Studio & Analisi della politica e del sociale


Sez. Studio e analisi della politica odierna e del sociale



questa sezione, attraverso argomenti, analizza alcuni punti essenziali della nostra politica..ponendo personali critiche, idee ed  opinioni.. sulle questioni più importanti

PREMESSA GENERALE

LA NATURA UMANA E LA FORZA DEL PENSIERO


La premessa introduce l’indirizzo dello studio e specifica, in senso più ampio, il rilievo antropologico insito nei soggetti umani. Evidenziando, di fatto, la differenza che può esservi tra gli individui ormai adeguati ad un percorso già definito da un sistema e coloro che percepiscono l’importanza di dare spazio al pensiero, alle idee ed alla propria volontà per incidere nel cammino della società verso il futuro, al fine di migliorarne i valori. Il futuro della politica è sicuramente determinato dal particolare carattere di questi soggetti.
 

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          ARGOMENTO 1-L'IMPORTANZA DELLA RICERCA NELLA POLITICA

L’argomento sottolinea l’importanza di una crescita della politica attraverso l’uso di una attenta ricerca. Si vorrebbe far intuire il rilievo di tale percorso poiché, fino ad oggi, non si è mai dato corso ad un vero studio per il riscontro di una politica che necessita costantemente di interpretare le esigenze di una società in crescita e con incessanti bisogni.

 riassunto

L’importanza della ricerca per lo studio di qualunque scienza o dottrina è più che provata. Una più che naturale convinzione supportata dai molti politici che fino ad oggi si son fatti trasportare da una illogica corrente di pensiero che potremmo anche definire di “adattamento” per comodità non riuscendo, così, ad offrire innovazione e funzionalità alla politica. In un simile quadro, non può che risultare fondamentale operare attraverso la ricerca per l’individuazione di nuove idee che possano portare l’attività politica a svolgere il ruolo che le compete e di riuscire a guidare fattivamente la vera democrazia ed il sistema economico della nostra società.
Bisogna capire che il nostro Paese ha bisogno di crescere e non vi potrà mai essere crescita se ci si adegua ai vecchi meccanismi imposti da un sistema che sembra essersi bloccato. 
Si deve cambiare per crescere e per crescere occorrono idee ed un nuovo modo di pensare e non certo l’adeguamento ad un vecchio sistema. Non si potrà mai mettere in pratica un vero cambiamento se non si inizia dalla fase teorica, così come non si potrà sostenere alcuna teoria senza l’uso delle idee.

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ARGOMENTO 2 - LA FIGURA POLITICA E LA RICERCA DI UN CAMBIAMENTO

L’argomento definisce la figura politica odierna ed il sistema nel quale si muove. Un sistema che, a volte, finisce col condizionare lo stesso politico. Mette in evidenza alcune incongruenze e la mancanza di efficacia delle azioni della politica condotte attraverso un apparato ormai vecchio e non più utile per la crescita. 

 riassunto

Si va ad elezioni e si ricomincia a parlare di possibili candidati, dell’appoggio di un Partito od di un altro, di scambi di poltrone e di interessi che nulla hanno a che fare con il pensiero e le ideologie politiche. Nessuno che parli di progetti e programmi da valutare e votare con e nell’interesse del cittadino….. Senza un programma e senza idee si va avanti, prevalentemente, sull’immagine e sulla dialettica artificiosa dei candidati verso un futuro privo di contenuto e sostanza. Non riusciranno nè un porcellum, né un mattarellum, nè altri sistemi elettorali a risolvere le questioni insolute che bloccano la via del funzionamento di un apparato vecchio come il nostro… “Ogni ristrutturazione, dopo un forte terremoto, se non parte dalle fondamenta, potrà anche apparire bella ed elegante, ma non sarà mai sicura!”.
Le principali colpe, sembrano ricadere sull’intero sistema di una Repubblica andata congegnandosi su principi vecchi non più in linea, nè utili ad un processo evolutivo che in questi anni ha visto crescere la società succube di modelli esterofili non adeguati al percorso di sviluppo economico, territoriale e culturale del nostro particolare Paese. …In un simile quadro, ci si muove con ostinazione alla ricerca, di una governabilità, non tenendo in considerazione che lo stesso sistema non potrà mai indurre ad una fattiva costruzione di essa. In quest’ottica non si potrà mai costruire un governo valido ed in linea con il principio di una compiuta democrazia. Occorre ripartire dalla base, provvedendo a studiare e modulare un complesso innovativo utile al funzionamento dividendo meglio il lavoro dei poteri partendo dal ruolo fondamentale del cittadino che non potrebbe che essere il primo elemento dell’ingranaggio “meccanico” di uno Stato che si vuole coerentemente democratico. 

