di vincenzo cacopardo
Il tema della "legalità" mi sollecita ad una riflessione profonda, dato che... dandosi per scontato che ne esiste un pricipio.. non è detto che non vi possano essere casi in cui riesce veramente difficile tenerne conto, quando si soggiace a condizioni di difficile interpretazione. Vi sono ragioni per cui, oggi, un cittadino onesto che volesse proporsi in politica, in un tale sistema, riuscirebbe con estrema difficoltà a venirne fuori pulito.
Il tema della "legalità" mi sollecita ad una riflessione profonda, dato che... dandosi per scontato che ne esiste un pricipio.. non è detto che non vi possano essere casi in cui riesce veramente difficile tenerne conto, quando si soggiace a condizioni di difficile interpretazione. Vi sono ragioni per cui, oggi, un cittadino onesto che volesse proporsi in politica, in un tale sistema, riuscirebbe con estrema difficoltà a venirne fuori pulito.
"Prendiamo
ad esempio un professionista affermato competente in diritto, laureato con
pieni voti, moralmente integro, una cattedra universitaria ed un particolare curriculum ottenuto grazie
ad una serie di esperienze anche nel campo privato. Mario
Bianchi…una figura di poco più di 40 anni è molto conosciuto ed apprezzato nella sua
città e sembra adatto a poter rappresentare la comunità al Parlamento
Nazionale.
La carriera di avvocato procede a gonfie vele …ma la curiosità e
l’ambizione sono tali.. da non poter rinunziare ad un’offerta pervenutagli da
un Partito (Poco importa la sua visione ideologica quando questa viene
chiaramente offuscata da un particolare desiderio di affermazione)…Ancora meno
importa chi frequenta il suddetto Partito.. quando, le necessità che si
propone, se pur pletoriche, sono quelle di portare avanti lavoro e benessere per
la società civile ed un successo per lui stesso.
In sostanza Mario Bianchi è una persona per bene, attratto
dall’impegno sociale, ma che poco conosce del mondo della politica. Tutto fa..
quindi… presagire che tale personaggio potrà offrire trasparenza, un utile
servizio ai cittadini ed al Partito che, non a caso, lo ha proposto per
rinforzare la propria immagine.
L’ingegner Rossi, anche lui ben conosciuto ed apprezzato, per via
della sua impresa che distribuisce lavoro ad una buona parte della comunità, è
persino insignito del titolo onorifico di Cavaliere del lavoro ma, per via
della odierna crisi..non naviga in buone acque.
Nel tempo.. si scopre che Bianchi ha ottenuto un bel po’ di voti
grazie all’intervento dell’ingegner Rossi, in cambio di piccoli favori di
ordine burocratico. Favori richiesti al momento della campagna elettorale da
chi… avendo una grossa impresa ed una posizione di favore in seno alla società,
si preoccupa in tutti i modi risolvere i necessari problemi aziendali e di non creare disoccupazione.
Le preferenze attribuite per volere del Rossi, vedranno il
personaggio politico Bianchi, legato ad una sorta di restituzione di
favori..tanto piccoli ed innocui.. da figurare all’occhio della gente.. come
normali atti a vantaggio di una impresa che crescendo… porta avanti un
sostanziale sviluppo nella piccola comunità.
Passati i consueti anni della legislatura…a nuove elezioni, la
stessa personalità politica, sempre più favorita dalla forza del consenso di
chi lo ha agevolato…con un’ulteriore campagna elettorale, sale in una posizione
governativa nella qualità di sottosegretario.
In realtà …al di là dei primi piccoli favori richiesti per far sì
che l’impresa del sign Rossi potesse non avere intralci burocratici
nell’attività… si è già instaurato un legame tale…da mettere… il portatore dei consensi, nella posizione di voler pretendere sempre di più da parte di chi ha potuto aiutare attraverso i voti assicurandogli un posto governativo. In più,
l’ingegner Rossi potrebbe anche essere vessato da qualche richiesta di “pizzo”
da parte della malavita locale.
Ma adesso che l’On. Mario Bianchi è in una posizione amministrativa e
quindi, si avvale di un forte potere governativo, l’ingegner Rossi, cerca di
trarre maggior vantaggio.. spingendo la personalità politica fino ad un
suo intervento per la determinazione di una grossa commessa pubblica.
