di vincenzo cacopardo
Il
terrorismo islamista incombe e
Bergoglio
mette davanti le lacrime, le sofferenze e le grida accorate di
disperazione dei cristiani e di altre minoranze religiose della terra
dell'Iraq. Parla di una
intollerabile sofferenza di quella terra. Si esprime con forza
inviando un appello urgente alla comunità internazionale per porre
fine ad una infinita tragedia umanitaria. Francesco
incoraggia tutti gli organi competenti delle
Nazioni
Unite con parole forti
durante gli Angelus in
piazza San
Pietro
E'
ormai noto che in quella terra cristiani e altre minoranze religiose
sono costretti a fuggire dalle loro case ed assistere alla
distruzione dei loro luoghi di culto. Bergoglio manifesta la sua
preoccupazione, e quella della sua Chiesa, per la sofferenza di
tutti coloro che desiderano vivere in pace, armonia e libertà.
Nella
sua preghiera, il Pontefice, ricorda le tragiche esperienze del
ventesimo secolo e la comprensione che si deve verso l'indispensabile
dignità
umana che obbliga
l'intera
comunità internazionale a fare tutto ciò che le è possibile per
prevenire ulteriori violenze contro le minoranze etniche e
religiose.
Chiunque
conosce la situazione di quella terra ormai abbandonata e lasciata in
mano alla disperazione di un popolo dove la violenza religiosa del
culto imperversa nelle tragedie più inverosimili, dovrebbe
comprendere l'importanza di poter agire con urgenza intraprendendo
concrete misure
umanitarie per
rispondere alla situazione disperata di bambini,
donne
ed anziani
che sembrano aver perso tutto. La morte incombe costantemente su di
loro e la fame e la sete si fanno sentire.
Il
messaggio accorato di Papa Francesco viene ripreso in questi giorni
dal giovane filosofo Diego Fusaro :”Siamo
in una nuova guerra mondiale, ma non è la Terza, come ha detto Papa
Francesco, bensì la Quarta, quella per il dominio globale scatenata
da Washington”.
Questo, il suo pensiero che spiega e racchiude la politica
statunitense in Libia, Iraq e Siria:
“C’è del metodo in questa follia”…Fusaro,
concorda con Papa Bergoglio pur sostenendo che di grande guerra si
tratta, ma non proprio di una Terza
Secondo
il filosofo la terza è
stata la Guerra fredda. La Quarta guerra è quella che gli Usa hanno
dichiarato al mondo che resiste alla globalizzazione, cioè alle mire
imperialistiche statunitensi. Siria,
Libia, Iraq: tre stati passati dal nazionalismo laico alla cappa
fondamentalista dopo interventi Usa. La domanda che si pone è
dunque: Ma
gli Usa ci sono o ci fanno? e poi.:"Obama
pochi mesi fa sembrava volesse bombardare Assad. Oggi vuole
bombardare i nemici di Assad.”
E'
una situazione che pare essere sfuggita di mano, vi sono dinamiche di
sicuro incomprensibili è su questo non si può non essere
d'accordo, ma non v'è dubbio che ci si possa porre la domanda logica
sul significato che può avere oggi l'esportazione di una democrazia
in un paese dove l'etica religiosa appare fondamentale e
spesso costruita attraverso una cultura a noi poco comprensibile. Se
si vuole esportare una democrazia bisogna dunque fare i conti prima
con l'importanza che possono avere i suoi principi sulla stessa
formazione religiosa e sui rispettivi culti.
Un
mondo orientale acceso ed infiammato dove una grossa parte del popolo
soffre e non potrà mai riuscire a venirne fuori se l'occidente non
si approccia con un aiuto attraverso una logica non imperialista, né
sottomessa, ma semplicemente utile ed equilibrata che non imponga e
che non privilegi interessi economici, ma che valuti gli aspetti
etici in profondità.
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