nasce il blog
L’entrata
in Europa sembra obbligarci ad un impegno verso un cambiamento più solido e
resistente. L’entrata nell’euro, estremamente penalizzante anche per il cambio
stabilito ed accettato dall’allora governo, ci ha costretto a sacrifici ancora
più impegnativi per via del nostro debito pubblico.
Indebitati, perdiamo
di certo la nostra autonomia ed abbiamo poco da lamentarci, ma tutti sappiamo
come noi siamo solidi e, per altri versi, abbiamo buone possibilità ed
abbastanza orgoglio per poterci risollevare. Ci ritroviamo sicuramente ostaggio
di una comunità europea che ci condiziona
sulle scelte politiche, un’unione che potrà anche sfociare con la caduta
della stessa moneta, ma dobbiamo essere noi stessi a trovare quella via del
cambiamento attraverso la ricerca guidata da una “nuova forma mentis” che
guardi verso una vera rivoluzione politica con effetti positivi per tutto il
sistema.
Non sappiamo ancora come andrà a finire, se l’euro resisterà, se la stessa unità europea reggerà all’impatto di questa modernizzazione e all’imposizione di un programma duro dettato essenzialmente da un’economia finanziaria che sembra non vedere oltre. Sembriamo ben lontani da quando un lungimirante Schuman propose “la comunità europea del carbone e dell’acciaio” : Allora... una più modesta Europa dei sei.
Non sappiamo ancora come andrà a finire, se l’euro resisterà, se la stessa unità europea reggerà all’impatto di questa modernizzazione e all’imposizione di un programma duro dettato essenzialmente da un’economia finanziaria che sembra non vedere oltre. Sembriamo ben lontani da quando un lungimirante Schuman propose “la comunità europea del carbone e dell’acciaio” : Allora... una più modesta Europa dei sei.
Secondo il pensiero
suggerito da questo studio, per un innovativo cambiamento del nostro Paese, si
dovrebbe riuscire a dare forza e dinamica a nuovi percorsi di costruzione della
politica: - Separando i poteri, fornire stabilità ad un governo che, per un
bisogno meccanico del processo funzionale della sua stessa
operatività, necessita di poter svolgere meglio il suo compito, dare più
fiducia ai mercati che, per ovvia ragione, hanno sempre bisogno di una maggiore stabilità governativa.
Separatamente, però, far crescere in autonomia quel processo di costruzione delle idee e di formulazione delle normative necessarie per l’edificazione di nuovi percorsi al passo con un rinnovamento.
Separatamente, però, far crescere in autonomia quel processo di costruzione delle idee e di formulazione delle normative necessarie per l’edificazione di nuovi percorsi al passo con un rinnovamento.
Ecco quindi la
ragione di questo studio che si propone di farlo attraverso la teoria dei due
percorsi politici separati per una costruzione più efficace e meno
compromessa: quello delle idee separato da quello amministrativo
operativo. L’uno indirizzato verso le normative ed una politica territoriale
regionale, l’altro verso l’operatività governativa e l’efficienza delle amministrazioni
comunali.
Naturalmente, adesso tutto appare solo teoria, ma bisognerà poter riuscire a trovare le giuste
formule e le regole più adatte per arrivare ad una migliore definizione della
divisione dei poteri, favorendo un processo di democrazia sicuramente più
conforme a quello che, invece, oggi appare come un governo dei pochi e che ha
prodotto un travisamento dello stesso concetto di sovranità popolare.
Quale potrà mai essere questo futuro politico se non si riuscirà a proteggere il vero concetto di democrazia come governo del popolo? Come si potrà mai agire in modo conforme al principio espresso persino dalla nostra Carta Costituzionale?
Quale potrà mai essere questo futuro politico se non si riuscirà a proteggere il vero concetto di democrazia come governo del popolo? Come si potrà mai agire in modo conforme al principio espresso persino dalla nostra Carta Costituzionale?
Osservando con attenzione la crisi
internazionale odierna, ci si accorge di come i poteri forti dell’economia e
della finanza siano riusciti, irresponsabilmente, ad imporre alle società
mondiali, il pragmatico e limitativo percorso della “forza” del denaro a
discapito dei valori, valori che avrebbero dovuto guidare in direzione di altre
strade e porre, quella stessa “forza”, come un semplice mezzo di funzione
operativa ed organizzativa del sistema mondiale.
La politica, per lo scopo stesso che in
sé rappresenta, avrebbe, già da tempo, dovuto imporre percorsi diversi per
proteggere gli interessi ed i valori di tutta l’umanità. Il pensiero e le idee sono e rimangono i veri principi senza i quali
non potrebbe mai crescere l'essere umano, sono i semi per la crescita di una società che, come la terra, deve essere arata
attraverso i mezzi necessari. Uno di questi mezzi è di certo una sana “cultura
politica”. La società col suo sistema
rimane il campo sul quale si deve seminare bene. Nel caso odierno, il
contadino, ha preteso di vedere i suoi frutti senza una giusta semina…. Eppure
la natura stessa ci insegna che, senza una buona semina, non potrà mai crescere
un buon raccolto……
Prendendo spunto da ciò, questo studio
di ricerca, tende ad esprimere un percorso mettendo in risalto l’importanza di
nuove procedure che per logica devono essere affrontate con metodo ed
equilibrio. Gli argomenti sono tra loro collegati proprio per dare un senso
logico e spingere in direzione di una ricerca più appropriata anche se, come
già detto, teorica.