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ARGOMENTO 3 - IL PRAGMATISMO, LE IDEE E L'EQUILIBRIO
  
Si ritiene fondamentale per questa ricerca un accenno al pragmatismo ed allo studio  delle idee, per poter sottolineare l’importanza reciproca che questi due concetti possono avere per un buon funzionamento della politica, se supportati con forza da un equilibrio.


riassunto
Sembra interessante poter mettere insieme il concetto di Platone: le idee sono gli oggetti specifici della conoscenza razionale, ma anche cause delle cose naturali, con quello di Peirce: un'idea potrà risultare valida se possiamo verificarne l'esito,.. per poter riuscire a comprendere l’importanza che ambedue i pensieri hanno sullo sviluppo e la determinazione di un buon funzionamento della società.
Oggi le idee, in casi specifici, potrebbero rispettare una visione più pragmatica per un buon fine sociale, come ogni indirizzo pratico dovrebbe sostenersi in armonia ed in equilibrio con la forza delle idee, poiché insieme, possono rappresentare un potenziale valore aggiunto.
Resta il fatto che, oggi lo spazio alle idee, appare sempre più chiuso dall’ inconscia paura di non determinare alcun riscontro positivo rispetto ad un mondo che tende a muoversi prevalentemente in direzione di severi principi razionali eliminando, in via preventiva, qualunque incognita ideativa o presupposto teorico. 
Nel momento storico attuale,  forse anche a causa di una forte recessione mondiale, si sopravvive attraverso l’unica risorsa mentale della tangibilità e della concretezza, non  reagendo con la forza delle iniziative e delle idee e questo penalizza il giusto percorso della crescita di una società. Dare spazio alle idee di ognuno non significa soltanto far crescere le persone, ma  far crescere un intero sistema. 
 

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ARGOMENTO 4 - LA COMPONENTE PRAGMATICA NELLA POLITICA E NEL SOCIALE



Questo argomento, che segue il filo di quello precedente, anche se potrà sembrare poco rilevante, risulta di notevole interesse e meritevole di approfondimento. “Oggi, un forte e cinico pragmatismo, guida e condiziona il pensiero ed un comportamento assai poco costruttivo per una crescita innovativa”.

                                                       

riassunto

Questo fenomeno, per via di paure ed incertezze definitesi nel tempo, sembra stia chiudendo l’uomo in se stesso, a tal punto, da costringerlo ad alienarsi dai suoi doni più preziosi:  ideali, creatività, idee e sogni… cioè, da quella parte del mondo fantastico così importante e determinante per la crescita dell’individuo nella stessa società.


Anche la politica sembra oggi imbrigliata in questa mentalità, tanto condizionata da mettere in primo piano solo un nesso con la realtà e sminuendo ogni riferimento verso ideali ed inventiva. Ma la realtà non è forse una costruzione tangibile delle idee? La speranza di una crescita senza idee e creatività sembra essere seriamente compromessa dall’enorme ostacolo posto da una forma mentale proiettata in direzione di una visione forzatamente realistica delle cose che si riflette inevitabilmente sui rapporti reciproci, nel lavoro e di conseguenza anche su una cultura.
In ogni campo del sociale, a maggior ragione oggi, una visione troppo ostentata del pragmatismo, non può far sperare in una crescita, al contrario, trascinerà avanti un popolo al servizio di un sistema senza alcun riscontro innovativo e funzionale.
Con un forzato uso del pragmatismo non creiamo alcuna innovazione, ma potremmo frenare lo sviluppo delle idee!


