparazione hanno teso a manipolare o addirittura a sabotare.. ogni tentativo di opera di aggiustamento.

Tuttavia sembra chiaro che se il mezzo non si ripara non sarà mai possibile raggiungere qualunque traguardo! L'alternativa è quella di procedere come nel passato dove si tendeva a rappezzare ogni cosa sistemando nel momento, ma lasciando tutto non finito ed in mano alla speculazione di una Amministrazione incontrollata e di una cittadinanza distratta.


Nel Blog ho spesso sottolineato le carenze del Movimento 5Stelle.. spingendo l'organizzazione a rivedere il suo sistema interno per le candidature e quello dell'impostazione delle regole per meglio definire i confini dei loro confusi principi di comportamento..Magari parlando meno di trasparenza..senza alzare vessilli..con pacatezza ed agendo in favore di questa.. solo attraverso fatti che possano far funzionare il sistema!.. Già più volte si è assistito ad una sorta di epurazione per mancanza di trasparenza condotta in modo anomalo con differenze caso per caso..(Il caso Pizzarotti aveva già segnato un passo).

Ma se una figura istituzionale con un compito amministrativo viene eletta in un Movimento o in un Partito, potrà seguire le linee politiche generali del gruppo di appartenenza, tuttavia non dovrà mai essere condizionata sulla scelta del suo ruolo e dei componenti della propria giunta. Questo sia per un rispetto che si deve alla stessa personalità, che in risposta ad un riscontro di eventuali responsabilità.


Dovrebbe essere chiara la differenza tra i due compiti.. poiché è certo che per amministrare un Comune occorre più impegno verso il soddisfacimento delle regole e dei servizi sociali della città...Pensare che i due ruoli possano essere equivalenti e sovrapponibili è un errore che vede tra l'altro una politica amministrativa sempre più bloccata su scelte legate e condizionate da una serie di interessi ..Con questi metodi si rischia quindi di vedere figure poco capaci di operare positivamente o altre..come nel caso della Raggi a Roma, condizionate e sottomesse dalle scelte di un insensato direttorio. La logica dovrebbe veder divisi i ruoli: chi amministra non può essere sottoposto né ad interessi di partito ..nè a obblighi di scelta sulla propria squadra di governo anche per le evidenti responsabilità connesse. Il Partito o il Movimento può solo indirizzare una via politica e discutere su ciò che riguarda determinate scelte particolari di alto contenuto sociale, ma non può per nulla incidere sulle scelte amministrative già di per sé affidate ad una figura che ha ottenuto il consenso cittadino.


Commette un grossolano errore questo Movimento ed anche qualunque Partito quando non separa con metodo e scopo un'attività parlamentare e di Partito da quella prettamente istituzionale ed amministrativa...cioè quando attua lo stesso criterio per la definizione dei candidati disposti per amministrare Comuni, Enti e Regioni.. e persino quando spesso li accomuna con ruoli legislativi. Nel mio Blog è stata diverse volte sottolineata la difficoltà di poter condurre una politica attraverso i vecchi principi. Di ciò si è data abbondantemente colpa ad una vecchia politica incapace di custodire i fondamentali valori di una democrazia e di lottare contro obsoleti concetti che non potranno mai far crescere una politica moderna più utile alla società



4 set 2020

REDDITO DI CITTADINANZA O SEMPLICE SUSSIDIO ?

 


L'assenza di chi percepisce il reddito.. nel lavoro per le Amministrazioni

di vincenzo cacopardo

Di certo un sussidio occorreva per coloro che ne avevano bisogno! Se è giusto e lecito sostenere una parte del popolo in disagio attraverso un sussidio o una pensione decente...potrebbe apparire non appropriato chiamare reddito un sostegno fino a che non si abbia una certezza che questo provenga da un lavoro sicuro. Sarebbe stato più sensato e meno discutibile chiamarlo un “sussidio di cittadinanza” in attesa di un reddito..programmando un riassetto dei centri di ricerca lavoro ed infondendo all'uopo maggiori risorse per investimenti. Ma inventarsi un reddito ancora prima di capire se vi fossero opportunità certe per un lavoro...è sembrato esclusivamente una propaganda costata molto cara al nostro Paese!

Sembra ormai finita nel ridicolo la farsa di un Reddito che in realtà ha sortito solo lo scopo di un sussidio! Ma non basta: Molti profittatori e pochi controlli!

Non poteva che finire così in modo più tragico che ridicolo! Un semplice e continuato sussidio che si intendeva a tempo e che, non avendo trovato più una valida soluzione nella ricerca di lavoro, sarà destinato a proseguire in eterno!

Tuttavia quello che non si può ammettere è vedere tante Amministrazioni comunali in difficoltà nell'espletamento dei loro servizi che stentano a mettere al lavoro chi percepisce questo reddito. Infatti..si era specificato chiaramente che costoro, in attesa di un lavoro stabile, sarebbero stati usati dalle Amministrazioni per operare nei servizi, ciononostante nulla di tutto questo appare.

Molte città del sud appaiono prive dei fondamentali servizi..eppure non si usa chi percepisce questo reddito nemmeno per poche ore al giorno, sia per una mancata capacità organizzativa delle stesse Amministrazioni...che per una inerzia da parte dello Stato che ha mancato nel predisporre le giuste regole.

Tempo addietro scrissi su questo blog un post dove sottolineai il rischio boomerang di una simile operazione:Non v'è dubbio che su questa operazione di riuscita del reddito di cittadinanza Di Maio vi abbia posto il futuro della sua carriera politica. Al di là di ogni malevola insinuazione, sono certo che lo abbia fatto mettendo in primo piano la dignità dei tanti che, soprattutto al Sud, vivono in stato di povertà assoluta..Tuttavia se questo gli potrebbe rendere onore..sembra abbia voluto affrontare il tema con troppa passione e disinvoltura..privo del necessario pragmatismo.”

Sarebbe stato indispensabile doverlo affrontare con maggiore conoscenza riguardo il tessuto sociale del paese e l'aspetto tecnico di una manovra che pone decisamente una moltitudine di problematiche.. sia sul piano preventivo che su quello operativo.

Ad oggi, lo stesso Di Maio e tutto il suo Movimento, sembrano sottovalutare la fase intermedia non predisponendo alcuna attenzione verso il compito di costoro in relazione al lavoro che dovrebbero svolgere verso le Amministrazioni!