2 apr 2015

Ddl corruzione approvato... Italicum prossimo al voto


il successo di Renzi ed il decesso del sistema democratico 
di vincenzo cacopardo

Approvato il ddl sulla corruzione e Renzi giubila.
Le novità più importanti sono l'inasprimento delle pene per la corruzione ed estensione del reato di concussione all’incaricato di pubblico servizio, ma sicuramente il tema più importante e positivo rimane quello che definisce nuovamente il reato di falso in bilancio. l’Aula del Senato ha votato anche se alcune di queste votazioni hanno visto una maggioranza arrisicata. Contrario, di continuo, il voto del mov.to Stelle.

Una più che giusta soddisfazione da parte del Premier-segretario che accenna ad aver corso un serio rischio per una strada non del tutto semplice, ma ormai superata dal traguardo e da un definitivo voto più sicuro alla Camera. Per l'occasione non poteva mancare una breve polemica tra il premier ed il Movimento 5 Stelle, dove qualche parlamentare della maggioranza ha fatto notare che.. se si vuole combattere il malaffare, si esercita il proprio ruolo, senza ostruzionismi continui.

Lo scoglio più difficile per Renzi adesso resta l'Italicum, dove il premier rischia di non avere i numeri nemmeno in commissione Affari Costituzionali. Secondo Bersani ..Renzi dovrà fare i conti con una serie di modifiche da apportare al suo progetto elettorale. In effetti si rischia di entrare in un conflitto all'interno del Partito di maggioranza dove alcune minacce sembrano infuocare il dibattito: La minoranza in seno alla direzione del suo partito ha proposto al premier-segretario di concordare alcune modifiche prima di votare l’Italicum sia alla Camera che al Senato. Ma Renzi rimane sornione e pare fidarsi del proprio partito, pensando meno alle parole e confidando nella consueta fiducia.

Rimane comunque pesante il dubbio di una fiducia persino sulla delicata legge elettorale.. oltre che sulle nuove riforme costituzionali..dando la netta impressione che il sistema parlamentare non abbia più alcuna ragione di esistere..e tendendo sempre più ad identificarsi come un “optional” di una politica condotta con estremo assolutismo dalla solita unica figura governativa. Lo stesso Bersani inveisce in proposito..sostenendo che l'Italia si prende questa legge elettorale senza che nessuno ne sottolinei l'evidente pericolo..Naturalmente sono espressioni che rimarcano un fortissimo malcontento a Palazzo Chigi. Queste le parole di Orfini ( non a caso un altro Matteo che imperversa) "Immaginare che si possa spaccare il Pd su una richiesta di modifiche marginali all’Italicum, dopo che anche su sollecitazione di Bersani è stato completamente riscritto, lo trovo incredibile e incomprensibile". Con queste parole, il fedelissimo di Renzi, invita Bersani a non creare ulteriori tensioni in seno al Partito.

Si ha comunque l'impressione che nel PD si faccia il solito ammuino per poi viaggiare compatti in una sorta di unione imposta da un gioco di convenienze personali. Ma rimane evidente che la nuova legge elettorale insieme alle nuove “pseudo” riforme costituzionali.. promosse dal governo del sindaco d'Italia.. viaggiano veloci per chiudere definitivamente un cappio intorno al collo di una democrazia ormai maltrattata da un decisionismo governativo fuori da ogni regola.
La parola d'ordine è governare..come ed in che modo.. poco importa!..E meno importa l'esigenza di una ricerca alternativa attraverso idee più funzionali...Sul metodo riduttivo oltre che non egualitario rispetto ai valori costituzionali, la presidenza della Rebubblica continua a tacere!



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