studio di ricerca per un piano di funzionamento della cultura civica e dei beni artistici della città di Palermo


 vincenzo cacopardo designer
                                                   
                                                                                   





                                            

“Premessa”

Il problema della educazione civica di questa città  è sicuramente legato a quello di una crescita culturale in senso generale: Si dovrebbe poter educare ad una mentalità che possa vedere, in una vita comune, il rispetto per il funzionamento dei servizi, dell’ordine e della pulizia della città. 
È innegabile che in questo momento storico molte Amministrazioni comunali vivano una fase difficile del loro stato economico, in particolare le città del sud Italia. Questa “crisi” segna il territorio con una mancanza di vitalità diffusa, che spinge le città verso una situazione di stallo culturale e quindi anche intellettuale.


Uno studio dovrebbe guardare alla ricerca di un percorso di riqualificazione di alcune zone della città al fine di creare quel filo conduttore per un vero cambiamento mentale, visivo e strutturale in direzione dei valori della legalità. Si dovrebbe innescare un volano propulsivo e propositivo che, facendo leva sulle numerose energie e sui beni artistici della stessa città, riesca a dare nuova vitalità ricercando innovativi meccanismi economici e sociali. Un progetto che vorrebbe proporsi anche per risvegliare la città in direzione di un percorso di nuova mentalità civica.

Si dovrebbero dare segnali attraverso manifestazioni teatrali, musicali ed eventi in genere, che pongano l’attenzione e facciano riflettere sulla impossibilità di una crescita sociale attraverso la strada di una errata mentalità che continua a frenare ogni benessereDare sfogo a manifestazioni culturali, che possano meglio rappresentare la storia della via in salita di una città che lotta continuamente per la sua integrazione europea. Un richiamo a circostanze che ne hanno castigato la crescita per motivi economici e territoriali a volte casuali, ma anche mal valutati in profondità sul piano educativo, formativo e politico.


Il piano della cultura dovrebbe essere così diviso

1)Cultura civica e di legalità

2)Cultura artistica, dei beni culturali e di spettacolo

3)(Controllo)



CULTURA CIVICA E DI LEGALITA’


Per quanto concerne il difficile problema della legalità ed il rispetto delle norme civiche nella nostra città, non possiamo non riflettere sul lungo tempo che si è perso: Uno strano sviluppo che sembra aver continuato a formare una mentalità di sicura furbizia a danno di una indispensabile crescita sociale.

Ma se è vero che senza un funzionale sviluppo non potrà mai crescere un giusto processo di legalità, è anche vero che, nella nostra città, il tema della legalità rimane sicuramente un principio sul quale lavorare.
L’educazione al rispetto delle regole di una società dovrebbe essere una materia fondamentale da dover insegnare nelle scuole, ma si potrebbe anche compensare questa mancanza attraverso apposite associazioni sponsorizzate dall'Amministrazione. Associazioni senza fini di lucro che possano offrire ai ragazzi un insegnamento efficace: Corsi di apprendimento che potrebbero essere legati agli studi scolastici o ad  attività sportive e ludiche particolari.
L’Amministrazione comunale dovrebbe farsi carico suggerendo idee in proposito, anche attraverso operatori sociali capaci, di offrire alla cultura civica un indirizzo indispensabile per la formazione dei ragazzi. 
Dato per assodato che dietro la trasgressione delle regole e dei modelli sociali condivisi vi sia una richiesta di aiuto, risulta indispensabile, da parte dei servizi, degli operatori e della comunità stessa, scendere in campo insieme con lo scopo di individuare risposte nuove e diversificate che valorizzino la prevenzione del disagio minorile e la promozione di stili di vita sani.

I LUOGHI AGGREGATIVI


Si è di già formata un’idea spinta dal desiderio di “fare per cambiare”. Questo concetto, non viene inteso solo allo scopo di rappresentare obiettivi e azioni per raggiungere un fine preciso; ma ha insito nel suo più profondo significato, la volontà di “gettare avanti delle basi” per modificare una realtà o crearne una nuova. 
Saranno, infatti, la motivazione, la voglia, la pazienza, il crederci fino in fondo, gli elementi portanti, grazie ai quali, si troverà la forza e spesso il coraggio di portare avanti un produttivo lavoro, nonostante le sempre presenti difficoltà.


Chiunque osservi questi nostri antichi quartieri non potrà fare a meno di notare la presenza dei vasti e numerosi spazi (giardini, piazze, piazzali, strade) intenzionalmente ed originariamente creati al fine di incentivare un utilizzo delle zone per i ragazzi, per le loro famiglie e per tutti i cittadini che vi vivono. Spazi che, se non valorizzati e inutilizzati, perderanno la loro funzione comunitaria di aggregazione.