Si è ormai saldata..quasi naturalmente..un’unione che tende a
sostenersi attraverso l’illegalità..così forte…da compromettere l’attività
politica dell’On Bianchi, il quale non volendo sottostare, decide di venirne
fuori dando le proprie dimissioni e dimettendosi dal suo incarico governativo. Ma non è detto
che gli venga consentito dall’ingegner Rossi, il quale potrebbe anche
ricattarlo per i piccoli ileeciti commessi precedentemente, diffidandolo
dall’esonerarsi... Atti che, costruiti e gonfiati ad arte, potrebbero
definitivamente, coinvolgere il politico in uno scandalo rinviandolo a
giudizio…….. Ogni difesa, in una simile posizione, non può che essere
vista da qualunque magistrato contro il politico coinvolto ed ha favore di
un’impresa che distribuisce lavoro a tante famiglie."
Questo esempio dovrebbe far pensare quanto sia importante poter
dividere i ruoli e le carriere politiche tanto da non permettere a chi opera
per una politica di ricerca dei programmi e delle normative (ossia di
appartenenza ai Partiti) di non doversi compromettere con il ruolo governativo
( o amministrativo)
Se l’On Bianchi non potesse assumere, per tutti gli anni del
suo mandato, alcuna carica governativa, non potrebbe nemmeno rendere alcun
favore in termini di azione concreta amministrativa/esecutiva a vantaggio
dell’ingegner Rossi, poiché potrà occuparsi, all'interno del suo Partito, solo
di politica di base per il programma e di ricerca per le soluzioni, senza
alcuna possibilità di assumere potere esecutivo; Se, quindi, l’ingegner Rossi
vorrà esprimere un consenso…potrà farlo solo e soltanto perché convinto della
politica di idee programmatiche esposta dal Partito di Bianchi. Al contrario, ogni componente dell’Organo governativo…non dovrebbe avere
alcun legame con i Partiti ed il programma voluto dai cittadini (con le
conseguenti normative)… ma dovrà essere eletto separatamente per capacità
e meriti sostenuti nel relativo curriculum.
Oggi, nel nostro Paese, il sistema parte dal basso verso l’alto,
ritorna in basso filtrando tra due Camere per pura ratificazione e senza un
vero funzionamento democratico escludendo ogni vero diritto di partecipazione
del cittadino sul reale programma. Un domani potrebbe partire dal basso ed arrivare
in alto in due diverse fasi elettorali ( legislativa di ricerca -
amministrativa di governo). Un esecutivo potrà amministrare in modo pratico,
fattivo e funzionale mentre un’altra azione costruttiva potrà salire
verso l’alto in modo dinamico con un indirizzo politico di merito spinto dalle
continue proposte dei legislatori in contatto con le "officine di ricerca
dei Partiti" in dialogo con i cittadini.
Potrà essere la vera politica a guidare il Governo attraverso una decisa spinta costruttiva. Uno studio potrebbe vestire la struttura già esistente delle due Camere, ma apparire demagogico se non legato ad un vero cambiamento di alcune parti del testo della Costituzione. Fondamentale resta comunque il dato che nessuna personalità possa mai rivestire simultaneamente i diversi ruoli politici (parlamentari e/o amministrativi.)
Potrà essere la vera politica a guidare il Governo attraverso una decisa spinta costruttiva. Uno studio potrebbe vestire la struttura già esistente delle due Camere, ma apparire demagogico se non legato ad un vero cambiamento di alcune parti del testo della Costituzione. Fondamentale resta comunque il dato che nessuna personalità possa mai rivestire simultaneamente i diversi ruoli politici (parlamentari e/o amministrativi.)
Più che uno studio vorrebbe essere una ricerca sulla quale
impostare un percorso. Una strada che vorrebbe costruirsi attraverso l’uso di
appositi “piani programma” per la definizione di un percorso che possa rendere
più stabilità al Governo senza intaccare la guida Parlamentare sulla quale si
fonda il principio della nostra Repubblica. Uno studio per la ricerca di una politica
funzionale per ruoli e (forse) anche per carriere. Si tenderebbe.. così.. a superare il vecchio imbarazzante percorso ideologico destra-sinistra che impedisce a priori un fattivo processo di costruzione del
programma, il quale, al contrario, dovrà essere concordato prima con i cittadini.
Ma nulla potrà’ essere definito se non in dialogo e con la
partecipazione di chi aspira associarsi ad un principio di vera innovazione del
sistema istituzionale. Sembra quindi ovvio ed opportuno chiarire che qualunque
cambiamento non potrebbe sortire alcun successo se non studiato nel dettaglio
ed operato con un percorso che possa individuare precise fasi di necessità ma
anche chiari e possibili piani di fattibilità.
Nessun commento:
Posta un commento