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ARGOMENTO 5- LA DEMOCRAZIA


L’argomento riguardante questo modello di sistema sembra assai utile per poter procedere nella ricerca. Molti cittadini oggi non identificano il modello politico sociale nel quale vivono in quello di una vera democrazia.  Per affrontare meglio questo studio bisogna, perciò, spendere qualche parola per questo paradigma organizzativo che ancora oggi risulta un alto valore da raggiungere nel processo di costruzione di una società moderna.


riassunto
Il suffragio universale, il primato della costituzione e la separazione dei poteri dovrebbero essere ancora le basi della democrazia rappresentativa moderna.  Ma, quando si guarda al nostro sistema di democrazia, sarebbe opportuno fissare l’attenzione sul momento di passaggio che questo sistema muove in direzione di una governabilità indiretta che, per ovvie ragioni, non potrebbe essere diretta dal popolo. Un passaggio che, in teoria, dovrebbe vedere nelle elezioni, il vero funzionamento di costruzione di un impianto in favore dei cittadini e che, al contrario, finisce col non tener conto del loro pensiero. 
Bisogna forse percepire che, in un percorso puro di vera democrazia, non si possono ammettere precise personalità che dettano un programma e che, nel contempo,  assumano un particolare potere. Questo pensiero vorrebbe specificare l’importanza che, in una vera concezione di democrazia, dovrebbe esservi nella costruzione positiva di quel “governo del popolo” che non potrà mai sposare un contrastante sistema formato da particolari “elites” che dettano le regole del gioco e nel contempo operino in favore di esse.
Una vera democrazia non dovrebbe mai ammettere esaltazioni e mitizzazioni che vedono queste corrispondenze solo negli assolutismi di precisi processi autoritari. La politica non può ammetterlo, poichè deve essere considerata una vera missione da parte di chi la esercita. Un risultato di vera democrazia necessita di una condotta estrema ed un estremo equilibrio.


per leggere l’argomento  http://vincenzocacopardo.blogspot.it/2012/09/lo-spirito-della-democrazia.html


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       ARGOMENTO 6 - LA POLITICA E LA SUA FUNZIONE

 
L’argomento mette in evidenza l’importanza di una funzionalità nella politica suggerendo un indispensabile definizione e divisione dei ruoli per poter costruire un percorso utile e meno compromesso


riassunto

La politica non può avere solo un sintetico senso del governare, in quanto essa racchiude in se i contenuti di teoria e pratica, di arte e scienza, di idea e funzionamento. La politica rimane arte nel principio consistente la ricerca delle idee, nel confronto con i cittadini, nella mediazione, diventa scienza nell’esercizio della sua funzione amministrativa legata allo sviluppo costruttivo della società.
Ecco, perciò, la determinazione dei due ruoli che differentemente potremmo definire “induttivi” e  “deduttivi”.
Quell’accentramento che vedeva nel passato il raccordo dei due poteri Parlamento–Governo, affinché si potesse raggiungere un solido equilibrio, sembra oggi essere compromesso dall’evidente peso partitico che finisce col condizionare notevolmente ogni azione
La evidente dicotomia che scaturisce in un sistema come il nostro, che per Costituzione rimane di principio Parlamentare, fa si che possano automaticamente sorgere contrasti i quali, non favoriscono lo sviluppo naturale di una vera politica costruttiva.
La parola chiave, quindi, sembrerebbe essere “funzionalità”, come sinonimo di efficienza ed innovazione. Ma intesa anche come teoria secondo la quale, nelle varie culture, la funzione dei singoli elementi culturali, ha una importanza predominante sulla evoluzione stessa. Uno studio organizzativo che dovrebbe basarsi su un principio di specializzazione e di suddivisione del lavoro.

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ARGOMENTO 7 - I PARTITI



il ruolo dei Partiti resta oggi fondamentale. Per poter reggere una buona politica bisogna che gli stessi Partiti si rinnovino e si pongano necessarie ed indispensabili regole. L’argomento suggerisce alcune basi teoriche per un loro cambiamento in favore di una politica più di contatto, più logica e costruttiva.





