ricerca di un piano di funzionamento del traffico e della circolazione della città di Palermo



 vincenzo cacopardo designer




La problematica concernente il traffico nella nostra città appare di evidente primaria importanza e necessita di alcune fasi proposte con metodo. Al fine di riuscire a migliorare la viabilità, si dovrebbe procedere attraverso l’uso di strade circolari a flusso continuo per poter meglio aiutare lo scorrimento dei mezzi di coloro che entrano o vivono in città e vogliono posizionarsi in luoghi adiacenti al bisogno. Circolari utili ed in uso in molte grandi città del nord. 
Osservando con attenzione la planimetria della città e confrontandola con la grande difficoltà esistente dovuta alla scarsa o relativa ampiezza delle strade, in netto contrasto col gran bisogno di luoghi di sosta rispetto all’esorbitante uso dei mezzi privati, ci si può accorgere dell’importanza che potrebbe assumere la individuazione di alcune circolari ad anello a beneficio di un flusso continuo per agevolare il raggiungimento più immediato nel luogo in cui si desidera. Ma anche per indurre a scoraggiare l’uso dei mezzi privati in seno alla città.


Una logica progettuale
funzionalità ai percorsi

Lo scopo è quello di ricercare un percorso circolare più adatto dove individuarvi luoghi di sosta e facili accostamenti con i servizi pubblici, riuscendo a spostare maggior traffico in direzione esterna ed evitando al massimo l’uso dei mezzi privati all’interno.  
E’ naturale che per trovare una soluzione più efficace a tutto ciò, è necessaria per prima cosa una mobilità più spedita di alcune strade. L’idea è anche quella di individuare un programma generale di sistemazione dell’ordine stradale cittadino, un programma che abbia determinate fasi, in modo da non compromettere l’iter del percorso procedurale, fornendo soluzioni che non sconvolgano l’assetto funzionale del trasporto urbano e non siano onerose. Un lavoro che deve essere impostato con metodo e per fasi. 
E’ ormai evidente ritenere impossibile poter realizzare strutture quali quelle di una Metropolitana più completa e meglio organizzata, entro l’arco di un decennio, sebbene, essa, risulterà comunque essenziale per una migliore completezza dello stesso piano proposto. Questa è una delle importanti ragioni per la quale ci si dovrebbe disporre nella ricerca di nuovi espedienti supportati da idee idonee, senza rincorrere sogni di innovazioni e cambiamenti che possano generare ulteriori perdite di tempo e spreco di risorse. 
Lo studio, nondimeno, deve occuparsi anche delle importanti opere infrastrutturali più connaturate ed utili per il futuro della città. 
Per questa ragione, si vorrebbe affrontare una ricerca in due fasi: - l’una, in direzione di idee che possano soddisfare le immediate esigenze funzionali con l’uso di soluzioni idonee supportate da metodo e ragionamento,-  l’altra, più impegnativa sul piano delle risorse, attraverso un cambiamento infrastrutturale urbano necessario allo sviluppo.

Per  quanto riguarda l’annoso problema della viabilità e del traffico bisognerebbe puntare alla ricerca diretta verso: 

a) Identificazioni delle circolari

b) Determinazione del flusso
c) Organizzazione di strade a senso unico
d) ORDINE E CONTROLLO


E’ naturale che per trovare una soluzione più efficace a tutto ciò sia necessaria per prima cosa una mobilità più spedita di alcune strade al fine di invogliare ed agevolare un più rapido scorrimento dei mezzi (fase1-idea)

LE CIRCOLARI




Per il traffico, risulta quindi fondamentale la ricerca di due strade circolari ad anello a flusso continuo: una esterna (prevalentemente per coloro che entrando in città o che, lavorandovi fuori, intendono raggiungere una determinata zona ed un luogo di sosta del proprio mezzo) ed una interna ( per coloro che vivono in città e che vogliono muoversi con i propri mezzi per il raggiungimento della zona interna). Circolari che possano permettere un flusso costante ed ininterrotto della mobilità urbana attorno alla città.



a)       la circolare esterna

(in via preventiva ed in attesa di risolvere il problema anche attraverso opere infrastrutturali (sottopassaggi,tunnel, sovrappassi)

si potrebbe identificare un percorso di base:

- attuale circonvallazione – (individuazione asse di congiungimento con via messina marine) – Foro italicoCalavia Crispi - via monte Pellegrino – possibilità di costruzione tunnel con uscita in piazzale De Gasperi o via Belgio  - ricongiungimento con la circonvallazione.


