di vincenzo cacopardo
"Bisogna
farsene una ragione...Ormai non esiste più il voto ideologico! Si
vota solo in contrapposizione ed in dispetto dell' avversario".
Un
consenso espresso in forza di
un astio per la parte avversa: Ieri
Berlusconi e Renzi..oggi Salvini...domani chissa'?
Il
voto viene espresso come una reazione verso la parte opposta... dove
i contenuti delle eventuali proposte suggerite...contano poco o
niente.
Questa e' una ulteriore prova di come poco utile possa essere la formula
ristretta bipolare (destra- sinistra)... che rende la politica nella
stessa identica condizione di uno scontro calcistico...con l'
aggravante di non essere per nulla uno sport in cui una becera
tifoseria primeggia.
Ma quali sono le ragioni per le quali avviene tutto ciò? Quali quelle che hanno contribuito a creare questo clima di astio per l'avversario?
Il
nostro percorso costituzionale è stato studiato per un sistema
proporzionale puro che nel passato ha visto legare insieme più
partiti per il riscontro di una maggioranza...lasciando in tal modo
più fluida l'azione parlamentare e costringendo un'attività
governativa. In modo da non creare assolutismi concentrando estremo potere nelle decisioni di pochi e per non costringere nell' immobilità lo stesso Parlamento: Questo differenzia una nazione che opera attraverso un
sistema parlamentare da quella governata attraverso forme di
presidenzialismo.
Oggi ci si ritrova a marciare con un sistema proporzionale e si continua a pensarla attraverso un maggioritario. Sembra essersi costruita un legislatura diversa ragionando con il pensiero di quella appena passata.
Tuttavia
è indubbio il fatto che per far funzionare bene un sistema
parlamentare occorrono oggi.. a differenza di ieri...una serie di
riforme appropriate.. non supportate da metodologie poco conformi
allo stesso sistema. Riforme che non contribuiscano a generare contrapposizioni così forti...
Non
c'è alcun bisogno di sconvolgere l'assetto costituzionale, né
precisamente quello delle Camere attraverso riforme improprie e semplificative come
quelle proposte con insistenza da Renzi e come quella che vorrebbe oggi fare il
movimento 5 stelle con la cancellazione dei 345 parlamentari.
Stabiliamo
i limiti dei ruoli legislativi e quelli governativi... discipliniamo
l' art 49 della Costituzione sui Partiti..Mettiamo ordine nelle
istituzioni in modo da non creare assurdi conflitti ed inappropriati
poteri...mantenendo i giusti pesi e contrappesi..e poi vediamo se una
Repubblica parlamentare... come la nostra... non cominci a funzionare
meglio! Questo significa voler ricercare un utile cambiamento sul
funzionamento della politica..Tutto il resto viene dopo!