riassunto

La classe dirigente di questi contenitori di consensi potrà dimostrare l’importanza della propria esistenza solo se andrà incontro ad una vera ristrutturazione della stessa organizzazione, partendo dalla rappresentanza che compone il Partito e dalle relative capacità qualitative degli stessi.
Dovrebbero occuparsi dei Partiti solo coloro che appartengono a quel lavoro di ricerca e di analisi dottrinale legato all’attività parlamentare in dialogo con la società civile. Ogni Partito non possiede alcuna verità assoluta, ma deve camminare con metodo e riflessione verso una continua ricerca….
In questo quadro sembra opportuno un lavoro continuo dei Partiti in favore di dibattiti e conferenze, potendo dare a chiunque la possibilità di informarsi ed esprimersi su precise questioni di ordine politico. Questa è la vera ragione per la quale essi devono essere finanziati dallo Stato in modo equo e controllato e non per la loro ampiezza di consensi. In uno Stato che prevede categorie svantaggiate ed altre agiate, se si desidera sostenere una vera democrazia, si deve partire da una base equa soprattutto per il sostegno ai progetti che riguardano una società.
I Partiti devono spingere, assecondare, devono interpretare, mediare, ideare…insomma, svolgere quell’azione induttiva per la determinazione di ogni programma: Sono il vero motore di ricerca, ma tutto ciò potrà avere una validità, solo se attraverso un contatto diretto con i cittadini. Ecco la ragione per la quale essi devono essere riorganizzati e riformati attraverso normative più chiare e definite.


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ARGOMENTO 8 - LE RIFORME E LA RICERCA DI UNA GOVERNABILITA'




Argomento doveroso  che mette il punto sulla indispensabile necessità della politica in questo preciso momento storico. L’analisi dell’argomento fornisce nuovo impulso ed una  nuova visione che solo attraverso le teorie si può ricercare, affinchè si possa determinare un riscontro verso nuovi modelli a garanzia di una migliore governabilità.




riassunto


Il futuro della società è sicuramente legato alle scelte politiche equilibrate di tutti i Paesi. L’equilibrio è certamente il più importante principio per una società che mira ad  una crescita. Una crescita che guardando al progresso, possa trovare una via di mediazione tra mercato, produzione, etica, vivere sociale e persino arte e poesia, poiché tutte queste sono esigenze di vita necessarie per qualunque comunità a cui l’essere umano appartiene. – “non vi saranno mai riforme giuste, senza quell’equilibrio che imponga, agli stessi autori delle formule, la duttilità necessaria che possa meglio spingerli verso una partecipazione costruttiva meno di parte e più aperta agli obbiettivi problemi di una società.”
Bisognerebbe, anche se non risulta facile, trovare un modello innovativo che possa garantire libere scelte democratiche e contemporaneamente un’appagante stabilità governativa, ma è anche vero che oggi non si fa nessuno sforzo per trovare una soluzione ottimale in questa direzione proprio perché si è bloccati da una visione non adeguata ai tempi. Una visione, prevalentemente esterofila, che ne frena in modo anche pretestuoso l’innovazione.
Un sistema che sembra costringere in modo poco liberale ogni iniziativa politica di base, per imporre in assoluto l’urgenza di una governabilità. 
Le odierne esperienze dovrebbero ormai aver reso chiaro l’impossibilità di ricercare una governabilità stabile se non attraverso una azione costruttiva di base, poiché solo così, una vera governabilità non potrà mai essere inventata o, ancor peggio, imposta.  Se la politica deve avere la funzione di “regolare i rapporti tra i cittadini e governare lo Stato”, proprio per questo, il principio specificato in quel verbo “regolare” che ne dovrebbe indicare la strada, non potrà che risultare propedeutico ed utile ad ogni azione del “governare.


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ARGOMENTO 9 -LA GIUSTIZIA, LA MAGISTRATURA E I GIUDICI


Attualissimo argomento che oggi viene analizzato ed affrontato con poca obiettività finendo col dividere in modo netto l’opinione della società, la quale soffre per la mancanza di una funzionalità della giustizia e aspetta da lungo tempo una vera riforma.