CULTURA ARTISTICA E DI SPETTACOLO





Il nuovo percorso progettuale dovrebbe basarsi anche su proposte di spettacolo, organizzate dall'Amministrazione per dare sfogo a manifestazioni che possano meglio rappresentare la crescita della città in direzione di un chiaro segnale di rinnovamento culturale: Rappresentazioni, spettacoli ed eventi.. in sintonia con un preciso obiettivo... e che possano guardare al mare in funzione di una apertura verso il nuovo mondo, una strada di accesso sempre aperta al cosmopolitismo internazionale ed ad un innovativo interscambio culturale.
La tendenza deve essere in direzione di spettacoli ed eventi in sintonia con un preciso obbiettivo. In tema di mafia e criminalità, ad esempio, spettacoli che evidenzino le motivazioni di una mentalità errata che esalta la prepotenza e non guarda al vivere sociale come dovrebbe. 

 I TEATRI


La nostra città, oggi dotata di nuovi teatri, luoghi di incontro culturali, gallerie d’arte etc., dovrebbe salvaguardare il diritto ad una cultura civica e sociale, favorendo, attraverso la cessione di nuovi spazi ed appositi finanziamenti, tutte le società predisposte, indicando principalmente espressioni artistiche che possano, in qualche modo, essere attinenti a formare sempre di più una positiva mentalità civica. 
  



il centro storico


I  beni artistici 

Il vecchio porto alla Cala dovrebbe costituire un punto di raccordo tra i percorsi culturali del centro storico, già strutturati, con quelli limitrofi alla costa, tutti da scoprire. Una integrazione dei valori architettonici del centro storico con quelli paesaggistici ed ambientali della costa.


Quartieri nel centro storico ricchi di storia, dovrebbero essere gli spazi da vivere tra arte, cultura e spettacolo in cui si potrebbero trascorrere piacevoli serate tra musica, film e manifestazioni teatrali...etc

            Gli spettacoli
Il Kals’Art nei primi anni del duemila, nacque dalla volontà di utilizzare alcuni siti architettonicamente rilevanti, e a lungo dimenticati, quali Palazzo Bonagia, Ex Deposito Sant’Erasmo, Piazza Magione, Teatro di Verdura, Giardini della Zisa, fruiti dal 2004 al 2008,  nell’ambito di attività culturali..con lo scopo di riqualificare parte del vastissimo centro storico di Palermo.
Una manifestazione simile si dovrebbe riproporre al fine di continuare un opera che ha promosso espressioni di spettacolo valide. Eventi che possano far crescere la città in un ambito culturale con una varietà di nuove ipotesi progettuali.
Si potrà anche operare ripercorrendo antichi itinerari e vivendo le vecchie architetture, alcune delle quali già divenute suggestive locations, e segnalare un possibile processo architettonico nel futuro della vecchia città.




Palermo come città inscindibile dal suo territorio e dai suoi luoghi, ricchi di fascino attraversati per secoli dalla storia ed oggi ritrovati come avvenuto nel resto d’Europa negli anni. Lo scopo sarebbe quello di portare avanti nuove iniziative culturali del tipo...giusto per far rifiorire l’immagine positiva che possono rendere alla cultura della città ed al rilancio del centro storico.

Bisognerebbe cercare di dare spazio alle idee attraverso manifestazioni e mostre organizzate nei quattro mandamenti. Manifestazioni culturali che possano anche creare competitività ed animazione nei rioni, indispensabile per riaccendere vita nel cuore della città.





Per questo tipo di manifestazioni o mostre, si potrebbe prevedere l’uso di determinate piazze che l’Amministrazione potrebbe mettere a disposizione di privati con l’obbligo inderogabile di doverle tenere pulite ed ordinate.

Si potrebbero organizzare sfide ludiche ed artistiche tra i mandamenti attraverso mostre e mercati particolari da individuare. Ma l’Amministrazione dovrà farsi promotrice di tali eventi offrendo oltre alla gestione delle piazze, una adeguata comunicazione ed i servizi più adatti.

E’ indubbio che ci si debba muovere verso una strada della rivitalizzazione del centro storico. Fare vivere il centro storico, non vuol dire solo organizzare manifestazioni di spettacolo, ma ridare vita e più evidenza alla enorme mole di opere architettoniche esistenti.  



Controllo

Anche nel caso dei beni culturali e,soprattutto, per ciò che riguarda la cultura civica, sarebbe difficile sottovalutare l’importanza di un controllo da parte della P.A. che non sembra per niente scoperta da possibili risorse umane per via del sovrabbondante numero di personale presente che vi opera al suo interno.

Un corpo di sorveglianza, dovrebbe svolgere un controllo più che impegnativo a protezione del cittadino e del turista visitatore. Non si potrà mai sottovalutare l’importanza di un costante controllo. Il controllo è un fondamentale principio per il ritrovamento di un ordine e risulta necessario  alla funzionalità stessa di qualunque servizio per la città. 
Un corpo specializzato al servizio della P.A. potrà quindi essere predisposto, soprattutto durante la fase della programmazione e la messa in opera delle manifestazioni. Un lavoro che dovrà essere svolto anche nella fase della consulenza progettuale preliminare, attraverso una indispensabile presenza nell’ufficio di competenza.