In questa circolare esterna si potrà camminare solo in un senso e non potranno persistere soste poiché la strada a scorrimento veloce non lo consentirà, ma solo vie di uscita (da studiare) per l’inserimento nei vari quartieri.



b)      la circolare interna

In questo caso vi sarebbe meno bisogno di opere infrastrutturali, ma un adeguamento per dimensione del percorso che si potrebbe identificare:

Stazione centrale   (con possibilità costruzione tunnel con uscita Tribunale - via Terrasanta - via Sciutiviale Lazio – via m. di Roccaforte - via Marchese Villabianca via Dalla Chiesavia Roma - Stazione  (la costruzione del tunnel potrebbe essere agevolata dal già esistente sottopasso sito in area Tribunale. In alternativa corso Alberto Amedeo e tunnel più breve con uscita in corso Tukori – Stazione)

anche in questa circolare ci si potrà muovere solo in un senso di marcia e  potranno prevedersi (solo in determinate aree stradali da studiare) soste solo in un lato carreggiata



Per una migliore funzionalità di queste circolari occorre, però, studiare con attenzione il percorso in relazione alle vie di uscita e di entrata. Infine, una volta individuate, sarà indispensabile lavorarvi in modo da renderle più fluide e scorrevoli attraverso interventi e possibili allargamenti. Inoltre le circolari non potranno prevedere cordoli e bus in direzione di marcia inversa. Ciò per consentire un flusso più agevole e sicuro, ma anche al fine di poter lasciare maggior spazio ai mezzi in movimento.

In ambedue le circolari, in attesa della costruzione del tratto del  tunnel (progetto infrastrutturale) si potranno ricercare strade di contatto alternative.

Tutte le strade limitrofe alla circolare devono essere studiate in senso unico, in modo da agevolare in modo razionale le uscite e le entrate. 
Il flusso dei mezzi pesanti potrà riguardare solo la circolare esterna e vedrà l’immissione in seno alle aree interne della città attraverso tragitti da studiare attentamente (percorribili solo in determinati orari per svolgere la necessaria attività della distribuzione). 
Occorrerà anche l’inserimento di alcune protezioni in alcuni marciapiedi stretti della circolare interna con aggiunta di catarifrangenti anche nelle strisce pedonali. 

In alcuni punti di passaggio della circolare esterna potrebbero essere previste aree di sosta libera per favorire il posteggio di coloro che attualmente sostano in quest’area stradale.  

Vi saranno aree in cui si potranno ricavare ampie zone di sosta libera per via dell’unica carreggiata della circolare esterna 
 
Vi potranno essere anche rotonde, antistanti il percorso della circolare per poter permettere alle auto una circolazione in senso rotatorio e favorire un ritorno nelle vie di congiunzione o l’inserimento nella circolari.  
 

Il flusso deve essere regolato con metodo





Le circolari, in senso unico, avranno due sensi di marcia opposti, saranno in contatto tra di loro attraverso determinate strade di congiunzione a doppio senso che permetteranno così l’inserimento nel traffico tra le due stesse circolari.
Vi saranno poste opportune indicazioni.
Le strade previste  per la congiunzionepotrebbero essere : via oreto – corso tukori – corso calatafimini – via leonardo da vinci – viale  lazio – via e. restivo - via imp. Federico – via duca della verdura – via e. amari – via lincoln


Nel tratto dell’attuale circonvallazione le due carreggiate saranno destinate a compiti diversi: quella interna alla suddetta circolare a senso unico. Quella esterna diventerà una tangenziale a doppia corsia per il passaggio ai caselli autostradali direzione est-ovest. 





Per quanto riguarda il traffico stradale in seno alla città è indiscutibile la chiusura del centro storico ed uno studio più dettagliato di una viabilità in seno ad esso. Inoltre sarà indispensabile poter prevedere maggiori aree di sosta per assicurare meno traffico offrendo più opportunità di parcheggio ai cittadini. 




