12 gen 2014

Logiche, compromessi e convenienze...

  

di vincenzo cacopardo

Il tema della "legalità" mi sollecita ad una riflessione profonda, dato che... dandosi per scontato che ne esiste un pricipio.. non è detto che non vi possano essere casi in cui riesce veramente difficile tenerne conto, quando si soggiace a condizioni di difficile interpretazione. Vi sono ragioni per cui, oggi, un cittadino onesto che volesse proporsi in politica, in un tale sistema, riuscirebbe con estrema difficoltà a venirne fuori pulito.

"Prendiamo ad esempio un professionista affermato competente in diritto, laureato con pieni voti, moralmente integro, una cattedra universitaria ed un particolare curriculum ottenuto grazie ad una serie di esperienze anche nel campo privato. Mario Bianchi…una figura di poco più di 40 anni è molto conosciuto ed apprezzato nella sua città e sembra adatto a poter rappresentare la comunità al Parlamento Nazionale. 

La  carriera di avvocato procede a gonfie vele …ma la curiosità e l’ambizione sono tali.. da non poter rinunziare ad un’offerta pervenutagli da un Partito (Poco importa la sua visione ideologica quando questa viene chiaramente offuscata da un particolare desiderio di affermazione)…Ancora meno importa chi frequenta il suddetto Partito.. quando, le necessità che  si propone, se pur pletoriche, sono quelle di portare avanti lavoro e benessere per la società civile ed un successo per lui stesso.

In sostanza Mario Bianchi è una persona per bene, attratto dall’impegno sociale, ma che poco conosce del mondo della politica. Tutto fa.. quindi… presagire che tale personaggio potrà offrire trasparenza, un utile servizio ai cittadini ed al Partito che, non a caso, lo ha proposto per rinforzare la propria  immagine.
L’ingegner Rossi, anche lui ben conosciuto ed apprezzato, per via della sua impresa che distribuisce lavoro ad una buona parte della comunità, è persino insignito del titolo onorifico di Cavaliere del lavoro ma, per via della odierna crisi..non naviga in buone acque. 
Nel tempo.. si scopre che Bianchi ha ottenuto un bel po’ di voti grazie all’intervento dell’ingegner Rossi, in cambio di piccoli favori di ordine burocratico. Favori richiesti al momento della campagna elettorale da chi… avendo una grossa impresa ed una posizione di favore in seno alla società, si preoccupa in tutti i modi risolvere i necessari problemi aziendali e di non creare disoccupazione. 
Le preferenze attribuite per volere del Rossi, vedranno il personaggio politico Bianchi, legato ad una sorta di restituzione di favori..tanto piccoli ed innocui.. da figurare all’occhio della gente.. come normali atti a vantaggio di una impresa che crescendo… porta avanti un sostanziale sviluppo nella piccola comunità.
Passati i consueti anni della legislatura…a nuove elezioni, la stessa personalità politica, sempre più favorita dalla forza del consenso di chi lo ha agevolato…con un’ulteriore campagna elettorale, sale in una posizione governativa nella qualità di sottosegretario.
In realtà …al di là dei primi piccoli favori richiesti per far sì che l’impresa del sign Rossi potesse non avere intralci burocratici nell’attività… si è già instaurato un legame tale…da mettere… il portatore dei consensi, nella posizione di voler pretendere sempre di più da parte di chi ha potuto aiutare attraverso i voti assicurandogli un posto governativo. In più, l’ingegner Rossi potrebbe anche essere vessato da qualche richiesta di “pizzo” da parte della malavita locale. 
Ma adesso che l’On. Mario Bianchi è in una posizione amministrativa e quindi, si avvale di un forte potere governativo, l’ingegner Rossi, cerca di trarre maggior  vantaggio.. spingendo la personalità politica fino ad un suo intervento per la determinazione di una grossa commessa pubblica.
Si è ormai saldata..quasi naturalmente..un’unione che tende a sostenersi attraverso l’illegalità..così forte…da compromettere l’attività politica dell’On Bianchi, il quale non volendo sottostare, decide di venirne fuori dando le proprie dimissioni e dimettendosi dal suo incarico governativo. Ma non è detto che gli venga consentito dall’ingegner Rossi, il quale potrebbe anche ricattarlo per i piccoli ileeciti commessi precedentemente, diffidandolo dall’esonerarsi... Atti che, costruiti e gonfiati ad arte, potrebbero definitivamente, coinvolgere il politico in uno scandalo rinviandolo a giudizio…….. Ogni difesa, in una simile posizione, non può che essere vista da qualunque magistrato contro il politico coinvolto ed ha favore di un’impresa che distribuisce lavoro a tante famiglie."