Un esame che invita a pensare alla speranza della possibile scoperta di nuovi modelli per ovviare alle problematiche più incombenti: dal tema della ricerca di una più funzionale democrazia, al pragmatismo ed alla forza delle idee; dal sistema politico odierno all’arte della comunicazione politica; dalla Carta Costituzionale alla funzione dei Partiti; Dalla ricerca delle riforme al fine utile di una governabilità; dal problema del Mezzogiorno allo sviluppo del Paese; dal ruolo della Magistratura alle riflessioni sul CSM; dagli effetti sociali della modernizzazione alla cultura dello Stato; dalla sicurezza alle ragioni della crisi economica; dalle analisi sul tema del lavoro alla essenziale ricerca di una qualità.
Un esame che invita a pensare alla speranza della possibile scoperta di nuovi modelli per ovviare alle problematiche più incombenti: dal tema della ricerca di una più funzionale democrazia, al pragmatismo ed alla forza delle idee; dal sistema politico odierno all’arte della comunicazione politica; dalla Carta Costituzionale alla funzione dei Partiti; Dalla ricerca delle riforme al fine utile di una governabilità; dal problema del Mezzogiorno allo sviluppo del Paese; dal ruolo della Magistratura alle riflessioni sul CSM; dagli effetti sociali della modernizzazione alla cultura dello Stato; dalla sicurezza alle ragioni della crisi economica; dalle analisi sul tema del lavoro alla essenziale ricerca di una qualità.
Questi sono i temi che affronta il Blog
Senza una fondamentale ricerca in
riferimento a questi, non sarà mai possibile crescere ed ovviamente si
sarà costretti a centralizzare ogni attenzione sui pragmatici processi
economici che guardano all’incubo dello spread ed alle successive problematiche
che incomberanno nel nostro Paese.
Per il riscontro con una utile e corretta democrazia occorre uno studio approfondito sul ruolo funzionale e di metodo dei poteri dello Stato. Per introdursi in un simile contesto bisogna guardare ad una rivoluzionaria riforma. Per questa rivoluzionaria riforma bisogna di conseguenza modificare in modo più moderno l’attuale carta costituzionale. Di conseguenza, sarà necessario capire e meglio determinare il ruolo dei partiti e dei cittadini.
Per il riscontro con una utile e corretta democrazia occorre uno studio approfondito sul ruolo funzionale e di metodo dei poteri dello Stato. Per introdursi in un simile contesto bisogna guardare ad una rivoluzionaria riforma. Per questa rivoluzionaria riforma bisogna di conseguenza modificare in modo più moderno l’attuale carta costituzionale. Di conseguenza, sarà necessario capire e meglio determinare il ruolo dei partiti e dei cittadini.
La ricerca su una divisione più chiara
dei poteri potrebbe riuscire ad offrire più equilibrio al sistema
e spingere verso l’esame di ulteriori riforme ricavate, in seguito, da questo
stesso processo di innovazione. L’iter del percorso per la nascita di
una nuova procedura politico istituzionale, per sortire un buon successo,
necessita di nuove idee. Successivamente si potranno individuare le varie
metodologie e le forme, ma rimane fondamentale accettare una nuova base di
partenza a protezione delle regole necessarie per una difesa del principio
democratico.
Siamo poi davvero
sicuri che attraverso il solo insegnamento dei principi si possa costruire una
sicura società democratica? Siamo certi che il vero compito della politica non
sia quello più completo della ricerca dei valori con azioni guidate attraverso
un percorso di metodo ed equilibrio?
Nella prima pagina di
questo studio appare un logo con una scritta al centro indicante "l’equilibrio".
Tratto dal latino: aequus (uguale) e libra ( bilancia). Rimane un
fondamentale principio sul quale si deve costruire un sicuro
cambiamento ed un miglioramento del nostro sistema democratico: Equilibrio nei
ruoli e nelle competenze.
Dovremmo dare un equilibrio ai principi in favore di un giusto riscontro con i veri valori. Ma a volte si crede che il dettare precisi principi possa essere la soluzione per il bene della crescita di una società. Si valuta poco in profondità quanto inutili possano essere tali sforzi delle istituzioni se, allo stesso principio, non si accompagna uno studio di metodo corretto ed equilibrato per la società nella quale si deve operare. Una metodologia appropriata con la quale si possa raggiungere un vero riscontro con i valori. Lavoro che spetta ad una certa classe politica definire attraverso un preciso percorso: Diritti e doveri devono camminare assieme e trovare corrispondenza in una logica utile e fattiva.
Dovremmo dare un equilibrio ai principi in favore di un giusto riscontro con i veri valori. Ma a volte si crede che il dettare precisi principi possa essere la soluzione per il bene della crescita di una società. Si valuta poco in profondità quanto inutili possano essere tali sforzi delle istituzioni se, allo stesso principio, non si accompagna uno studio di metodo corretto ed equilibrato per la società nella quale si deve operare. Una metodologia appropriata con la quale si possa raggiungere un vero riscontro con i valori. Lavoro che spetta ad una certa classe politica definire attraverso un preciso percorso: Diritti e doveri devono camminare assieme e trovare corrispondenza in una logica utile e fattiva.
Bisognerebbe, perciò, ridefinire meglio
tutti i ruoli, da quello del Presidente della Repubblica, a quello del premier,
quello delle funzioni delle Camere, quello delle carriere politiche, quello dei
Partiti, quello dell’ordine della magistratura, individuare un nuovo sistema
federale, le amministrazioni comunali, le assemblee regionali etc, ma, soprattutto, percepire essenziale e
centrale il ruolo del cittadino.
Questo studio si propone di farlo aprendosi ad un dibattito, al fine di ricercare regole più
appropriate per far sì che, una vera democrazia, possa rispecchiare quel
principio di governo del popolo che la identifichi positivamente nella sua
funzione.
v cacopardo
v cacopardo
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