L’importanza delle rotatorie


L'uso  comincia a prendere piede negli anni sessanta ed è nata per risolvere la scarsa capacità di smaltire forti flussi di traffico, ma anche per i problemi di sicurezza stradale ad essi legati. La rotatoria, con l’obbligo di precedenza a chi si trova all'interno, che ha la precedenza su chi si deve ancora inserire, si è ormai diffusa rapidamente in tutta l'Europa .

I primi comuni che hanno saputo sfruttare meglio la rotonda, diminuendo, in modo ragguardevole gli incidenti stradali, sono stati quelli del nord. Nella nostra città, le rotatorie potrebbero essere assai utili, ma vengono poco usate.

Contrariamente alle vecchie isole spartitraffico circolari, la rotatoria funziona con un controllo del flusso che avviene semplicemente dando la precedenza ai veicoli che hanno impegnato l'anello. Il confronto fra un incrocio con semaforo, o una rotonda di tipo tradizionale con precedenza a destra e la rotatoria con precedenza ai veicoli che la percorrono presenta indubbi vantaggi.

   Gli aspetti positivi sono: Maggior sicurezza, per la notevole riduzione degli incidenti.  Maggiore capacità di smaltire il traffico con snellimento nella circolazione. Tempi di attesa ridotti rispetto ai tempi morti dati da un semaforo. Minor inquinamento acustico e chimico, per la ridotta e più costante velocità. Riduzione e moderazione del traffico. Minori costi gestionali e di sorveglianza.

   Gli aspetti negativi rispetto all’uso del semaforo sono il fatto che le rotonde occupano più spazio e comportano maggiori costi di realizzazione. Nei pressi di ospedali possono risultare problematiche, in quanto non possono fornire una corsia riservata ai mezzi di soccorso, Allo stesso modo, in una rotonda non è possibile garantire una corsia riservata ai mezzi pubblici. Le rotatorie risultano spesso difficili da attraversare e penalizzanti per ciclisti e pedoni:

L'uso  comincia a prendere piede negli anni sessanta ed è nata per risolvere la scarsa capacità di smaltire forti flussi di traffico, ma anche per i problemi di sicurezza stradale ad essi legati. La rotatoria, con l’obbligo di precedenza a chi si trova all'interno, che ha la precedenza su chi si deve ancora inserire, si è ormai diffusa rapidamente in tutta l'Europa .

Una massiccia introduzione di rotatorie potrebbe tendere a rendere la città meno favorevole a chi non utilizza un'automobile per spostarsi, sebbene per la nostra città, che fa molto uso di auto, potrebbe esserne estremamente utile l’uso in determinate zone per favorire uno scorrimento più fluido dei mezzi.




                                                  

Dovrebbe essere affrontato un serio studio della fattibilità e dell’uso di queste rotatorie soprattutto nelle aree delle circolari in modo da agevolare il flusso del traffico preponderante. 



          Il controllo

Sarebbe assurdo sottovalutare l’importanza del controllo per il traffico cittadino. Da tempo la soluzione di porre un attento controllo in strada, attraverso le forze del corpo dei vigili urbani, appare irrealizzabile. Sembra che qualunque Amministrazione non abbia mai potuto vincere questa battaglia.
Il corpo di sorveglianza per la protezione del traffico e delle regole per la sicurezza dei cittadini, deve essere posto in strada, per rendere un indispensabile ed utile servizio alla città.

Qualora si avviassero anche una parte delle idee e delle indispensabili infrastrutture per il bene dei servizi alla città, qualunque Amministrazione non potrà e non dovrà mai sottovalutare l’importanza di un costante controllo. 
Il controllo è un fondamentale principio per il ritrovamento di un ordine che risulta necessario  alla funzionalità stessa di qualunque servizio si vuole rendere al cittadino.

Il corpo dei Vigili urbani dovrà quindi essere sottoposto, soprattutto durante la fase della messa in opera delle innovazioni per il miglioramento del traffico dei mezzi pubblici e privati, ad uno sforzo essenziale per far sì che ogni fase progettuale possa essere resa più agevole ed ordinata. Un lavoro che dovrà essere svolto anche nella fase dello studio progettuale preliminare, attraverso una indispensabile presenza nell’ufficio di competenza.