riassunto
   
Continue ed artificiose procedure non fanno altro che far perdere la fiducia nel diritto creando vuoti ed incomprensioni tra il cittadino e chi deve giudicare.…La indipendenza o meglio, l’autonomia che si suole chiamare “organizzativa” della magistratura è sancita nell’art. 104 della Costituzione. Un’autonomia che ha un valore semplicemente strumentale rispetto alla indipendenza funzionale della magistratura. Questa forma di indipendenza però appare tanto radicale quanto errata, frutto di un primitivo concetto della divisione dei poteri. Un concetto estremo che come tutti gli estremismi, oggi, non può che produrre effetti contrari.
-Il singolo giudice, per ogni caso di sua pertinenza è in posizione di sovrana indipendenza, mentre, la Magistratura, come organo, non dovrebbe mai operare come corpo unito. Si suole dire:-Dovrebbe essere il popolo attraverso le elezioni ad investire coloro che devono dare risposte esaurienti a fenomeni di rilevanza sociale….. Indispensabile quindi una ricerca per il giusto posizionamento dell’ordine giudiziario in riferimento ai poteri dello Stato.
Il giudice non potrà mai illudersi di potersi confrontare gli altri poteri dello Stato o di potere risolvere da solo il problema della sua indipendenza, poiché detta indipendenza rappresenta un bene prezioso per il cittadino, più che per il giudice stesso. …..Un giudice può impedire ogni azione che non rispetti i limiti della legge, ma non potrà mai porre questi limiti (compiti del Potere legislativo) né può mai suggerire i progetti che, entro questi limiti, il Governo appresta.
…..E’ possibile dirigere tutta la parte amministrativa dell’esercizio del Potere giudiziario senza fare politica della giurisdizione?
….Ma come potrebbe oggi il politico stupirsi, anche se motivatamente, nei confronti della anomalia resa dai  ruoli dell’ordinamento giudiziario, quando nel contempo, si espone ad una altrettanto illogico conflitto, mettendo la stessa magistratura nel dubbio e nel sospetto dell’insorgenza di possibili compromessi in seno alle istituzioni? 
  




ARGOMENTO 10 -RIFLESSIONI SUL CSM


Essenziale dover fare un accenno al Consiglio Superiore della Magistratura proprio per l’ importantissimo ruolo che svolge ed il potere che ne trae la stessa “magistratura”.

riassunto

Una istituzione indipendente dagli altri poteri dello Stato per far sì che la libertà civile ottenga concreta realizzazione. Una libertà che non è quella politica, poichè non potrà mai essere un giudice ad impedire che si possano travolgere con la forza le istituzioni di uno Stato democratico.
I padri costituenti italiani, adusi a vedere i giudici sottoposti ad un governo ampio (ingresso, carriera, progressione, incarichi, attribuzione di funzioni etc) pensarono che il miglior modo per assicurare la indipendenza della magistratura, fosse quello di togliere questo governo al Potere esecutivo per affidarlo agli stessi giudici.
A tal fine crearono un organo : il Consiglio Superiore della Magistratura, composto in maggioranza da membri giudici eletti dagli stessi, con una minoranza di membri politici. Non considerarono, però, la particolare struttura del Potere giudiziario, né ebbero presente che questa struttura sarebbe stata essenziale per il vero bene che si voleva difendere, che è e sarà sempre  l’indipendenza del giudizio.
Il difetto sta nell’aver creato questo organismo, nel quale le dichiarazioni rese da un Ministro responsabile di una politica, possano essere messe in discussione da questo stesso organismo “politicamente irresponsabile”

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ARGOMENTO 11 -IL TEMA DELLA LEGALITA' E LA COMUNICAZIONE POLITICA

Questa analisi nasce dall’esigenza politica di una “comunicazione” in riferimento ai due ruoli precedentemente distinti (parlamentari ed amministrativi) spingendoci ad un approfondimento sull’importanza della stessa comunicazione sul tema della legalità. 


riassunto

Un buon approfondimento sul tema della comunicazione della politica ci spinge a porci la domanda logica di quanto questa possa essere importante per un’attività politica. Essa rappresenta un importante mezzo che non potrebbe mai essere sottovalutato poiché, la politica, è anche “arte del comunicare”


Si prende spunto dal tema della “legalità”, che sembra sicuramente emblematico poichè viene oggi affrontato attraverso l’uso di una comunicazione non del tutto pertinente. La legalità è sicuramente un principio sul quale lavorare, ma è sopratutto un valore da ricercare. Per un vero politico, quindi, il funzionamento del sistema dovrebbe essere visto come un principio fondamentale anteposto e, perciò utile, a quello della legalità.

Sappiamo bene che ogni bel concetto di “legalità” può e deve essere indirizzato nei riguardi della classe politica che amministra la cosa pubblica. E’ fin troppo logico che, in linea di principio, tutti vorrebbero il rispetto per una legalità! Ma politicamente sarebbe più utile agire per il suo fine e quindi per un valore da ricercare attraverso un vero funzionamento delle regole.

non si potrà mai pretendere dai cittadini il vero rispetto per un sistema quando lo stesso, mal funzionante, finisce col frustrare altri e più importanti principi come quelli della giustizia e di una vera democrazia.

