26 gen 2015

Syriza..ed il futuro della Grecia

Se per Renzi “il futuro è adesso”...per la Grecia “la troika è il passato”!

di vincenzo cacopardo
La Grecia va al voto vincendo contro li burocrati che nella Comunità impongono l'austerity, le tasse ed i continui tagli. Sono andati alle urne quasi dieci milioni di cittadini e sembra essersi profilato un trionfo di Syriza, guidata dal giovane Alexis Tsipras che ha raccolto oltre il 36% dei voti, contro il 28% di Nea Dimokratia guidata da Samaras e il 6,35% di Alba Dorata...che ormai rappresenta la terza forza politica della Grecia.

Syriza trionfa, ma senza una maggioranza assoluta.. conquistando 149 seggi (contro i 151 necessari per avere la maggioranza assoluta) e ad Atene è festa... Tsipras esordisce con “una vittoria storica che ha mobilitato il popolo contro l'austerità”...ma quali potrebbero essere i risvolti?

Nei giorni scorsi Samaras aveva accusato Tsipras dichiarando che Syriza in caso di vittoria avrebbe portato il Paese in bancarotta e fuori dall'euro. Quello che si teme è proprio il fallimento di una lotta contro una comunità Europea oggi impaurita da queste ventate antieuropee prive di ogni riferimento con una realtà economica ormai determinata al suo interno.

Per Nichi Vendola..in Italia.. l'esperienza greca è un ritorno positivo della sinistra movimentista...come la definizione di una nuova organizzazione:«Possiamo prefigurare la nascita di un coordinamento fatto da rappresentati di tutti coloro che sono interessati a questo processo. In questo coordinamento dovrà essere consentita la doppia militanza, ognuno con la sua tessera» Una sorta di soluzione ponte per non mettere in difficoltà la sinistra del Pd, ma facilitarne la scissione. Pippo Civati esordisce dichiarando che il programma quasi anti europeista di Syriza, somiglia tanto a quello della sinistra italiana anni Novanta ed afferma che il coordinamento, sta già lavorando su molte iniziative tra cui il conflitto d'interesse o la legge elettorale.
Il trionfo di Syriza destabilizza sicuramente il piano di costruzione di una Europa a conduzione tedesca, ponendo non pochi ostacoli al piano della Merkel. Lo scenario... nella logica dei mercati economici... sarebbe quello che la Grecia continui a rispettare gli accordi presi con la Troika (Ue-Fmi-Bce)..in caso contrario i rischi potrebbero essere superiori, ma un dato di fatto è certo: la Grecia si è spostata decisamente a sinistra..una sinistra antieuropea che potrà creare non pochi problemi al futuro già incerto di una unione Europa ancora poco stabile.
Al di là di ogni visione pratica riguardante la direzione di un consenso di questo paese...vi è una preoccupazione che deriva da una concezione fin troppo decisa delle posizioni ideologiche (destra- sinistra) che ancora una volta si propongono come l'unica soluzione per il cambiamento di ogni società moderna. Bloccarsi su queste ideologie per determinare un vero cambiamento non porterà lontano ...nè tali contrapposizioni potranno più consentire un successo sicuro a favore di un benessere sociale...Un vero cambiamento funzionale deve ormai prescindere da simili posizioni.



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