di vcacopardo
Ha sicuramente ragione il filosofo Cacciari quando affronta l'argomento politica con rabbia. Al di là del suo modo di esprimersi a volte fin troppo vivace..la sostanza del suo argomento risulta più che conforme allo stato attuale!
Si è persa ogni cognizione e sembrano ormai non contare più sia i Partiti che i loro leader: Con l'avvento della pandemia non si affronta più seriamente alcun argomento soprattutto sulle riforme istituzionali necessarie per un eventuale rilancio a vantaggio di tutta la politica. Si parla solo di green pass e tamponi ed i Partiti si dispongono spesso solo a convenienza. Con Draghi sembra essersi bloccato ogni possibile rinnovamento.. a beneficio forse di una esclusiva logica economica, ma sicuramente a svantaggio di una dinamica politica che possa portare una solida maggioranza in Parlamento. Ad oggi primeggia una sostanziale ipocrisia in un gioco delle parti che appare forse sereno, ma che sotto sotto vede qualche Partito scalpitare poiché fin troppo costretto nelle sue ideologie. Come una pentola che bolle che prima o poi farà saltare il coperchio!
Secondo il filosofo tutti i partiti si stanno organizzando per un dopo-pandemia, ma di sicuro in questo periodo sono costretti a restare fermi sotto l'ombrello del Covid 19 e la guida dell'economista Draghi. Vi sarà prima o dopo una fase convulsa dovuta alle difficoltà economiche ed occupazionali che faranno saltare questo stato di necessità aprendo nuovi scenari.Se in questo momento ciò che appare è una guerra di logoramento tra le posizioni che non lasciano intravedere alcuna intesa politica, nel futuro tutto potrebbe cambiare. Tuttavia... restando fuori le importanti riforme alle quali in questo periodo non si è dato corso, la politica non potrà mai fare passi avanti!
Le identità di quasi tutti i Partiti sono andate perdendosi e la politica pare oggi costretta a pagare un prezzo sottoponendosi quasi esclusivamente ad un perenne stato di necessità: Una sconfitta chiara che porterà avanti i necessari bisogni primari rischiando di perdere l'impegno per un percorso sulle determinanti riforme istituzionali...cui proprio la mancanza delle stesse... ha portato a questo stato di necessità. I Partiti sono perciò costretti ad abbassare il capo sulle necessarie ed urgenti esigenze economiche e sanitarie, rischiando di pagare ancora una volta il prezzo del mancato riscontro delle indispensabili riforme primarie che li riguardano.
In un sistema parlamentare come il nostro le riforme devono per forza essere promosse dai Partiti e discusse in un Parlamento con maggioranze e minoranze. Se ciò non avviene e se abbiamo il comodo governo delle larghe coalizioni ed a Capo di questo una figura un po' estranea come quella di Draghi, la responsabilità può solo essere attribuita ad una scarsa visione degli stessi Partiti che hanno sempre dormito sulle principali riforme dell'ordinamento politico. Naturalmente vi sono tanti che hanno sempre preferito il Premier determinato..autoritario..e fortemente responsabile nelle scelte, tuttavia il nostro sistema non esprime un tale bisogno che potrebbe al contrario togliere lo spazio dovuto alla forza parlamentare rendendo poca o nessuna democrazia alla politica del paese..