Ma al di là del tema della legalità, la comunicazione investe naturalmente tutti i campi in cui la politica dialoga e conversa. Una politica che rischia di esprimersi in modo poco chiaro e disordinato prescindendo da una visione più logica ed obiettiva.

E’ ovvio quindi, che anche la comunicazione politica deve avere, per ogni suo argomento, un determinato segmento ed un conseguente posizionamento poiché, chi comunica per ricercare e costruire, non può esprimersi o posizionarsi similmente a chi opera per amministrare.





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ARGOMENTO 12 - MEZZOGIORNO E FUTURO



Attualissima e storica problematica che investe una grossa parte del nostro Paese. Non si può, per un individuo nato in una di queste regioni, non preoccuparsi di un simile problema senza un’analisi profonda e dettagliata.

           
riassunto

La vera domanda da porsi è…: se veramente, esiste ancora, una questione meridionale. Cioè, se ancora oggi nel terzo millennio, si possa parlare di una questione e se, con l’idea di un federalismo alle porte, si debba ritenere il Mezzogiorno come una faccenda ancora da risolvere. Poiché, se così fosse, non si potrebbe azzardare alcun progetto di federalismo che possa coinvolgere insieme la nostra Nazione. In poche parole: non sarà facile costruire un sano sistema che si voglia unito, se non si equilibra quel divario ancora esistente tra il nord ed sud del nostro Paese.
Ogni forma di progetto di federazione può rimanere utile se nel contempo si opera un piano strategico che veda un coinvolgimento pieno del Governo centrale e della Comunità Europea al fine di poter apprestare giuste ed indispensabili infrastrutture per il sud. Questa strada rende anche necessario il metodo con cui si affronta oggi un sistema di regioni federate, che non può vedere un’esclusiva applicazione di misure fiscali, ma anche amministrative ed istituzionali, tenendo in considerazione la storia, la cultura e le risorse delle singole regioni. 

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ARGOMENTO 13 -LO STATO, GLI EFFETTI SOCIALI DELLA MODERNIZZAZIONE E LA SICUREZZA


Una analisi sul sociale sembra indispensabile nel contesto storico attuale che vede lo Stato quasi come un oppressore nei confronti dei cittadini e che sembra sottovalutare l’aspetto dei fenomeni sociologici metropolitani di una modernizzazione.

riassunto

Non si può parlare di politica di Stato senza un accenno al sociale e senza  relazionarsi con la psicologia della popolazione, né si possono spiegare i fenomeni sociologici metropolitani senza fare riferimento a quanti studiarono ed approfondirono tali temi.
Oggi si nega la visione tradizionale di un epoca secondo cui la scienza politica, fondandosi sul concetto di Stato, si occupava solo dei rapporti tra governo e società e si sostiene, invece, l’attuale politica, su un preciso concetto di potere.

Lo sviluppo e l’accrescimento nella complessità sociale degradano irreversibilmente la qualità della vita, impattando con le contraddizioni create dalle stesse regole imposte ed ogni forma di individualismo, si sublima.. 
La politica deve quindi muoversi quanto prima dando un segno indispensabile in tal senso. In questo pessimistico quadro che avanza, ogni problematica del sociale deve essere combattuta e vinta attraverso la cultura dell’equilibrio e del metodo di reciprocità. Il metodo della reciprocità implica in sé l'equità, così nella sfera economica come in quella dei costumi, così nel campo intellettuale e persino in quella del sentimento verso il prossimo. 

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ARGOMENTO 14 -LE RAGIONI DELLA CRISI ECONOMICA

Argomento molto impegnativo ma che necessita sicuramente di un'analisi “Quando ci si appresta a fare una qualsiasi critica al pragmatico procedere di ogni percorso dell’economia, si rischia di essere male interpretati o addirittura essere presi per ignoranti e poco realisti. L’economia appare come una realtà legata ai numeri, una realtà della quale non si può non tener conto. L'attuale crisi mondiale sembra, però, aver dimenticato l'importanza ed il primario ruolo dell'economia.

riassunto 

L’attuale crisi economica è il risultato di un sistema finanziario e bancario mondiale che non può più funzionare. Il problema principale sta nel fatto che la politica non si è mai veramente interessata a regolamentare il sistema finanziario e bancario.
Per superare questa situazione si dovrebbe rilanciare l’economia reale e di questo è proprio la politica che deve farsene responsabile. L’indirizzo politico degli istituti bancari del nostro Paese sembra non prendere alcuna strada: Non una linea di economia di sviluppo che guardi di più alla realtà imprenditoriale, nessun impegno  adeguato verso un intervento a favore dello sviluppo delle aziende. 
La problematica dell’economia è globale e necessita di un impegno e di una immedesimazione di tutte le nazioni. Il compito di tutte le forze politiche mondiali rimane dunque fondamentale, in uno studio che potrà vedere, in ottica futura, un processo di una economia forse un pò meno globalizzata, ma con l’apporto di una indispensabile regolamentazione.


