di vincenzo cacopardo
Ancora una volta Papa Francesco ci sorprende con la forza delle sue parole espresse in una nuova Enciclica. Nella lettera apostolica “Fratelli tutti” il Papa prende spunto e si sofferma sul Santo dell'amore fraterno...quel Santo che amava la natura e che vestiva e viveva in un'umile semplicità: Francesco D'assisi. Un nome che, non a caso, il Papa assunse nella memoria di chi ha indicato la strada dell'amicizia sociale e la fraternità attraverso un percorso dedicato ai poveri e gli abbandonati.
Oggi...con un mondo in totale balia della globalizzazione.. la sua figura viene messa in luce dal nostro Pontefice nel contesto di un disastro mondiale a tutti evidente: Eventi che hanno finito con lo scaturire in un pericoloso virus che continua a flagellare l'umanità condannando la società vittima di se stessa... e bloccando il suo naturale progresso di crescita.
Per il nostro Pontefice non si tratta di un castigo divino, ma di un naturale evento di ribellione verso un progresso ricco di soprusi e di squilibri...Non dimentichiamo che per Papa Francesco alcune questioni legate alla fraternità sociale sono sempre state viste con attenzione...in quanto come lui ha affermato: “Dio ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignita", e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro»: Affermazioni rivolte più spesso anche verso le comunità orientali.
In questa sua ultima Enciclica il pontefice ha..perciò.. voluto racchiudere in un'unica riflessione gli interventi in proposito: Si potrebbe affermare che il sopraggiunto inatteso Covid gli abbia dato spunto soprattutto per la forza devastante con la quale si è imposto in tutto il globo.
E' difficile per il vescovo di Roma pensare che non vi siano rapporti tra questi eventi ed il modo di vivere e di porsi nella società odierna. Quali sono..infatti.. i grandi ideali e le vie percorribili per far si che si possa costruire una vita di relazioni in un mondo che deve potersi sostenere nel sociale e nella politica? Prendere spunto dal poverello di Assisi significa comunicare l'importanza dell'amore e della fraternità al fine di ottenere più equità e persino maggiore rispetto verso il prossimo.
Il Papa parte quindi dalla comune appartenenza alla famiglia umana e dal riconoscerci tutti come fratelli poiché figli di un unico Creatore.
L'umile Pastore di una Chiesa oggi in piena rivoluzione...ci trasmette quel messaggio cristiano fondato principalmente sull'amore. La sua nuova Enciclica è carica della volontà non comune di un Pontefice che persevera nel suo cammino forte di parole umili e concettualmente profonde...ma è anche un ulteriore auspicio: Il suo non può essere inteso solo come un messaggio cristiano, ma anche umano e sociale... posto con una semplicità non comune da chi non ha mai ostentato verità assolute... Di chi si sforza di comunicare nel cuore e nell'animo umano infondendo una speranza ed un coraggio non comune in nome della fraternità: Un concetto di fraternità indispensabile che potrebbe unire gli animi nel contesto di una modernizzazione tendente a disunirli.