Questo esempio dovrebbe far pensare quanto sia importante poter dividere i ruoli e le carriere politiche tanto da non permettere a chi opera per una politica di ricerca dei programmi e delle normative (ossia di appartenenza ai Partiti) di non doversi compromettere con il ruolo governativo ( o amministrativo)
Se l’On Bianchi  non potesse assumere, per tutti gli anni del suo mandato, alcuna carica governativa, non potrebbe nemmeno rendere alcun favore in termini di azione concreta amministrativa/esecutiva a vantaggio dell’ingegner Rossi, poiché potrà occuparsi, all'interno del suo Partito, solo di politica di base per il programma e di ricerca per le soluzioni, senza alcuna possibilità di assumere potere esecutivo; Se, quindi, l’ingegner Rossi vorrà esprimere un consenso…potrà farlo solo e soltanto perché convinto della politica di idee programmatiche esposta dal Partito di Bianchi. Al contrario, ogni componente dell’Organo governativo…non dovrebbe avere alcun legame con i Partiti ed il programma voluto dai cittadini (con le conseguenti normative)… ma dovrà essere eletto separatamente per capacità  e  meriti sostenuti nel relativo curriculum.  

   
Oggi, nel nostro Paese, il sistema parte dal basso verso l’alto, ritorna in basso filtrando tra due Camere per pura ratificazione e senza un vero funzionamento democratico escludendo ogni vero diritto di partecipazione del cittadino sul reale programma. Un domani potrebbe partire dal basso ed arrivare in alto in due diverse fasi elettorali ( legislativa di ricerca - amministrativa di governo). Un esecutivo potrà amministrare in modo pratico, fattivo e funzionale mentre un’altra azione costruttiva potrà salire  verso l’alto in modo dinamico con un indirizzo politico di merito spinto dalle continue proposte dei legislatori in contatto con le "officine di ricerca dei Partiti" in dialogo con i cittadini. 
Potrà essere la vera politica a guidare il Governo attraverso una decisa spinta costruttiva. Uno studio potrebbe vestire la struttura già esistente delle due Camere, ma apparire demagogico se non legato ad un vero cambiamento di alcune parti del testo della Costituzione. Fondamentale resta comunque il dato che nessuna personalità possa mai rivestire simultaneamente i diversi ruoli politici (parlamentari e/o amministrativi.)

Più che uno studio vorrebbe essere una ricerca sulla quale impostare un percorso. Una strada che vorrebbe costruirsi attraverso l’uso di appositi “piani programma” per la definizione di un percorso che possa rendere più stabilità al Governo senza intaccare la guida Parlamentare sulla quale si fonda il principio della nostra Repubblica. Uno studio per la ricerca di una politica funzionale per ruoli e (forse) anche per carriere. Si tenderebbe.. così.. a superare il vecchio imbarazzante percorso ideologico destra-sinistra che impedisce a priori un fattivo processo di costruzione del programma, il quale, al contrario, dovrà essere concordato prima con i cittadini. 

Ma nulla potrà’ essere definito se non in dialogo e con la partecipazione di chi aspira associarsi ad un principio di vera innovazione del sistema istituzionale. Sembra quindi ovvio ed opportuno chiarire che qualunque cambiamento non potrebbe sortire alcun successo se non studiato nel dettaglio ed operato con un percorso che possa individuare precise fasi di necessità ma anche chiari e possibili piani di fattibilità. 


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