L’inaspettata personalità promossa nella difficile opera di
rinnovamento del papato…sembra avere radici umili che la pongono più vicino
alla figura pastorale di Papa Giovanni Paolo 2°. Sarà un Papa di transizione?..Di sicuro il suo approccio
verso il popolo di Roma ha voluto mettere in risalto..con straordinaria empatia,
la primaria figura di un Vescovo davanti a quella di un Pontefice.
Eredità del Cardinale Martini..il nuovo Papa, appare tanto
umile quanto riservato e meno dottrinale nel suo avvicinamento alla gente…
quando, con estrema umiltà si inchina per ricevere, dal suo popolo di fedeli.... una
preghiera per una sua benedizione.
Il nuovo nome del Santo Padre Bergoglio "Francesco",
eprime in sé tanta umiltà quanto sacrificio per il futuro impegno: Se ne và un
Papa costretto dal rinnovamento ed arriva un Papa obbligato al rinnovamento.
Al di là delle sue personali simpatie per il calcio ed una
passione per il tango..che gli rendono ancor più…una impronta umana e
socievole, non ci si può esimere da una analisi che vede oggi questo Papa come
il primo Cardinale eletto Pontefice appartenente all’ordine dei Gesuiti. Un
Ordine che nel passato si è espresso in termini di servitore di Cristo
attraverso la spada.
Se, dunque..un certo lato francescano non può che affascinare
e richiamare l’attenzione del popolo dei credenti verso la fede..l’impronta
gesuita, agli occhi della società, è stata spesso ridotta a retorica puramente
strumentale: Ricordiamo in proposito
certe condanne rivolte all’atteggiamento
dei Gesuiti cui si è sempre rimproverato di guardare alla religione…più
con mero strumento di parte…che come fondamentale valore spirituale...generando
ubbidienza subordinata a prevalenti interessi della Compagnia.
Si è sempre contestata alla scuola gesuitica tradizionale un’assuefazione ad un comportamento ambiguo e
conformista…..pur tuttavia bisogna aggiungere che, in questi ultimi anni, i
Gesuiti hanno fatto notevoli sforzi di ammodernamento nel campo pedagogico.
Con l’elezione di questa figura francescana umile di fatto e
nel nome…pare opportuno mettere in evidenza un commento di Vincenzo Gioberti nel
contenuto della sua opera polemica “il Gesuita moderno” pubblicata nel 1847:- “Solo
quando i Gesuiti scopariranno dalla scena politica e dalla storia del
cattolicesimo..sotto la guida illuminata del Pontefice, si potrà svolgere
quella funzione universale assegnata da Dio”.
Sarà forse Papa Francesco la nuova guida illuminata? L’impronta francescana
e la formazione gesuita del nuovo Pontefice…potranno convivere e svolgere
positivamente l’importante funzione universale?
vincenzo Cacopardo
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