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ARGOMENTO 15 - IL PAESE E LO SVILUPPO

Non si può affrontare un simile argomento senza cogliere l'innegabile dualismo territoriale. Questo argomento, dopo un'analisi attenta,  propone di guardare allo sviluppo del nostro Paese attraverso la ricerca di una qualità, individuando le innate e molteplici capacità esistenti.


riassunto

Nessuna nostra politica odierna parla, oggi, in termini di qualità e di idee ed anche il nostro sistema economico tende a marciare e vivere cinicamente di riflesso ad un’economia globale forzata da una primaria esigenza di produzione. Una competizione oggi si può vincere solo con un percorso basato sulla “qualità”. Prezioso aggettivo sempre appartenuto alla storia ed alla tradizione della nostra Nazione. Ma ciò che occorre per poter potenziare questa dote naturale che ci appartiene è certamente una innovazione profonda che possa operare a supporto con impegno di metodo, prospettiva e lungimiranza. Con l’uso anche di una guida politica che sposi questo tipo di sviluppo e che possa essere di vera utilità attraverso regole e riforme che aiutino una crescita in tal senso. Genialità, estro, tradizione e bellezza naturale dovrebbero, oggi, sposarsi con una moderna innovazione ed una logica politica al fine di raggiungere un riscontro con una valida qualità che potrebbe rappresentare il futuro economico di tutto il Paese. La Comunità Europea potrà avere un ruolo preminente rappresentando l’attenta guida e l’equilibrio di un processo economico in evoluzione con il quale, nel prossimo futuro si potrebbero dover fare i conti ai fini di una stabile convivenza. 

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ARGOMENTO 16-POLITICA ED ANTIPOLITICA

un accenno su quella che oggi viene definita col termine di "antipolitica" e che, sostanzialmente, appare come un'argine di contenimento al sistema democratico.

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 ARGOMENTO 17- lA COSTITUZIONE E L'IMPORTANZA DI UN SUO RINNOVAMENTO

In un mondo in cui l’economia avanza senza una adeguata regolamentazione  e dove il popolo della finanza non conosce principi, a pagare il conto è sempre il sistema. Pur senza intaccare quei principi di base che ne hanno ispirato la ragione e dando forza a quei contenuti che dovrebbero sempre proteggere l’alto valore di una vera democrazia, si dovrebbe lavorare per rimodernarla, rendendola più attuale. 

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ARGOMENTO 18- DUE PAROLE SU RUOLI E POTERI

La sensazione che si continua ad avere è quella di pretendere un buon funzionamento della politica senza prestare attenzione all'uso dei metodi con i quali si continua a procedere:Pensare di poter far camminare la politica, attraverso nuove riforme, in modo costruttivo...con il sistema attuale e l'evidente compromesso tra il potere parlamentare e quello governativo, rimane solo un miraggio... 


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ARGOMENTO 19- SOCIALISMO E NEOLIBERISMO NELLA SOCIETA' ODIERNA

Tutt'oggi, dopo lo sforzo per una Unione degli Stati di questa Europa, c'è chi sostiene che bisogna guidare la ripresa del socialismo.. avendo assistito alla completa disfatta del neoliberismo! C'è chi auspica riforme strutturali dell'economia per evitare l'insorgere dell'ingiustizia sociale e contrastare certe libertà individuali riconoscendo i grandi limiti della visione neo-liberista sulle libertà.

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ARGOMENTO 20- LE NUOVE GEOMETRIE POLITICHE


Chi è in grado di poter vedere in un’ottica innovativa la funzione di una politica più attiva per la nostra società, potrebbe meglio accorgersi di quanto importante sia ragionare con un’apertura mentale disposta in favore di un sistema alternativo che possa condurci avanti. Non si deve mai dimenticare un passato storico che ha segnato un percorso, ma farne esperienza..